Il microbioma è un ecosistema complesso di microrganismi costituito da batteri, protozoi, virus e funghi che vivono nei vari distretti del nostro organismo. I recenti sviluppi che sono stati fatti nella tecnologia e nella ricerca hanno permesso di venire a conoscenza delle molte specie batteriche presenti nel microbioma umano che risiedi nei vari distretti corporei, anche se oltre il 70% dei microrganismi che lo compongono si trova nel tratto gastrointestinale. Il microbiota intestinale risulta principalmente composto da due phyla batterici dominanti: i Bacteroidetes e i Firmicutes che popolano la parte distale dell'intestino umano. L'ecosistema del microbiota si sviluppa in concomitanza con lo sviluppo cronologica dell'ospite fornendo una modulazione nello sviluppo fisiologico dell'ospite e delle funzioni che riguardano l'alimentazione, l'immunità e la resistenza ai patogeni. Ha dimostrato di avere un forte impatto su diversi processi fisiologici che regolano l'adiposità, il metabolismo energetico, l'omeostasi del glucosio, la regolazione della coagulazione e del comportamento.Il diabete mellito gestazionale è definito dall'OMS come un'intolleranza ai carboidrati conseguente a iperglicemia con insorgenza e primo riconoscimento durante la gravidanza. È una condizione che normalmente si presenta come asintomatica nella madre, si sviluppa nel secondo o terzo trimestre per poi ritornare a uno stato normoglicemico dopo il parto. L'incidenza del DG sta aumentando negli ultimi decenni parallelamente all'aumento del sovrappeso e dell'obesità nella popolazione ostetrica. Altri fattori di rischio che partecipano allo sviluppo di DG sono l'età materna avanzata, l'eccessivo aumento di peso gestazionale, storia familiare di diabete, l'etnia, la dieta occidentalizzata e la sindrome dell'ovaio policistico. Nel corso della gestazione la sensibilità all'insulina cambia a seconda delle esigenze della gravidanza. Inizialmente aumenta promuovendo l'assorbimento del glucosio nei tessuti adiposi in preparazione alle esigenze energetiche della gravidanza. Con il progredire della gravidanza gli ormoni materni e placentari promuovono uno stato di insulino-resistenza che induce anche la produzione endogena di glucosio e la lipolisi con conseguente aumento del glucosio ematico e di acidi grassi liberi. durante la gravidanza le cellule pancreatiche vanno incontro a ipertrofia, iperplasia e aumento nella secrezione insulinica. In alcuni casi a causa di una disfunzione delle cellule beta pancreatiche insieme a insulino resistenza cronica si va incontro a DG. Altri organi e sistemi però possono contribuire all'insorgenza di DG. Anche il microbiota intestinale contribuisce allo sviluppo di DG, infatti recenti studi hanno riscontrato nei campioni di microbiota di donne con DG consorzi batterici simili a quelli ritrovati in campioni di soggetti affetti da altre patologie metaboliche come il diabete di tipo 2, l'obesità o la steatosi epatica non alcolica.Al momento il trattamento del DG mira a invertire l'iperglicemia per ridurre il rischio di esiti avversi associati alla gravidanza.Negli USA e Canada la terapia farmacologica di prima linea prevede la somministrazione di insulina,in Europa invece si ricorre inizialmente alla terapia ipoglicemizzante orale che prevede metformina o glibenclamide.I probiotici vengono definiti come microrganismi vivi che conferiscono un beneficio per la salute dell'ospite se somministrati in quantità adeguate.L'intervento probiotico durante il periodo preconcezionale potrebbe essere una strategia terapeutica sicura per promuovere effetti benefici come strategia coadiuvante per la gestione dei disturbi metabolici per la madre e la prole. L'assunzione di singoli probiotici potrebbe non essere sufficiente mentre l'assunzione di un consorzio dovrebbe essere più efficace nel determinare un cambiamento.

