Introduction: People with intellectual disabilities are a minority of invisible patients and they certainly have the right to receive adequate healthcare in terms of quality equal to that of all people subject to hospitalization. We can see that for years there has been discrimination against people with intellectual disabilities, especially in areas such as health care due to the fact that nurses often lack awareness and knowledge of their specific needs. Inevitably, all of this leads to a failure to provide appropriate service. It is therefore essential that health professionals have adequate training combined with a particular sensitivity to the needs of people with intellectual disabilities. Aim of the study: To compare the experience of Italian and Finnish nurses of the surgical departments in the pre and post-operative management of patients with intellectual disabilities in comparison with the literature. Materials and methods: A review of the literature was carried out, through consultation of the Pubmed database on hospital care for patients with intellectual disabilities. Three focus group meetings were held in the departments of general surgery, specialist surgery and orthopedics of the Cardinal Massaia Hospital in Asti. In addition, the same questions of the focus groups were asked in the form of interviews for four Finnish nurses working at the University Hospital in Tampere. The answers were received by e-mail and translated into Italian. The answers of the focus groups and interviews were analyzed qualitatively using the Atlas.ti program according to the procedure proposed by Grounded Theory. Results: Analyzing and comparing the answers of focus groups and interviews, it emerged that 37% of nurses use verbal communication strategies and look for the figure of the care giver regarding the transmission of information to obtain informed consent. With regard to the evaluation of pain in the person with intellectual disability, 58% of nurses try to build a relationship of trust with the care giver, who recognizes attitudes, facial expressions and reactions caused by pain in the assisted person. Finally, 56% of nurses apply a personalized care path to the person with intellectual disabilities. Discussion: This study shows that in ensuring quality care for people with intellectual disabilities, nurses encounter several barriers that lead them to provide lower quality care than the general population. Keywords: Intellectual disability, nurse, communication, care giver, surgery, Finland.

Introduzione: Le persone con disabilità intellettiva sono una minoranza di pazienti invisibili ed hanno certamente il diritto di ricevere un’assistenza sanitaria adeguata in termini di qualità uguale a quella di tutte le persone soggette a ricoveri ospedalieri. È possibile constatare che per anni si sono compiute discriminazioni verso le persone con disabilità intellettiva, soprattutto in ambiti come quello dell’assistenza sanitaria dovuto al fatto che spesso gli infermieri non hanno la consapevolezza e conoscenza delle loro esigenze specifiche. Inevitabilmente, tutto ciò, comporta un fallimento dell’erogazione di un servizio di assistenza appropriato. Risulta quindi essenziale che i professionisti sanitari posseggano una adeguata preparazione unita ad una particolare sensibilità verso quelli che sono i bisogni e le necessità dei soggetti con disabilità intellettiva. Obiettivo: Comparare l’esperienza di infermieri italiani e finlandesi dei reparti di chirurgia nella gestione pre e post-operatoria di pazienti con disabilità intellettiva a confronto con la letteratura. Materiale e metodi: È stata svolta una revisione della letteratura, attraverso la consultazione della banca dati PubMed sull’assistenza ospedaliera al paziente con disabilità intellettiva. Sono stati effettuati tre incontri di focus group presso i reparti di chirurgia generale, chirurgia specialistica e ortopedia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti. Inoltre, gli stessi quesiti dei focus group sono stati posti sotto forma di intervista a quattro infermiere finlandesi, che lavorano presso l’Ospedale universitario di Tampere. Le risposte sono state ricevute via e-mail e tradotte in lingua italiano. Le risposte dei focus group e delle interviste sono state analizzate dal punto di vista qualitativo utilizzando il programma Atlas.ti secondo il procedimento proposto dalla Grounded Theory. Risultati: Analizzando e comparando le risposte dei focus group e delle interviste, è emerso che il 37% degli infermieri utilizza strategie comunicative verbali e ricerca la figura del care giver per quanto riguarda la trasmissione di informazioni per l’ottenimento al consenso informato. Per quanto riguarda la valutazione del dolore nella persona con disabilità intellettiva, il 58% degli infermieri cerca di costruire un rapporto di fiducia con il care giver, il quale riconosce gli atteggiamenti, le espressioni facciali e le reazioni causate dal dolore nella persona assistita. Infine, il 56% degli infermieri, applica un percorso assistenziale personalizzato alla persona con disabilità intellettiva. Discussione: Da questo studio emerge che nel garantire un’assistenza di qualità alle persone con disabilità intellettiva, gli infermieri incontrano diverse barriere che li conducono a fornire un’assistenza di qualità inferiore rispetto alla popolazione generale. Parole chiave: Disabilità intellettiva, infermiere, comunicazione, care giver, chirurgia, Finlandia.

