This essay deal with the theme of the mediation process ¿ one of the alternative dispute resolution method ¿ as regards India. The analysis will focus not only on judicial aspects of the institution, but also on cultural, religious, philosophical and historical aspects. The political and cultural background is always very important, when the task is to study a pluralist legal system such as India. The law in force consists of two different types of law: statutory law and personal law. The second one is relevant to people who are related to a particular religious group (for example Hindu Personal Law and Muslim Personal Law). It is clear that pluralism is always a source of disagreement and building systems to contain litigation is needed. Thus, the ADR method were born. Arbitration, conciliation and Lok Adalat settlement will be examined together with mediation. It will be also pointed out advantages and disadvantages of each method in relation to the ordinary process. The chapter about mediation concerns origins, definition of the institution, role of participants and, in particular, a wide analysis of the role of mediators (tasks, features and powers) and the skills required in order to become one of them. The Lok Adalat system instead is unique to India. This forum was born in order to lower the backlog of cases that makes justice less accessible. Origins, functions, characteristics and legislation about it will be widely examined. Lastly, the system of the Women's Court is introduced. These Courts were born in order to help poor and disadvantaged women, mainly victims of domestic violence, to obtain speedy justice ¿ either compensation or judicial protection ¿ against their violent husband, partner or relatives. The theme object of this work was chosen on the basis of the personal interest of the near-graduate student, who is eager to become herself a mediator. Instead, the interest toward India was born during the lessons of Indian Law. The mixture of the two topics achieved the purpose to present a theme still not much studied in Italy.
Il presente elaborato, come si evince dal titolo, tratterà dell'istituto della mediazione nell'ordinamento indiano. L'analisi sarà volutamente non solo incentrata su aspetti prettamente giuridici, ma anche culturali, religiosi, filosofici e storici. L'obiettivo è quello di raccontare, infatti, la storia e le funzioni di tale istituto, partendo da una breve analisi storica del fenomeno, contestualizzato in quello che è l'ambiente indiano nei diversi momenti storici, fino ad arrivare alla sua utilizzazione oggi. Il background politico e culturale è sempre molto importante quando si studia un Paese pluralista come l'India, poiché il mondo del diritto è assai influenzato da fattori extra-giuridici. In tale sistema giuridico non è riconosciuta l'esistenza del solo diritto formale come lo intendiamo noi studiosi occidentali (diritto territoriale), ma anche di diritti personali, cioè basati sull'appartenenza ad un gruppo, tendenzialmente una comunità religiosa, che rispecchiano i diritti preesistenti alla colonizzazione. L'India è una federazione, perciò riconosce tre fonti principali del diritto: il diritto territoriale (applicabile a tutti i cittadini dell'Unione), il diritto statale (che si applica ai cittadini dello Stato) e il diritto personale (applicato a coloro che si dichiarano appartenenti ad una determinata sfera religiosa). Una quarta fonte molto importante sono le consuetudini, alcune delle quali sono riconosciute dagli Acts a livello federale. Si comprenderà come è facile che si creino delle situazioni conflittuali all'interno di un ambiente così frammentato. Fin dai tempi più antichi, la predisposizione della popolazione è stata quella di cercare di dirimere le controversie in modo informale e semplice, deferendo la risoluzione del problema al capo del villaggio, normalmente il più anziano e saggio. Durante la colonizzazione inglese il diritto indiano ha subìto numerose contaminazioni; dopo l'indipendenza, poi, viene sviluppato un sistema di corti somiglianti a quelle occidentali. Continuando l'analisi da un punto di vista giuridico, inevitabilmente si incontreranno le tecniche alternative di risoluzione dei conflitti (ADR, alternative dispute resolution) e le si metteranno a confronto per capire quali sono vantaggi e svantaggi di ognuna, sottolineando come la mediazione in India possa avere diverse sfumature. Certamente esiste un tipo di mediazione identica a quella riconosciuta a livello internazionale, quindi una negoziazione ove una terza parte, neutra ed imparziale, aiuta le parti ad addivenire amichevolmente ad un compromesso; ma esistono anche altri organi che si occupano di risoluzione stragiudiziale delle controversie, come le Lok Adalat (People's Court), delle quali si disquisirà ampiamente nel presente elaborato per spiegarne origini, funzioni, modalità di costituzione, vantaggi e svantaggi per i cittadini e, sopratutto, efficacia. In conclusione verrà proposta l'analisi delle Women's Courts, fori espressamente costituiti per la risoluzione di controversie che coinvolgono le donne, specialmente di tipo matrimoniale e familiare in generale. Tali Corti provvedono a costruire un ambiente gradevole e disteso, che faccia sentire le vittime a proprio agio e non sotto pressione come in un tribunale.
