I rischi della diversificazione nelle Banche di Credito Cooperativo

The research analyzes the relationship between the diversification and the associated risk in cooperative banks. Firstly, there is a description of the peculiarities of the cooperative banks based on economic data. We focused on the recent cooperative banking reform in Italy, highlighting the innovations that have been introduced. Then, two documents made available by the teacher have been summarised, focusing on the main points of each of them, searching their complementarity with the research purposes. In the two documents, data and samples were analyzed through the use of formulas, indices, tables and graphs to verify the correlation between diversification and risk reduction. The resulting data appear to be in opposition with the traditional theory of intermediation, which considers that a wider diversification decreases the risk. In fact, the evidence has shown that this theory can not be applied to banking diversification and specifically to cooperative banks. This could be caused by the lack of know-how for diversification in cooperative banks compared to larger banks. The cooperative banks (BCC in Italy) should therefore focus on traditional activities interests based representing their true core business (e.g. the credit assignment). An analysis of the balance sheet of the BCC Banca D'alba confirmed this assumption. In fact, the research shows that the shift from interest based to non-interest activities would not produce any benefit in the risk/return ratio. In the conclusive part, there are some wider considerations about the future and the relevance of the cooperative credit banks in the Italian economy.

Questo lavoro si occupa di analizzare il fenomeno della diversificazione e del rischio connesso nelle banche cooperative. All'inizio viene fornita una descrizione delle peculiarità delle banche in questione facendo riferimento ai dati economici. Ci si è soffermati sulla recente riforma che ha coinvolto questa tipologia di banche, evidenziando le novità che sono state introdotte. In seguito sono stati riassunti i due documenti messi a disposizione dal docente, concentrandoci principalmente sui punti di ciascuno, cercando di trovare le complementarietà ai fini della trattazione. Nei due documenti sono stati analizzati dati e campioni attraverso l'utilizzo di formule, indici, tabelle e grafici per verificare in modo scientifico la correlazione tra diversificazione e riduzione del rischio. I dati ottenuti sono risultati essere in contrasto con la tradizionale teoria dell'intermediazione secondo la quale una più ampia diversificazione diminuisce il rischio. Le evidenze infatti, hanno dimostrato che questa teoria non può essere applicata alla diversificazione bancaria e nello specifico alle banche di credito cooperativo. Questo potrebbe essere causato dalle carenze di know-how di diversificazione rispetto alle banche più grandi. Le BCC dovrebbero dunque focalizzarsi sulle attività tradizionali con interessi che rappresentano il loro vero core business (ad esempio la cessione di credito). Anche un'analisi del bilancio della BCC Banca D'alba ha confermato questo assunto. Dalla ricerca emerge infatti che l'espansione verso attività non-interest non porterebbero alcun beneficio del rapporto rischio/rendimento. Nella parte conclusiva sono state fatte alcune considerazioni di carattere più ampio sul futuro e sull'importanza per il contesto italiano delle banche di credito cooperativo.