ABSTRACT Introduction. Dysphagia secondary to stroke is a very frequent pathology within the elderly population since it is diagnosed in 29-81% of patients with acute stroke. The nurse has the task of educating the patient and the caregiver to the management of the disease, in order to reduce the risk of onset of complications related to the permanence of dysphagia. Objective. To investigate which are the assistance interventions to be implemented for the management of patients suffering from dysphagia following a stroke. Materials and methods. The databases consulted for the review were Pubmed, Embase and Cinahl. The articles were evaluated initially according to the title and the abstract and, later, the full text was read in order to select only the articles relevant with the topic. Results. Seven out of 659 articles were included in the review following the analysis. 5 articles are based on the interventions to be implemented in the care plans of these patients; in particular, 3 articles analyse the type of nutrition suitable for the dysphageal patient, one article focuses on the importance of oral hygiene and the last one introduces a new technique called transcutaneous electric neuromuscular stimulation (NMES). The two remaining articles deal respectively with the aspect of multidisciplinary management of pathology and the need for interventions of different health professionals and the problem of the caregiver burden during the management of the patient. Conclusions. Each person has different problems and pathologies, therefore, it is necessary to create specific treatment plans for the needs of the individual patient. At the time of discharge the nurse educates the person to manage the disease during daily life activities and, if necessary, even in the presence of critical issues, in order to minimize the risk of the onset of complications related to dysphagia. Key words. Deglutition disorder, dysphagia, stroke, patient education, caregiver support
ABSTRACT Introduzione. La disfagia secondaria ad ictus è una patologia molto frequente all’interno della popolazione anziana, dal momento che essa si diagnostica nel 29-81% dei pazienti con ictus acuto. L’infermiere ha il compito di educare il paziente e il caregiver alla gestione della patologia, in modo tale da ridurre il rischio di insorgenza di complicanze correlate alla permanenza della disfagia. Obiettivo. Indagare su quali sono gli interventi assistenziali da attuare per la gestione di pazienti che soffrono di disfagia in seguito ad ictus. Materiali e metodi. Le banche dati consultate per la revisione di letteratura sono Pubmed, Embase e Cinahl. Gli articoli sono stati valutati inizialmente sulla base del titolo e dell’abstract e, in seguito, è stato letto il full text in modo da selezionare solo gli articoli pertinenti con l’argomento. Risultati. Sette articoli su 659 sono stati inclusi nella revisione in seguito all’analisi. 5 articoli si basano sugli interventi da attuare nei piani di cura di questi pazienti; in particolare, 3 articoli analizzano il tipo di alimentazione adatto al paziente disfagico, un articolo si focalizza sull’importanza dell’igiene orale e l’ultimo introduce una nuova tecnica definita stimolazione neuromuscolare elettrica transcutanea (NMES). I due articoli rimanenti trattano rispettivamente l’aspetto della gestione multidisciplinare della patologia e dell’esigenza di interventi di diversi professionisti sanitari e la problematica dell’aumento del carico del caregiver durante la gestione del paziente disfagico. Conclusioni. Ogni persona presenta problematiche e patologie concomitanti differenti, perciò è necessario creare piani di cure specifici per le esigenze del singolo paziente. Al momento della dimissione, l’infermiere educa la persona alla gestione della patologia durante le attività di vita quotidiana e, nel caso, anche in presenza di criticità, in modo da ridurre al minimo il rischio di insorgenza di complicanze correlate alla disfagia. Parole chiave. Deglutition disorder, dysphagia, stroke, patient education, caregiver support
L’educazione terapeutica del caregiver per la prevenzione della polmonite ab ingestis nel paziente con disfagia secondaria ad ictus
BELLINI, GIORGIA
2021/2022
Abstract
ABSTRACT Introduzione. La disfagia secondaria ad ictus è una patologia molto frequente all’interno della popolazione anziana, dal momento che essa si diagnostica nel 29-81% dei pazienti con ictus acuto. L’infermiere ha il compito di educare il paziente e il caregiver alla gestione della patologia, in modo tale da ridurre il rischio di insorgenza di complicanze correlate alla permanenza della disfagia. Obiettivo. Indagare su quali sono gli interventi assistenziali da attuare per la gestione di pazienti che soffrono di disfagia in seguito ad ictus. Materiali e metodi. Le banche dati consultate per la revisione di letteratura sono Pubmed, Embase e Cinahl. Gli articoli sono stati valutati inizialmente sulla base del titolo e dell’abstract e, in seguito, è stato letto il full text in modo da selezionare solo gli articoli pertinenti con l’argomento. Risultati. Sette articoli su 659 sono stati inclusi nella revisione in seguito all’analisi. 5 articoli si basano sugli interventi da attuare nei piani di cura di questi pazienti; in particolare, 3 articoli analizzano il tipo di alimentazione adatto al paziente disfagico, un articolo si focalizza sull’importanza dell’igiene orale e l’ultimo introduce una nuova tecnica definita stimolazione neuromuscolare elettrica transcutanea (NMES). I due articoli rimanenti trattano rispettivamente l’aspetto della gestione multidisciplinare della patologia e dell’esigenza di interventi di diversi professionisti sanitari e la problematica dell’aumento del carico del caregiver durante la gestione del paziente disfagico. Conclusioni. Ogni persona presenta problematiche e patologie concomitanti differenti, perciò è necessario creare piani di cure specifici per le esigenze del singolo paziente. Al momento della dimissione, l’infermiere educa la persona alla gestione della patologia durante le attività di vita quotidiana e, nel caso, anche in presenza di criticità, in modo da ridurre al minimo il rischio di insorgenza di complicanze correlate alla disfagia. Parole chiave. Deglutition disorder, dysphagia, stroke, patient education, caregiver supportFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4332