The economic crisis that has exploded in Italy and in the world since 2007 has had serious repercussions on the world economy. In Italy, more than anywhere else, it is still difficult to see signs of recovery. Among the consequences, the repercussions on the labor market have been very heavy and have literally revolutionized people's lives. Many companies closed, millions of people lost their job and many families left without income; those that survived claimed more flexibility to cope with the ever-changing and unpredictable market dynamics. To help businesses but also in the view that more flexibility - both in and out of the labor market - would favour employment, governments have taken many measures in the direction of the flexicurity. The results unfortunately were not those hoped for. A series of contracts defined as atypical were born and proliferated, on the border between subordination and self-employment, which want to be classified among the latter but present all the characteristics of the former, without recognizing the relative protections; many workers were trapped in a spiral of fixed-term jobs characterized by uncertainty and discontinuities that hinder the development of the individuals themselves; more and more people are discouraged and it is always easier to find oneself on the margins of society. However, if on the one hand many of these collaborations or VAT numbers involve involuntary jobs, for these people it represent a condition imposed on them by the companies because of the advantages in terms of costs, and they're forced to accept it just to have a job, for others it is a voluntary choice: precisely in a climate of deep uncertainties, high risk and more stringent requirements for access to credit, people opt to take on the "Business risk" hoping they get out of the grip of unemployment. So in the world of self-employment, in its various forms, we can find contradictions and peculiarities worthy of attention.
La crisi economica esplosa in Italia e nel mondo a partire dal 2007 ha avuto pesanti ripercussioni sull'economia mondiale. In Italia più che altrove ancor oggi stentano a vedersi cenni di ripresa. Tra le conseguenze, le ripercussioni sul mercato del lavoro sono state pesantissime e hanno rivoluzionato letteralmente la vita delle persone. Molte aziende hanno chiuso e milioni di persone sono rimaste senza lavoro e altrettante famiglie senza reddito; quelle sopravvissute hanno rivendicato maggiore flessibilità per far fronte alle sempre più mutevoli e imprevedibili dinamiche del mercato. Per aiutare le imprese ma anche nell'ottica che maggiore flessibilità ¿ sia in entrata che in uscita dal mercato del lavoro- avrebbe favorito l'occupazione, i governi hanno adottato diverse misure nella direzione della c.d. flexicurity. I risultati purtroppo non sono stati quelli sperati. Sono nati e proliferati una serie di contratti definiti atipici, al confine tra subordinazione e lavoro autonomo, che vogliono classificarsi tra i secondi ma presentano tutte le caratteristiche dei primi, senza però riconoscerne le relative tutele; moltissimi lavoratori sono rimasti intrappolati in una spirale di lavori a termine caratterizzata da incertezza e discontinuità tali da ostacolare lo sviluppo degli stessi individui; sempre più numerosi sono gli scoraggiati ed è sempre più facile ritrovarsi ai margini della società. Tuttavia se da un lato molte di queste collaborazioni o partite Iva riguardano impieghi involontari, ovvero rappresentano per i soggetti coinvolti una condizione a loro imposta dalle aziende per via di vantaggi che ne derivano in termini di costi, e costretti ad accettare pur di avere un impiego, per altri si tratta di una scelta volontaria: proprio in un clima di profonde incertezze, alto rischio e più severi requisiti per l'accesso al credito si opta comunque per accollarsi il c.d. ¿rischio di impresa¿ ed uscire così dalla morsa della disoccupazione. Nel mondo del lavoro autonomo, nelle sue diverse forme, si possono riscontrare quindi contraddizioni e peculiarità meritevoli di attenzione.
IL LAVORO AUTONOMO: TRAPPOLA O OPPORTUNITA'? IMPOSIZIONE O SCELTA?
FORASACCO, CLAUDIA
2018/2019
Abstract
La crisi economica esplosa in Italia e nel mondo a partire dal 2007 ha avuto pesanti ripercussioni sull'economia mondiale. In Italia più che altrove ancor oggi stentano a vedersi cenni di ripresa. Tra le conseguenze, le ripercussioni sul mercato del lavoro sono state pesantissime e hanno rivoluzionato letteralmente la vita delle persone. Molte aziende hanno chiuso e milioni di persone sono rimaste senza lavoro e altrettante famiglie senza reddito; quelle sopravvissute hanno rivendicato maggiore flessibilità per far fronte alle sempre più mutevoli e imprevedibili dinamiche del mercato. Per aiutare le imprese ma anche nell'ottica che maggiore flessibilità ¿ sia in entrata che in uscita dal mercato del lavoro- avrebbe favorito l'occupazione, i governi hanno adottato diverse misure nella direzione della c.d. flexicurity. I risultati purtroppo non sono stati quelli sperati. Sono nati e proliferati una serie di contratti definiti atipici, al confine tra subordinazione e lavoro autonomo, che vogliono classificarsi tra i secondi ma presentano tutte le caratteristiche dei primi, senza però riconoscerne le relative tutele; moltissimi lavoratori sono rimasti intrappolati in una spirale di lavori a termine caratterizzata da incertezza e discontinuità tali da ostacolare lo sviluppo degli stessi individui; sempre più numerosi sono gli scoraggiati ed è sempre più facile ritrovarsi ai margini della società. Tuttavia se da un lato molte di queste collaborazioni o partite Iva riguardano impieghi involontari, ovvero rappresentano per i soggetti coinvolti una condizione a loro imposta dalle aziende per via di vantaggi che ne derivano in termini di costi, e costretti ad accettare pur di avere un impiego, per altri si tratta di una scelta volontaria: proprio in un clima di profonde incertezze, alto rischio e più severi requisiti per l'accesso al credito si opta comunque per accollarsi il c.d. ¿rischio di impresa¿ ed uscire così dalla morsa della disoccupazione. Nel mondo del lavoro autonomo, nelle sue diverse forme, si possono riscontrare quindi contraddizioni e peculiarità meritevoli di attenzione.File | Dimensione | Formato | |
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