In natura sono molti gli organismi che crescono, si sviluppano e svolgono tutte le funzioni vitali grazie ad alcuni microrganismi, con i quali instaurano un rapporto di simbiosi. L'insieme dei microrganismi (ad esempio archeobatteri, batteri e funghi), che si associano ad una pianta o ad un animale, è detto microbiota e rappresenta una componente fondamentale per la sopravvivenza e l'adattamento dell'organismo ospite. Nel 1991 Lynn Margulis per descrivere questa entità biologica, costituita dall'ospite e dal suo microbiota, coniò il termine ¿olobionte¿ e negli anni successivi gli studi si incentrarono sempre di più sul rapporto e sul modo con cui i diversi partner interagiscono. Un esempio di interazione pianta-microrganismi sono i funghi micorrizici, una simbiosi che incrementa l'assorbimento di nutrienti minerali da parte della pianta, aumentandone inoltre la tolleranza a stress di tipo biotico ed abiotico. Il mio elaborato si è incentrato in particolare sulla simbiosi micorrizica ericoide che interessa le piante della famiglia delle Ericaceae. La mia attività sperimentale ha costituito la prosecuzione di un lavoro iniziato nell'ambito di una precedente tesina, ed ha previsto l'identificazione molecolare e morfologica di ceppi fungini isolati da piante di Vaccinium myrtillus (Ericaceae) campionate nel sito di Torgnon (Valle d'Aosta). E' stato estratto il DNA genomico da ogni micelio e, con la tecnica della PCR, sono state amplificate le regioni ITS 1 e ITS 2. I prodotti della PCR sono stati inviati ad una ditta per il sequenziamento. Per ogni campione inviato a sequenziare è stato ottenuto un file contenente la sequenza nucleotidica. Al fine di assegnare una categoria tassonomica ai diversi ceppi fungini, le sequenze di nucleotidi sono state analizzate grazie all'utilizzo di programmi online sui siti UNITE (fungi) e NCBI. Dall'identificazione molecolare è emerso che una percentuale importante dei funghi isolati dalle piante di V. myrtillus appartiene a categorie tassonomiche ascrivibili ai funghi ericodi (genere Oidiodendron, ordine Helotiales). 15 isolati selezionati tra quelli la cui identificazione molecolare aveva restituito l'appartenenza al genere Oidiodendron o all'ordine Helotiales sono stati identificati anche con un'analisi morfologica microscopica per ottenere il nome delle specie fungine. È emerso che i campioni di Helotiales appartengono tutti alla specie Cadophora luteo-olivacea, mentre per quanto gli Oidiodendron sono stati assegnati alle specie: O. chlamydosporicum, O. griseum, O. maius, O.tenuissimum. I funghi del genere Oidiodendron sono noti per la loro capacità di instaurare simbiosi micorriziche radicali con le piante di V. myrtillus, mentre al genere Cadophora appartengono funghi endofiti (dark septate endophytic (DSE) fungi), la cui interazione con le piante non conduce alla formazione di strutture specifiche, come nel caso dei funghi micorrizici. Gli isolati fungini attribuiti al genere Oidiodendron e Cadophora sono stati pertanto utilizzati per esperimenti di risintesi in vitro. Per i ceppi di O. maius sono stati osservati i tipici gomitoli formati dai funghi ericoidi nelle cellule epidermiche radicali. Per le altre specie di Oidiodendron non è stata osservata alcuna struttura tipica dei funghi ericoidi, per quanto riguarda Cadophora luteo-olivacea osservando le radici al microscopio non è stato possibile descrivere morfologicamente con chiarezza in che modo interagisce con il suo partner.

Identificazione morfologica e molecolare di funghi associati a piante di Vaccinium myrtillus provenienti dal sito di Torgnon (Valle d'Aosta)

MAGGI, CHIARA
2018/2019

Abstract

In natura sono molti gli organismi che crescono, si sviluppano e svolgono tutte le funzioni vitali grazie ad alcuni microrganismi, con i quali instaurano un rapporto di simbiosi. L'insieme dei microrganismi (ad esempio archeobatteri, batteri e funghi), che si associano ad una pianta o ad un animale, è detto microbiota e rappresenta una componente fondamentale per la sopravvivenza e l'adattamento dell'organismo ospite. Nel 1991 Lynn Margulis per descrivere questa entità biologica, costituita dall'ospite e dal suo microbiota, coniò il termine ¿olobionte¿ e negli anni successivi gli studi si incentrarono sempre di più sul rapporto e sul modo con cui i diversi partner interagiscono. Un esempio di interazione pianta-microrganismi sono i funghi micorrizici, una simbiosi che incrementa l'assorbimento di nutrienti minerali da parte della pianta, aumentandone inoltre la tolleranza a stress di tipo biotico ed abiotico. Il mio elaborato si è incentrato in particolare sulla simbiosi micorrizica ericoide che interessa le piante della famiglia delle Ericaceae. La mia attività sperimentale ha costituito la prosecuzione di un lavoro iniziato nell'ambito di una precedente tesina, ed ha previsto l'identificazione molecolare e morfologica di ceppi fungini isolati da piante di Vaccinium myrtillus (Ericaceae) campionate nel sito di Torgnon (Valle d'Aosta). E' stato estratto il DNA genomico da ogni micelio e, con la tecnica della PCR, sono state amplificate le regioni ITS 1 e ITS 2. I prodotti della PCR sono stati inviati ad una ditta per il sequenziamento. Per ogni campione inviato a sequenziare è stato ottenuto un file contenente la sequenza nucleotidica. Al fine di assegnare una categoria tassonomica ai diversi ceppi fungini, le sequenze di nucleotidi sono state analizzate grazie all'utilizzo di programmi online sui siti UNITE (fungi) e NCBI. Dall'identificazione molecolare è emerso che una percentuale importante dei funghi isolati dalle piante di V. myrtillus appartiene a categorie tassonomiche ascrivibili ai funghi ericodi (genere Oidiodendron, ordine Helotiales). 15 isolati selezionati tra quelli la cui identificazione molecolare aveva restituito l'appartenenza al genere Oidiodendron o all'ordine Helotiales sono stati identificati anche con un'analisi morfologica microscopica per ottenere il nome delle specie fungine. È emerso che i campioni di Helotiales appartengono tutti alla specie Cadophora luteo-olivacea, mentre per quanto gli Oidiodendron sono stati assegnati alle specie: O. chlamydosporicum, O. griseum, O. maius, O.tenuissimum. I funghi del genere Oidiodendron sono noti per la loro capacità di instaurare simbiosi micorriziche radicali con le piante di V. myrtillus, mentre al genere Cadophora appartengono funghi endofiti (dark septate endophytic (DSE) fungi), la cui interazione con le piante non conduce alla formazione di strutture specifiche, come nel caso dei funghi micorrizici. Gli isolati fungini attribuiti al genere Oidiodendron e Cadophora sono stati pertanto utilizzati per esperimenti di risintesi in vitro. Per i ceppi di O. maius sono stati osservati i tipici gomitoli formati dai funghi ericoidi nelle cellule epidermiche radicali. Per le altre specie di Oidiodendron non è stata osservata alcuna struttura tipica dei funghi ericoidi, per quanto riguarda Cadophora luteo-olivacea osservando le radici al microscopio non è stato possibile descrivere morfologicamente con chiarezza in che modo interagisce con il suo partner.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/43269