La mediazione nel diritto dell'India
CAPORALE, CHIARA
2018/2019
Abstract
Il presente elaborato, come si evince dal titolo, tratterà dell'istituto della mediazione nell'ordinamento indiano. L'analisi sarà volutamente non solo incentrata su aspetti prettamente giuridici, ma anche culturali, religiosi, filosofici e storici. L'obiettivo è quello di raccontare, infatti, la storia e le funzioni di tale istituto, partendo da una breve analisi storica del fenomeno, contestualizzato in quello che è l'ambiente indiano nei diversi momenti storici, fino ad arrivare alla sua utilizzazione oggi. Il background politico e culturale è sempre molto importante quando si studia un Paese pluralista come l'India, poiché il mondo del diritto è assai influenzato da fattori extra-giuridici. In tale sistema giuridico non è riconosciuta l'esistenza del solo diritto formale come lo intendiamo noi studiosi occidentali (diritto territoriale), ma anche di diritti personali, cioè basati sull'appartenenza ad un gruppo, tendenzialmente una comunità religiosa, che rispecchiano i diritti preesistenti alla colonizzazione. L'India è una federazione, perciò riconosce tre fonti principali del diritto: il diritto territoriale (applicabile a tutti i cittadini dell'Unione), il diritto statale (che si applica ai cittadini dello Stato) e il diritto personale (applicato a coloro che si dichiarano appartenenti ad una determinata sfera religiosa). Una quarta fonte molto importante sono le consuetudini, alcune delle quali sono riconosciute dagli Acts a livello federale. Si comprenderà come è facile che si creino delle situazioni conflittuali all'interno di un ambiente così frammentato. Fin dai tempi più antichi, la predisposizione della popolazione è stata quella di cercare di dirimere le controversie in modo informale e semplice, deferendo la risoluzione del problema al capo del villaggio, normalmente il più anziano e saggio. Durante la colonizzazione inglese il diritto indiano ha subìto numerose contaminazioni; dopo l'indipendenza, poi, viene sviluppato un sistema di corti somiglianti a quelle occidentali. Continuando l'analisi da un punto di vista giuridico, inevitabilmente si incontreranno le tecniche alternative di risoluzione dei conflitti (ADR, alternative dispute resolution) e le si metteranno a confronto per capire quali sono vantaggi e svantaggi di ognuna, sottolineando come la mediazione in India possa avere diverse sfumature. Certamente esiste un tipo di mediazione identica a quella riconosciuta a livello internazionale, quindi una negoziazione ove una terza parte, neutra ed imparziale, aiuta le parti ad addivenire amichevolmente ad un compromesso; ma esistono anche altri organi che si occupano di risoluzione stragiudiziale delle controversie, come le Lok Adalat (People's Court), delle quali si disquisirà ampiamente nel presente elaborato per spiegarne origini, funzioni, modalità di costituzione, vantaggi e svantaggi per i cittadini e, sopratutto, efficacia. In conclusione verrà proposta l'analisi delle Women's Courts, fori espressamente costituiti per la risoluzione di controversie che coinvolgono le donne, specialmente di tipo matrimoniale e familiare in generale. Tali Corti provvedono a costruire un ambiente gradevole e disteso, che faccia sentire le vittime a proprio agio e non sotto pressione come in un tribunale.File | Dimensione | Formato | |
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