Introduction: Type I diabetes mellitus is a metabolic disorder of multiple etiology characterized by chronic hyperglycemia and disorders in the metabolism of carbohydrates, fats and proteins, associated with other symptoms and resulting from defects in insulin action and production. Type I diabetes can compromise the normal lifestyle of those affected by modifying normal daily habits and encouraging avoidance behaviors. In fact, despite the numerous benefits deriving from proper nutrition and regular physical activity, few patients faithfully follow the recommendations. Both adults and adolescents affected by T1D, have a reduced level of physical activity expressed in hours%week, compared to peers of the same age who do not have the disease. According to the World Health Organization, therapeutic education consists of a complex of educational activities aimed at the transmission of knowledge that facilitate the patient and his family to understand the disease, to collaborate in treatment, to take charge of the state of health and to maintain the quality of life. This project proposed a therapeutic education intervention aimed at improving behaviors and knowledge related to physical activity, through the execution of a circuit training (aerobic-anaerobic) performed in a protected environment and under the supervision of a pool of specialists. Materials and methods: The study involved 19 teenagers with an average age of 15.3 ± 0.67 years, an average BMI of 21.94 ± 2.35 kg/m2. The prepared activity proposed 2 repetitions of a circuit with 10 workstations with one minute of work per station, followed by one minute of rest. Ten minutes of passive recovery elapsed between repetitions. Before starting the activity, the parameters were recorded: saturation, heart rate and blood sugar. M-BORG and BORG scales were also administered to investigate the degree of dyspnea and perceived effort. The procedure was performed again at the end of the first and second repetitions. Glycemic data after the proposed activity were also studied and recorded, through the continuous glucose monitoring systems (CGM), until 8.00 am the following morning. Results: Immediately after the end of the activity, there was an average drop in blood sugar of 42.64 mg/dl d.s. 44.26. The time period from 6.00 pm to 12.00 pm was the most critical for glycemic control, with an average of 3.39 hypoglycemic episodes per group. The mean values of the perception of dyspnea and effort were respectively 1.97 and 11.18 equivalent on the specific Borg scales to a feeling of slight dyspnea and slight perception of effort. Discussion: There were strong discrepancies between one subject and another both in terms of the number of hypoglycemic events and in terms of control of the glycemic trend. The sensations of respiratory and physical fatigue reported through the compilation of the Borg scales were more homogeneous. No statistical significance was recorded in the correlation of hours of physical activity per week and glycemic trend. The type of combined aerobic-anaerobic physical exercise highlighted partial glycemic control in the cases evaluated. The data is not very significance due to the low sample number and due to the difficulty in isolating the "type of physical exercise" variable from all the other subjective variables that occur and influence glycemic control. The main objective of this thesis was to carry out a therapeutic education intervention that allowed adolescents and families a theoretical and practical experience on the management of physical activity associated with diabetic pathology.
Introduzione:Il diabete mellito di tipo I è un disordine metabolico di multipla eziologia caratterizzato da iperglicemia cronica e con disturbi nel metabolismo di carboidrati grassi e proteine,associati ad altri sintomi e derivati da difetti nell’azione e nella produzione insulinica.Il diabete di tipo I può compromettere il normale stile di vita di chi ne è affetto andando a modificare le normali abitudini quotidiane e favorendo comportamenti di evitamento. Infatti,nonostante i numerosi benefici derivanti da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica sono pochi i pazienti che seguono fedelmente le raccomandazioni.Si registra sia negli adulti che negli adolescenti affetti da DT1 un ridotto livello di attività fisica espressa in ore/settimana, rispetto ai pari di età non aventi la patologia.