Le PMI (Piccole e Medie Imprese) rappresentano la quasi totalità delle imprese italiane e generano circa il 75% del valore aggiunto dell'intero sistema economico del Paese. Le imprese fortemente innovative e dinamiche sono lo strumento principale per creare nuove opportunità di crescita economica, incrementi occupazionali e crescita della competitività a livello nazionale ed internazionale. Ciò spiega il perché, attraverso interventi legislativi e strumenti di finanza agevolata, (regionale, nazionale e comunitaria) gli interventi Nazionali ed Europei tendono a favorire e incentivare la creazione di Start up e PMI innovative, che costituiscano due momenti sequenziali di uno stesso processo, diretto ad agevolare le imprese caratterizzate da una forte componente innovativa e tecnologica. La Start up innovativa viene definita dall'art. 25 del Decreto Legislativo 179/18 ¿una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione¿. Il suddetto decreto dipinge uno specifico quadro normativo di riferimento comprendente semplificazione amministrativa, agevolazioni fiscali, mercato del lavoro e diritto fallimentare. Lo status di Start up innovativa viene attribuito alle società di capitali costituite da meno di cinque anni, non quotate e con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro che al contempo risultino in possesso di specifici requisiti relativi all'innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale. Le Start up innovative, come accennato, hanno la capacità di generare una crescita economica tangibile, attraverso la diffusione della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità. Esse creano occupazione qualificata, mobilità sociale, diffusione della meritocrazia e pertanto hanno elevati livelli di attrazione di personale fortemente qualificato e capitali esteri. Negli ultimi cinque anni, in Italia sono state costituite oltre 345.000 società di capitali, di queste il 2,88% risulta iscritta come Start up innovativa, in particolare nel settore dei servizi (73,1%). Il 7,6% di tutte le nuove società operanti nel settore dei servizi è una Start up innovativa, che corrisponde al 5% del comparto manifatturiero, con forte presenza giovanile (under 35) nella compagine sociale (19,8% del totale) e di soggetti provenienti da paesi diversi dall'Italia: il 3,3% delle Start up innovative hanno una compagine sociale costituita in prevalenza da stranieri. L'accesso ai capitali e ai finanziamenti per l'avvio dell'impresa è il principale problema che devono affrontare le Start up o PMI di nuova costituzione. Le motivazioni principali risiedono nell'avversione al rischio del sistema finanziario tradizionale e negli ostacoli frapposti dalla burocrazia. In questo contesto l'accesso ai finanziamenti pubblici diretti e indiretti oltre che a quelli privati (call for startup, crowdfunding, etc.) dipende dalla capacità delle imprese di investire in maggiore innovazione, ricerca, efficienza energetica e in una migliore formazione. La presente tesi, attraverso l'analisi delle caratteristiche principali delle Start up e PMI innovative, nonché dei principali canali di finanziamento e dei vari schemi agevolativi previsti per le stesse, tenterà di mostrare come la costruzione di un mix di finanza agevolata pubblica e privata possa consentire alla start up di aumentare il pro
Strumenti di finanza agevolata per Start Up e PMI innovative
MARRO, GIUSEPPE
2018/2019
Abstract
Le PMI (Piccole e Medie Imprese) rappresentano la quasi totalità delle imprese italiane e generano circa il 75% del valore aggiunto dell'intero sistema economico del Paese. Le imprese fortemente innovative e dinamiche sono lo strumento principale per creare nuove opportunità di crescita economica, incrementi occupazionali e crescita della competitività a livello nazionale ed internazionale. Ciò spiega il perché, attraverso interventi legislativi e strumenti di finanza agevolata, (regionale, nazionale e comunitaria) gli interventi Nazionali ed Europei tendono a favorire e incentivare la creazione di Start up e PMI innovative, che costituiscano due momenti sequenziali di uno stesso processo, diretto ad agevolare le imprese caratterizzate da una forte componente innovativa e tecnologica. La Start up innovativa viene definita dall'art. 25 del Decreto Legislativo 179/18 ¿una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione¿. Il suddetto decreto dipinge uno specifico quadro normativo di riferimento comprendente semplificazione amministrativa, agevolazioni fiscali, mercato del lavoro e diritto fallimentare. Lo status di Start up innovativa viene attribuito alle società di capitali costituite da meno di cinque anni, non quotate e con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro che al contempo risultino in possesso di specifici requisiti relativi all'innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale. Le Start up innovative, come accennato, hanno la capacità di generare una crescita economica tangibile, attraverso la diffusione della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità. Esse creano occupazione qualificata, mobilità sociale, diffusione della meritocrazia e pertanto hanno elevati livelli di attrazione di personale fortemente qualificato e capitali esteri. Negli ultimi cinque anni, in Italia sono state costituite oltre 345.000 società di capitali, di queste il 2,88% risulta iscritta come Start up innovativa, in particolare nel settore dei servizi (73,1%). Il 7,6% di tutte le nuove società operanti nel settore dei servizi è una Start up innovativa, che corrisponde al 5% del comparto manifatturiero, con forte presenza giovanile (under 35) nella compagine sociale (19,8% del totale) e di soggetti provenienti da paesi diversi dall'Italia: il 3,3% delle Start up innovative hanno una compagine sociale costituita in prevalenza da stranieri. L'accesso ai capitali e ai finanziamenti per l'avvio dell'impresa è il principale problema che devono affrontare le Start up o PMI di nuova costituzione. Le motivazioni principali risiedono nell'avversione al rischio del sistema finanziario tradizionale e negli ostacoli frapposti dalla burocrazia. In questo contesto l'accesso ai finanziamenti pubblici diretti e indiretti oltre che a quelli privati (call for startup, crowdfunding, etc.) dipende dalla capacità delle imprese di investire in maggiore innovazione, ricerca, efficienza energetica e in una migliore formazione. La presente tesi, attraverso l'analisi delle caratteristiche principali delle Start up e PMI innovative, nonché dei principali canali di finanziamento e dei vari schemi agevolativi previsti per le stesse, tenterà di mostrare come la costruzione di un mix di finanza agevolata pubblica e privata possa consentire alla start up di aumentare il proFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/43380