ABSTRACT: People with disabilities face many challenges in their lives, one of which is integra-tion into society. Man realizes a realization of himself through affective bonds like friends or family, and he does so also through work. For the disabled, this is more difficult and sometimes impossible. There are difficul-ties to finding a work, a status in which to identify and to be able to develop that important autonomy. The aim of this research is mainly to assess and verify how and with the difficulties involved, the integration into work of people with mental illness is a path of rehabili-tation and integration into today's society. Work integration is a process carried out according to individual projects, which an individual carries out, according to his or her skills, actions aimed at integration into a social organization. The difficulties are many, among all the presence in society, of stigmatizations, which attribute to people with a disability that label of person¿different¿. The mental patient has always been considered as a person who had to be avoided, and isolated with other people with the same behaviors to protect the common good. However, the development of society over the years has contributed particularly to creating favourable conditions for social integration. Current legislation states that "disability cannot be a restriction on a dignified life"but the legislative process of the right to work which promotes the integration of disabled people into the working world began in the 1960s, with Law 482/1968. There follows an improvement with Law 104/1992, which sets out the principles of social integration and assistance to the person with disabilities. A major step forward is taken by Law 68/1999 on the right to work of disabled people, which extends to the whole of the country the concept of targeted placement, and introduces criteria for registration to the placement lists. The gradual acquisition of the importance of work as rehabilitation has led to a deve-lopment of design: starting from training and work insertions, up to the integration into the free market, with a future recruitment plan.
ABSTRACT: La persona con una disabilità deve affrontare molte sfide nella propria vita, una di queste è l'inserimento nella società. L'uomo attua una realizzazione di se stesso attraverso legami affettivi come gli amici o una famiglia, e lo fa anche attraverso il lavoro. Per la persona con disabilità tutto questo risulta più difficoltoso ed a tratti irraggiun-gibile. Sono presenti difficoltà nella ricerca di un lavoro, uno status a cui identificarsi e poter sviluppare quella autonomia tanto importante. L'obiettivo di questa ricerca si basa principalmente su valutare e verificare in che modo e con le relative difficoltà, l'inserimento lavorativo di persone con un disagio mentale rappresenta un percorso di riabilitazione e di inserimento nella società attuale. L'inserimento lavorativo è un percorso attuato secondo dei progetti individuali, cui un individuo mette in atto, in base alle sue competenze, delle azioni finalizzate all'in-tegrazione in un organizzazione sociale. Le difficoltà sono molteplici, tra tutte va sottolineata la presenza nella società, di stigmatizzazioni di genere, che attribuiscono a persone con una disabilità quell'etichetta di persona ¿diversa¿. Il malato mentale è sempre stato considerato come una persona che doveva essere e-vitata, ed isolata con altre persone con gli stessi comportamenti a tutela del bene co-mune. Lo sviluppo della società negli anni ha però contribuito in modo particolare a creare delle condizioni favorevoli riguardo l'integrazione sociale. La legislazione vigente afferma che "la disabilità non può rappresentare una restri-zione per una vita dignitosa", ma il processo legislativo del diritto al lavoro che pro-muove l'integrazione nel mondo lavorativo delle persone disabili ha inizio negli anni sessanta, con la legge 482/1968. Segue poi un miglioramento con la legge 104/1992, che detta i principi di integrazione sociale e assistenza alla persona con handicap. Un grande passo avanti si realizza con la legge 68/1999 ¿Norme per il diritto al lavoro dei disabili¿, che amplia a tutto il territorio nazionale il concetto di collocamento mirato, e introduce i criteri di iscrizione alle liste di collocamento. L'acquisizione graduale dell'importanza del lavoro come riabilitazione ha portato ad uno sviluppo della progettualità: a partire da degli inserimenti formativi e lavorativi, fino ad arrivare all'inserimento nel mercato libero, con un progetto di assunzione fu-tura.
INSERIMENTI LAVORATIVI IN AMBITO PSICHIATRICO: UN'OPPORTUNITA' SOCIO-RIABILITATIVA
LEVRONE, MARTINA
2018/2019
Abstract
ABSTRACT: La persona con una disabilità deve affrontare molte sfide nella propria vita, una di queste è l'inserimento nella società. L'uomo attua una realizzazione di se stesso attraverso legami affettivi come gli amici o una famiglia, e lo fa anche attraverso il lavoro. Per la persona con disabilità tutto questo risulta più difficoltoso ed a tratti irraggiun-gibile. Sono presenti difficoltà nella ricerca di un lavoro, uno status a cui identificarsi e poter sviluppare quella autonomia tanto importante. L'obiettivo di questa ricerca si basa principalmente su valutare e verificare in che modo e con le relative difficoltà, l'inserimento lavorativo di persone con un disagio mentale rappresenta un percorso di riabilitazione e di inserimento nella società attuale. L'inserimento lavorativo è un percorso attuato secondo dei progetti individuali, cui un individuo mette in atto, in base alle sue competenze, delle azioni finalizzate all'in-tegrazione in un organizzazione sociale. Le difficoltà sono molteplici, tra tutte va sottolineata la presenza nella società, di stigmatizzazioni di genere, che attribuiscono a persone con una disabilità quell'etichetta di persona ¿diversa¿. Il malato mentale è sempre stato considerato come una persona che doveva essere e-vitata, ed isolata con altre persone con gli stessi comportamenti a tutela del bene co-mune. Lo sviluppo della società negli anni ha però contribuito in modo particolare a creare delle condizioni favorevoli riguardo l'integrazione sociale. La legislazione vigente afferma che "la disabilità non può rappresentare una restri-zione per una vita dignitosa", ma il processo legislativo del diritto al lavoro che pro-muove l'integrazione nel mondo lavorativo delle persone disabili ha inizio negli anni sessanta, con la legge 482/1968. Segue poi un miglioramento con la legge 104/1992, che detta i principi di integrazione sociale e assistenza alla persona con handicap. Un grande passo avanti si realizza con la legge 68/1999 ¿Norme per il diritto al lavoro dei disabili¿, che amplia a tutto il territorio nazionale il concetto di collocamento mirato, e introduce i criteri di iscrizione alle liste di collocamento. L'acquisizione graduale dell'importanza del lavoro come riabilitazione ha portato ad uno sviluppo della progettualità: a partire da degli inserimenti formativi e lavorativi, fino ad arrivare all'inserimento nel mercato libero, con un progetto di assunzione fu-tura.File | Dimensione | Formato | |
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