Introduzione: le complicanze infettive che si possono verificare durante un ricovero ospedaliero rappresentano una problematica importante per l'assistenza sanitaria. L'acquisizione di un'infezione nosocomiale può aggravare le condizioni del paziente e inoltre rappresenta per la struttura ospedaliera un serio rischio per qualsiasi persona che può entrare in contatto con essa. L'incidenza delle infezioni nosocomiali può diminuire notevolmente in quanto si tratta di un evento avverso prevenibile attraverso un'efficace prevenzione e controllo delle infezioni. La conoscenza di linee guida aggiornate e utilizzate a livello mondiale può aiutare gli operatori sanitari a promuovere ambienti sanitari sicuri attraverso l'implementazione di pratiche che minimizzano il rischio di trasmissione di agenti infettivi. Obiettivo: individuare nelle realtà ospedaliere torinesi le criticità presenti nel mettere in atto precauzioni aggiuntive da contatto al fine di proporre interventi per adeguare le pratiche messe in atto a quelle presenti nelle linee guida. Materiali e metodi: è stata svolta una ricerca bibliografica ed una lettura critica delle principali linee guida che trattino l'argomento. Attraverso le raccomandazioni reperite è stata sviluppata una check ¿ list utilizzata successivamente per effettuare un'osservazione diretta in 4 reparti di medicina di un ospedale universitario dell'area torinese. Sono stati osservati tutti gli operatori che entravano in contatto con pazienti che necessitavano dell'applicazione di precauzioni aggiuntive da contatto durante l'assistenza. L'osservazione ha permesso di raccogliere dati sulle modalità di attuazione di precauzioni aggiuntive da contatto. I dati raccolti sono stati suddivisi per operatore, per reparto e per attività osservata. Risultati: le criticità maggiori individuate sono state principalmente l'utilizzo dei DPI ed il lavaggio delle mani durante e dopo l'assistenza ad un paziente infetto. Non si sono rilevate significative differenze tra operatori e tra reparti per queste pratiche. Conclusioni: per aumentare l'aderenza degli operatori all'igiene delle mani occorrerebbe implementare le ore di aggiornamento e formazione. Per aumentare l'aderenza all'utilizzo corretto dei DPI occorrerebbe equipaggiare con il materiale le camere in modo più controllato e disporre di cartelli esplicativi. È necessario inoltre fornire protocolli costantemente aggiornati per mettere a conoscenza i reparti ed il personale delle nuove linee guida. Per la professione infermieristica occorrerebbe intervenire a livello del corso di laurea implementando le ore di lezione riguardanti le problematiche infettive. Parole chiave: communicable diseases, infected patient treatment, contact isolation measures, clinical practice, isolation measures in hospital, contagious diseases, nosocomial infections.
Dalla prassi alle evidenze: studio osservazionale sulle precauzioni aggiuntive da contatto per la prevenzione delle infezioni nosocomiali.
FRANZA, GLORIA
2017/2018
Abstract
Introduzione: le complicanze infettive che si possono verificare durante un ricovero ospedaliero rappresentano una problematica importante per l'assistenza sanitaria. L'acquisizione di un'infezione nosocomiale può aggravare le condizioni del paziente e inoltre rappresenta per la struttura ospedaliera un serio rischio per qualsiasi persona che può entrare in contatto con essa. L'incidenza delle infezioni nosocomiali può diminuire notevolmente in quanto si tratta di un evento avverso prevenibile attraverso un'efficace prevenzione e controllo delle infezioni. La conoscenza di linee guida aggiornate e utilizzate a livello mondiale può aiutare gli operatori sanitari a promuovere ambienti sanitari sicuri attraverso l'implementazione di pratiche che minimizzano il rischio di trasmissione di agenti infettivi. Obiettivo: individuare nelle realtà ospedaliere torinesi le criticità presenti nel mettere in atto precauzioni aggiuntive da contatto al fine di proporre interventi per adeguare le pratiche messe in atto a quelle presenti nelle linee guida. Materiali e metodi: è stata svolta una ricerca bibliografica ed una lettura critica delle principali linee guida che trattino l'argomento. Attraverso le raccomandazioni reperite è stata sviluppata una check ¿ list utilizzata successivamente per effettuare un'osservazione diretta in 4 reparti di medicina di un ospedale universitario dell'area torinese. Sono stati osservati tutti gli operatori che entravano in contatto con pazienti che necessitavano dell'applicazione di precauzioni aggiuntive da contatto durante l'assistenza. L'osservazione ha permesso di raccogliere dati sulle modalità di attuazione di precauzioni aggiuntive da contatto. I dati raccolti sono stati suddivisi per operatore, per reparto e per attività osservata. Risultati: le criticità maggiori individuate sono state principalmente l'utilizzo dei DPI ed il lavaggio delle mani durante e dopo l'assistenza ad un paziente infetto. Non si sono rilevate significative differenze tra operatori e tra reparti per queste pratiche. Conclusioni: per aumentare l'aderenza degli operatori all'igiene delle mani occorrerebbe implementare le ore di aggiornamento e formazione. Per aumentare l'aderenza all'utilizzo corretto dei DPI occorrerebbe equipaggiare con il materiale le camere in modo più controllato e disporre di cartelli esplicativi. È necessario inoltre fornire protocolli costantemente aggiornati per mettere a conoscenza i reparti ed il personale delle nuove linee guida. Per la professione infermieristica occorrerebbe intervenire a livello del corso di laurea implementando le ore di lezione riguardanti le problematiche infettive. Parole chiave: communicable diseases, infected patient treatment, contact isolation measures, clinical practice, isolation measures in hospital, contagious diseases, nosocomial infections.File | Dimensione | Formato | |
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