L'apicoltura è un allevamento molto diffuso in tutta l'Europa meridionale, l'Italia è tra i principali produttori di miele collocandosi al secondo posto dopo la Spagna. Nel nostro paese sono presenti 50 mila apicoltori, di cui più della metà si identificano come hobbisti, producendo prevalentemente per autoconsumo e vendendo solo l'eccedenza di prodotto. Il presente lavoro si riferisce ad una attività apistica hobbistica situata in territorio montano e ne valuta le opportunità di espansione con due scenari: uno considera che l'apicoltore rimanga come lavoratore part-time, mentre l'altro che diventi un imprenditore agricolo full-time. Le ipotesi di espansione dell'attività sono ben supportate dalla rilevante domanda di miele, che è soddisfatta dalla produzione interna per meno del 50%, mentre il restante 50% viene importato da paesi europei ed extraeuropei, non sempre in grado di garantire adeguati standard qualitativi. L'elaborato inizia con un inquadramento del settore apistico europeo ed italiano. Prosegue con l'analisi economica della situazione attuale dell'attività apistica hobbistica svolta mediante un bilancio economico consuntivo. Per arrivare alla valutazione dei due scenari proposti attraverso la stesura di due bilanci preventivi. Le valutazioni svolte sul caso oggetto di studio e sugli sviluppi ipotizzati sono tutte ampiamente positive sia in termini di reddito netto che di reddito di lavoro. Questo ci consente di affermare che, restando ferme le ipotesi fatte, l'attività apistica è in grado di ben remunerare il lavoro impiegato sia quando è svolta a livello hobbistico, sia part-time, e anche a titolo professionale. Alla luce dei risultati ottenuti è possibile quindi affermare che, in situazioni analoghe a quelle studiate, l'attività apistica può essere condotta convenientemente a tutti e tre i livelli dimensionali considerati. Il fatto che sia nella forma hobbistica che in quella part-time gli investimenti necessari per intraprendere l'attività siano davvero contenuti fa sì che questo allevamento possa costituire una reale opportunità per giovani che intendano avvicinarsi al mondo produttivo agricolo, in particolare in aree interne o marginali. Nel caso professionale gli investimenti, pur maggiori, rimangono abbastanza contenuti rispetto ad altre attività agricole e forestali; inoltre in quest'ultimo caso è possibile fare ricorso a finanziamenti europei riservati solo ad operatori professionali. Le attività agricole in area montana e rurale determinano interessanti ricadute sociali, da un lato con il presidio e la gestione del territorio, dall'altro contrastando lo spopolamento, grazie all'impegno di forza lavoro. Inoltre, l'apicoltura ben si integra in queste aree svantaggiate garantendo l'utilizzo sostenibile delle risorse e fornendo fondamentali funzioni ambientali, quali ad esempio il servizio di impollinazione svolto dalle api domestiche. Quindi l'esempio discusso nel lavoro di tesi si presta ad essere un modello economicamente ed ecologicamente sostenibile.

Valutazioni economiche e scenari di sviluppo di un'impresa apistica in area interna.

BRINO, LORENZO
2017/2018

Abstract

L'apicoltura è un allevamento molto diffuso in tutta l'Europa meridionale, l'Italia è tra i principali produttori di miele collocandosi al secondo posto dopo la Spagna. Nel nostro paese sono presenti 50 mila apicoltori, di cui più della metà si identificano come hobbisti, producendo prevalentemente per autoconsumo e vendendo solo l'eccedenza di prodotto. Il presente lavoro si riferisce ad una attività apistica hobbistica situata in territorio montano e ne valuta le opportunità di espansione con due scenari: uno considera che l'apicoltore rimanga come lavoratore part-time, mentre l'altro che diventi un imprenditore agricolo full-time. Le ipotesi di espansione dell'attività sono ben supportate dalla rilevante domanda di miele, che è soddisfatta dalla produzione interna per meno del 50%, mentre il restante 50% viene importato da paesi europei ed extraeuropei, non sempre in grado di garantire adeguati standard qualitativi. L'elaborato inizia con un inquadramento del settore apistico europeo ed italiano. Prosegue con l'analisi economica della situazione attuale dell'attività apistica hobbistica svolta mediante un bilancio economico consuntivo. Per arrivare alla valutazione dei due scenari proposti attraverso la stesura di due bilanci preventivi. Le valutazioni svolte sul caso oggetto di studio e sugli sviluppi ipotizzati sono tutte ampiamente positive sia in termini di reddito netto che di reddito di lavoro. Questo ci consente di affermare che, restando ferme le ipotesi fatte, l'attività apistica è in grado di ben remunerare il lavoro impiegato sia quando è svolta a livello hobbistico, sia part-time, e anche a titolo professionale. Alla luce dei risultati ottenuti è possibile quindi affermare che, in situazioni analoghe a quelle studiate, l'attività apistica può essere condotta convenientemente a tutti e tre i livelli dimensionali considerati. Il fatto che sia nella forma hobbistica che in quella part-time gli investimenti necessari per intraprendere l'attività siano davvero contenuti fa sì che questo allevamento possa costituire una reale opportunità per giovani che intendano avvicinarsi al mondo produttivo agricolo, in particolare in aree interne o marginali. Nel caso professionale gli investimenti, pur maggiori, rimangono abbastanza contenuti rispetto ad altre attività agricole e forestali; inoltre in quest'ultimo caso è possibile fare ricorso a finanziamenti europei riservati solo ad operatori professionali. Le attività agricole in area montana e rurale determinano interessanti ricadute sociali, da un lato con il presidio e la gestione del territorio, dall'altro contrastando lo spopolamento, grazie all'impegno di forza lavoro. Inoltre, l'apicoltura ben si integra in queste aree svantaggiate garantendo l'utilizzo sostenibile delle risorse e fornendo fondamentali funzioni ambientali, quali ad esempio il servizio di impollinazione svolto dalle api domestiche. Quindi l'esempio discusso nel lavoro di tesi si presta ad essere un modello economicamente ed ecologicamente sostenibile.
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