Garantire un'assistenza di qualità alla persona con disabilità intellettiva nel pre e post-operatorio: uno studio qualitativo

CIVITATE, MARTA
2021/2022

Abstract

Introduzione: Le persone con disabilità intellettiva sono una minoranza di pazienti invisibili ed hanno certamente il diritto di ricevere un’assistenza sanitaria adeguata in termini di qualità uguale a quella di tutte le persone soggette a ricoveri ospedalieri. È possibile constatare che per anni si sono compiute discriminazioni verso le persone con disabilità intellettiva, soprattutto in ambiti come quello dell’assistenza sanitaria dovuto al fatto che spesso gli infermieri non hanno la consapevolezza e conoscenza delle loro esigenze specifiche. Inevitabilmente, tutto ciò, comporta un fallimento dell’erogazione di un servizio di assistenza appropriato. Risulta quindi essenziale che i professionisti sanitari posseggano una adeguata preparazione unita ad una particolare sensibilità verso quelli che sono i bisogni e le necessità dei soggetti con disabilità intellettiva. Obiettivo: Comparare l’esperienza di infermieri italiani e finlandesi dei reparti di chirurgia nella gestione pre e post-operatoria di pazienti con disabilità intellettiva a confronto con la letteratura. Materiale e metodi: È stata svolta una revisione della letteratura, attraverso la consultazione della banca dati PubMed sull’assistenza ospedaliera al paziente con disabilità intellettiva. Sono stati effettuati tre incontri di focus group presso i reparti di chirurgia generale, chirurgia specialistica e ortopedia dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti. Inoltre, gli stessi quesiti dei focus group sono stati posti sotto forma di intervista a quattro infermiere finlandesi, che lavorano presso l’Ospedale universitario di Tampere. Le risposte sono state ricevute via e-mail e tradotte in lingua italiano. Le risposte dei focus group e delle interviste sono state analizzate dal punto di vista qualitativo utilizzando il programma Atlas.ti secondo il procedimento proposto dalla Grounded Theory. Risultati: Analizzando e comparando le risposte dei focus group e delle interviste, è emerso che il 37% degli infermieri utilizza strategie comunicative verbali e ricerca la figura del care giver per quanto riguarda la trasmissione di informazioni per l’ottenimento al consenso informato. Per quanto riguarda la valutazione del dolore nella persona con disabilità intellettiva, il 58% degli infermieri cerca di costruire un rapporto di fiducia con il care giver, il quale riconosce gli atteggiamenti, le espressioni facciali e le reazioni causate dal dolore nella persona assistita. Infine, il 56% degli infermieri, applica un percorso assistenziale personalizzato alla persona con disabilità intellettiva. Discussione: Da questo studio emerge che nel garantire un’assistenza di qualità alle persone con disabilità intellettiva, gli infermieri incontrano diverse barriere che li conducono a fornire un’assistenza di qualità inferiore rispetto alla popolazione generale. Parole chiave: Disabilità intellettiva, infermiere, comunicazione, care giver, chirurgia, Finlandia.
Ensuring quality care for people with intellectual disabilities in pre- and post-operative care: a qualitative study
Introduction: People with intellectual disabilities are a minority of invisible patients and they certainly have the right to receive adequate healthcare in terms of quality equal to that of all people subject to hospitalization. We can see that for years there has been discrimination against people with intellectual disabilities, especially in areas such as health care due to the fact that nurses often lack awareness and knowledge of their specific needs. Inevitably, all of this leads to a failure to provide appropriate service. It is therefore essential that health professionals have adequate training combined with a particular sensitivity to the needs of people with intellectual disabilities. Aim of the study: To compare the experience of Italian and Finnish nurses of the surgical departments in the pre and post-operative management of patients with intellectual disabilities in comparison with the literature. Materials and methods: A review of the literature was carried out, through consultation of the Pubmed database on hospital care for patients with intellectual disabilities. Three focus group meetings were held in the departments of general surgery, specialist surgery and orthopedics of the Cardinal Massaia Hospital in Asti. In addition, the same questions of the focus groups were asked in the form of interviews for four Finnish nurses working at the University Hospital in Tampere. The answers were received by e-mail and translated into Italian. The answers of the focus groups and interviews were analyzed qualitatively using the Atlas.ti program according to the procedure proposed by Grounded Theory. Results: Analyzing and comparing the answers of focus groups and interviews, it emerged that 37% of nurses use verbal communication strategies and look for the figure of the care giver regarding the transmission of information to obtain informed consent. With regard to the evaluation of pain in the person with intellectual disability, 58% of nurses try to build a relationship of trust with the care giver, who recognizes attitudes, facial expressions and reactions caused by pain in the assisted person. Finally, 56% of nurses apply a personalized care path to the person with intellectual disabilities. Discussion: This study shows that in ensuring quality care for people with intellectual disabilities, nurses encounter several barriers that lead them to provide lower quality care than the general population. Keywords: Intellectual disability, nurse, communication, care giver, surgery, Finland.
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TESI MARTA finita.pdf

non disponibili

Descrizione: La dissertazione seguente ha l'obiettivo di comparare l’esperienza di infermieri italiani e finlandesi dei reparti di chirurgia nella gestione pre e post-operatoria di pazienti con disabilità intellettiva a confronto con la letteratura.
Dimensione 588.58 kB
Formato Adobe PDF
588.58 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/4392