Questa tesi tratteggia l'influenza che le lingue berbere parlate in Marocco hanno impresso all'arabo marocchino. Il Maghreb è un territorio abitato da popolazioni berberofone ed arabofone: i primi sono gli abitanti originariamente nativi del nord Africa, le cui regioni vennero invase a partire dall'XI secolo dalle tribù arabe dei Banū Hilāl, i quali egemonizzarono le popolazioni autoctone (anche se l'invasione di contingenti arabi iniziò già dal VII secolo). Questa invasione avvenne anche a livello linguistico, favorita dalle conversioni di massa alla religione dell'Islam. Tuttavia, il processo di assimilazione linguistica si sviluppò lungo diversi secoli ed è anzi tuttora in corso, poiché ancora oggi sono numerose le persone la cui lingua madre è un dialetto berbero, anche se nettamente in minoranza rispetto ai numeri dei parlanti arabo dialettale. È dunque interessante analizzare la situazione sociolinguistica delle comunità berbere e arabe, perché storicamente esse sono state in continuo contatto, generando così massicce contaminazioni linguistiche da una lingua all'altra. In questo contesto, è necessario sottolineare come il Marocco sia lo stato nordafricano che ospita più parlanti berberi al giorno d'oggi. Di conseguenza, quasi spontaneamente ci si pone la domanda se il substrato berbero abbia esercitato un'influenza sull'arabo marocchino e fino a che punto. Numerose sono state le ricerche che hanno indagato questo argomento a vari livelli (Tilmatine 1999, ElMedlaoui 2000, Moscoso García 2002-2003, El Aissati 2006, Lucas 2007, Tilmatine 2011, Kossmann 2013a, Kossmann 2013b, Aguadé 2018, Lahrouchi 2018, ecc.). Il fiorire di questo interesse accademico ha coinciso con un generale miglioramento dello status della lingua berbera in Marocco. Infatti, l'insegnamento del berbero è stato inserito nelle scuole statali a partire da alcune sperimentazioni iniziate nel 2003, evento seguito dall'elevazione a lingua ufficiale di stato nel 2011. Purtroppo, però, molto rimane da fare affinché i dialetti berberi, in Marocco e non solo, raggiungano una collocazione linguistica di pari livello con l'arabo dialettale. Per quanto riguarda l'ambito linguistico, ciò su cui la maggior parte dei ricercatori concorda è che non si hanno informazioni a sufficienza per definire chiaramente l'origine di diversi fenomeni linguistici. Infatti, molti di questi ultimi potrebbero essere frutto di evoluzioni che sono avvenute in modo indipendente e parallelo nell'arabo e nel berbero maghrebini. In aggiunta, questi due gruppi linguistici appartengono entrambi alla famiglia delle lingue afroasiatiche, fattore che complica le ricerche filologiche. Nella situazione oggetto di questo studio, l'arabo marocchino viene spesso associato al substrato berbero a causa di una particolare realizzazione di alcuni fonemi e dell'elisione del vocalismo breve in sillaba aperta, distanziando notevolmente questa varietà da altre varietà di arabo dialettale. La supposta influenza del berbero sull'arabo marocchino è stata quindi esaminata in questa tesi da vari punti di vista, prettamente osservando il comportamento di alcuni eventi fonologici e morfo-sintattici. Se l'origine di certe realizzazioni fonetiche o di alcune costruzioni morfo-sintattiche non è univoca, l'impatto del lessico berbero è maggiormente verificabile. Infatti, si attesta un solido nucleo lessicale berbero, anche se non molto esteso, nell'arabo marocchino.
L'influenza del berbero sull'arabo marocchino
TRUCCO, SIMONE
2017/2018
Abstract
Questa tesi tratteggia l'influenza che le lingue berbere parlate in Marocco hanno impresso all'arabo marocchino. Il Maghreb è un territorio abitato da popolazioni berberofone ed arabofone: i primi sono gli abitanti originariamente nativi del nord Africa, le cui regioni vennero invase a partire dall'XI secolo dalle tribù arabe dei Banū Hilāl, i quali egemonizzarono le popolazioni autoctone (anche se l'invasione di contingenti arabi iniziò già dal VII secolo). Questa invasione avvenne anche a livello linguistico, favorita dalle conversioni di massa alla religione dell'Islam. Tuttavia, il processo di assimilazione linguistica si sviluppò lungo diversi secoli ed è anzi tuttora in corso, poiché ancora oggi sono numerose le persone la cui lingua madre è un dialetto berbero, anche se nettamente in minoranza rispetto ai numeri dei parlanti arabo dialettale. È dunque interessante analizzare la situazione sociolinguistica delle comunità berbere e arabe, perché storicamente esse sono state in continuo contatto, generando così massicce contaminazioni linguistiche da una lingua all'altra. In questo contesto, è necessario sottolineare come il Marocco sia lo stato nordafricano che ospita più parlanti berberi al giorno d'oggi. Di conseguenza, quasi spontaneamente ci si pone la domanda se il substrato berbero abbia esercitato un'influenza sull'arabo marocchino e fino a che punto. Numerose sono state le ricerche che hanno indagato questo argomento a vari livelli (Tilmatine 1999, ElMedlaoui 2000, Moscoso García 2002-2003, El Aissati 2006, Lucas 2007, Tilmatine 2011, Kossmann 2013a, Kossmann 2013b, Aguadé 2018, Lahrouchi 2018, ecc.). Il fiorire di questo interesse accademico ha coinciso con un generale miglioramento dello status della lingua berbera in Marocco. Infatti, l'insegnamento del berbero è stato inserito nelle scuole statali a partire da alcune sperimentazioni iniziate nel 2003, evento seguito dall'elevazione a lingua ufficiale di stato nel 2011. Purtroppo, però, molto rimane da fare affinché i dialetti berberi, in Marocco e non solo, raggiungano una collocazione linguistica di pari livello con l'arabo dialettale. Per quanto riguarda l'ambito linguistico, ciò su cui la maggior parte dei ricercatori concorda è che non si hanno informazioni a sufficienza per definire chiaramente l'origine di diversi fenomeni linguistici. Infatti, molti di questi ultimi potrebbero essere frutto di evoluzioni che sono avvenute in modo indipendente e parallelo nell'arabo e nel berbero maghrebini. In aggiunta, questi due gruppi linguistici appartengono entrambi alla famiglia delle lingue afroasiatiche, fattore che complica le ricerche filologiche. Nella situazione oggetto di questo studio, l'arabo marocchino viene spesso associato al substrato berbero a causa di una particolare realizzazione di alcuni fonemi e dell'elisione del vocalismo breve in sillaba aperta, distanziando notevolmente questa varietà da altre varietà di arabo dialettale. La supposta influenza del berbero sull'arabo marocchino è stata quindi esaminata in questa tesi da vari punti di vista, prettamente osservando il comportamento di alcuni eventi fonologici e morfo-sintattici. Se l'origine di certe realizzazioni fonetiche o di alcune costruzioni morfo-sintattiche non è univoca, l'impatto del lessico berbero è maggiormente verificabile. Infatti, si attesta un solido nucleo lessicale berbero, anche se non molto esteso, nell'arabo marocchino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42782