Con il presente contributo si intendono fornire degli spunti di riflessione sul bullismo, un fenomeno psicosociale che sta assumendo sempre più rilevanza nella società contemporanea.
Con il termine bullismo si fa riferimento ad ¿un atto che mira a fare male alla vittima, in modo ri- petuto e continuativo e comporta uno squilibrio di potere tra le due parti in causa¿ (Olweus e Far- rigton, 1993, cit. in Menesini, Nocentini e Palladino, 2017, p. 18).
Nello specifico l'elaborato è stato strutturato in modo tale da guardare a tale fenomeno in adolescenza.
Questa fase rappresenta un complesso periodo di transizione tra l'infanzia e l'età adulta e in quanto tale implica cambiamenti non solo cognitivi, emotivi ma anche fisici.
Il focus lungo la trattazione è sul cambiamento della fisicità dovuto anche ad uno sviluppo fisiologico normativo che alle volte può comportare alterazioni come obesità o sovrappeso oppure malattie della pelle.
Questi aspetti, appena citati, non rispecchiando quelli che sono i canoni di bellezza imposti dal contesto socio-culturale, comportano vissuti di vittimizzazione.
Nell'ultimo capitolo viene mostrata l'importanza dell'intervento in ottica non più solo reattiva ma anche proattiva.
L'intervento preventivo deve essere ideato ancor prima che fenomeni psico-sociali, come il bullismo, emergano.
Questo è il motivo per cui, adottando un approccio sistemico-ecologico, come quello proposto in questo elaborato, si pone l'accento non solo sull'individuo che riveste il ruolo di vittima oppure su colui che riveste il ruolo di bullo ma si guarda anche a tutto il contesto sociale cercando di cogliere quelli che sono i possibili aspetti critici che portano con più alta probabilità la messa in atto di condotte devianti e i correlati vissuti di vittimizzazione.
Vissuti di vittimizzazione connessi al cambiamento della fisicità in adolescenza
PACCIONE, CAMILLA
2018/2019
Abstract
Con il presente contributo si intendono fornire degli spunti di riflessione sul bullismo, un fenomeno psicosociale che sta assumendo sempre più rilevanza nella società contemporanea. Con il termine bullismo si fa riferimento ad ¿un atto che mira a fare male alla vittima, in modo ri- petuto e continuativo e comporta uno squilibrio di potere tra le due parti in causa¿ (Olweus e Far- rigton, 1993, cit. in Menesini, Nocentini e Palladino, 2017, p. 18). Nello specifico l'elaborato è stato strutturato in modo tale da guardare a tale fenomeno in adolescenza. Questa fase rappresenta un complesso periodo di transizione tra l'infanzia e l'età adulta e in quanto tale implica cambiamenti non solo cognitivi, emotivi ma anche fisici. Il focus lungo la trattazione è sul cambiamento della fisicità dovuto anche ad uno sviluppo fisiologico normativo che alle volte può comportare alterazioni come obesità o sovrappeso oppure malattie della pelle. Questi aspetti, appena citati, non rispecchiando quelli che sono i canoni di bellezza imposti dal contesto socio-culturale, comportano vissuti di vittimizzazione. Nell'ultimo capitolo viene mostrata l'importanza dell'intervento in ottica non più solo reattiva ma anche proattiva. L'intervento preventivo deve essere ideato ancor prima che fenomeni psico-sociali, come il bullismo, emergano. Questo è il motivo per cui, adottando un approccio sistemico-ecologico, come quello proposto in questo elaborato, si pone l'accento non solo sull'individuo che riveste il ruolo di vittima oppure su colui che riveste il ruolo di bullo ma si guarda anche a tutto il contesto sociale cercando di cogliere quelli che sono i possibili aspetti critici che portano con più alta probabilità la messa in atto di condotte devianti e i correlati vissuti di vittimizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/43410