Modulazione del microbiota intestinale nella prevenzione del diabete gestazionale a tutela della salute materno-infantile

MENZIO, CRISTINA
2018/2019

Abstract

Il microbioma è un ecosistema complesso di microrganismi costituito da batteri, protozoi, virus e funghi che vivono nei vari distretti del nostro organismo. I recenti sviluppi che sono stati fatti nella tecnologia e nella ricerca hanno permesso di venire a conoscenza delle molte specie batteriche presenti nel microbioma umano che risiedi nei vari distretti corporei, anche se oltre il 70% dei microrganismi che lo compongono si trova nel tratto gastrointestinale. Il microbiota intestinale risulta principalmente composto da due phyla batterici dominanti: i Bacteroidetes e i Firmicutes che popolano la parte distale dell'intestino umano. L'ecosistema del microbiota si sviluppa in concomitanza con lo sviluppo cronologica dell'ospite fornendo una modulazione nello sviluppo fisiologico dell'ospite e delle funzioni che riguardano l'alimentazione, l'immunità e la resistenza ai patogeni. Ha dimostrato di avere un forte impatto su diversi processi fisiologici che regolano l'adiposità, il metabolismo energetico, l'omeostasi del glucosio, la regolazione della coagulazione e del comportamento.Il diabete mellito gestazionale è definito dall'OMS come un'intolleranza ai carboidrati conseguente a iperglicemia con insorgenza e primo riconoscimento durante la gravidanza. È una condizione che normalmente si presenta come asintomatica nella madre, si sviluppa nel secondo o terzo trimestre per poi ritornare a uno stato normoglicemico dopo il parto. L'incidenza del DG sta aumentando negli ultimi decenni parallelamente all'aumento del sovrappeso e dell'obesità nella popolazione ostetrica. Altri fattori di rischio che partecipano allo sviluppo di DG sono l'età materna avanzata, l'eccessivo aumento di peso gestazionale, storia familiare di diabete, l'etnia, la dieta occidentalizzata e la sindrome dell'ovaio policistico. Nel corso della gestazione la sensibilità all'insulina cambia a seconda delle esigenze della gravidanza. Inizialmente aumenta promuovendo l'assorbimento del glucosio nei tessuti adiposi in preparazione alle esigenze energetiche della gravidanza. Con il progredire della gravidanza gli ormoni materni e placentari promuovono uno stato di insulino-resistenza che induce anche la produzione endogena di glucosio e la lipolisi con conseguente aumento del glucosio ematico e di acidi grassi liberi. durante la gravidanza le cellule pancreatiche vanno incontro a ipertrofia, iperplasia e aumento nella secrezione insulinica. In alcuni casi a causa di una disfunzione delle cellule beta pancreatiche insieme a insulino resistenza cronica si va incontro a DG. Altri organi e sistemi però possono contribuire all'insorgenza di DG. Anche il microbiota intestinale contribuisce allo sviluppo di DG, infatti recenti studi hanno riscontrato nei campioni di microbiota di donne con DG consorzi batterici simili a quelli ritrovati in campioni di soggetti affetti da altre patologie metaboliche come il diabete di tipo 2, l'obesità o la steatosi epatica non alcolica.Al momento il trattamento del DG mira a invertire l'iperglicemia per ridurre il rischio di esiti avversi associati alla gravidanza.Negli USA e Canada la terapia farmacologica di prima linea prevede la somministrazione di insulina,in Europa invece si ricorre inizialmente alla terapia ipoglicemizzante orale che prevede metformina o glibenclamide.I probiotici vengono definiti come microrganismi vivi che conferiscono un beneficio per la salute dell'ospite se somministrati in quantità adeguate.L'intervento probiotico durante il periodo preconcezionale potrebbe essere una strategia terapeutica sicura per promuovere effetti benefici come strategia coadiuvante per la gestione dei disturbi metabolici per la madre e la prole. L'assunzione di singoli probiotici potrebbe non essere sufficiente mentre l'assunzione di un consorzio dovrebbe essere più efficace nel determinare un cambiamento.
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