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’educazione terapeutica consiste in un complesso di attività educative volte alla trasmissione di conoscenze che agevolano il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia,a collaborare nelle cure,a farsi carico dello stato di salute ed a conservare la qualità di vita.Questo progetto ha proposto un intervento di educazione terapeutica volta a migliorare comportamenti e conoscenze relative all’attività fisica,attraverso l’esecuzione di un circuit training (aerobico-anaerobico) eseguito in un ambiente protetto e sotto sorveglianza di un pool di specialisti. Materiali e metodi: Sono stati coinvolti nello studio 19 ragazzi adolescenti con un'età media di 15,3 ± 0,67 anni,BMI medio di 21,94 ± 2,35 kg/m2. L’attività preparata proponeva 2 ripetizioni di un circuito a 10 postazioni con un minuto di lavoro a postazione,seguito da un minuto di riposo. Dieci minuti di recupero passivo intercorrevano tra una ripetizione e l’altra.Prima di iniziare l’attività sono stati rilevati i parametri: saturazione, frequenza cardiaca e glicemia.Sono state inoltre somministrate le scale M-BORG e BORG per indagare il grado di dispnea e di sforzo percepito.Il procedimento è stato eseguito nuovamente al termine della prima e della seconda ripetizione.Sono stati anche studiati e registrati, attraverso i sistemi di monitoraggio continuo del glucosio(CGM),i dati glicemici successivi all’attività proposta fino alle ore 8.00 del mattino seguente. Risultati: Immediatamente dopo il termine dell’attività si è registrato un calo medio della glicemia del 42,64 mg/dl L’arco temporale dalle 18.00 alle 24.00 si è dimostrato essere quello più critico relativamente al controllo glicemico,facendo registrare una media di 3,39 episodi ipoglicemici a gruppo.I valori medi della percezione della dispnea e dello sforzo sono stati rispettivamente 1,97 e 11,18 equivalenti sulle specifiche scale Borg a una sensazione di lieve dispnea e leggera percezione dello sforzo. Discussione: Sono emerse forti discordanze tra un soggetto e l’altro sia per quanto riguarda il numero di eventi ipoglicemici che per quanto riguarda il controllo del trend glicemico.Più omogenee sono state le sensazioni di fatica respiratoria e fisica riportate attraverso la compilazione delle scale Borg. Non si sono registrate significatività statistiche nella correlazione ore di attività fisica alla settimana e andamento glicemico. La tipologia di esercizio fisico aerobico-anaerobico ha evidenziato un controllo glicemico parziale nella casistica valutata. Il dato risulta scarsamente significativo a causa del basso numero campionario e a causa della difficoltà nell’isolare la variabile “tipologia di esercizio fisico” rispetto a tutte le altre variabili soggettive che intercorrono e influenzano il controllo glicemico. L’obiettivo principale di questa tesi,è stato quello di eseguire un intervento di educazione terapeutica che ha permesso ad adolescenti e famiglie un'esperienza teorica e pratica sulla gestione dell'attività fisica associata alla patologia diabetica.
Una proposta di attività fisica integrata in un progetto educazionale dedicato agli adolescenti affetti da diabete tipo I
PEIRETTI, MATTEO
2022/2023
Abstract
Introduzione:Il diabete mellito di tipo I è un disordine metabolico di multipla eziologia caratterizzato da iperglicemia cronica e con disturbi nel metabolismo di carboidrati grassi e proteine,associati ad altri sintomi e derivati da difetti nell’azione e nella produzione insulinica.Il diabete di tipo I può compromettere il normale stile di vita di chi ne è affetto andando a modificare le normali abitudini quotidiane e favorendo comportamenti di evitamento. Infatti,nonostante i numerosi benefici derivanti da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica sono pochi i pazienti che seguono fedelmente le raccomandazioni.Si registra sia negli adulti che negli adolescenti affetti da DT1 un ridotto livello di attività fisica espressa in ore/settimana, rispetto ai pari di età non aventi la patologia.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’educazione terapeutica consiste in un complesso di attività educative volte alla trasmissione di conoscenze che agevolano il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia,a collaborare nelle cure,a farsi carico dello stato di salute ed a conservare la qualità di vita.Questo progetto ha proposto un intervento di educazione terapeutica volta a migliorare comportamenti e conoscenze relative all’attività fisica,attraverso l’esecuzione di un circuit training (aerobico-anaerobico) eseguito in un ambiente protetto e sotto sorveglianza di un pool di specialisti. Materiali e metodi: Sono stati coinvolti nello studio 19 ragazzi adolescenti con un'età media di 15,3 ± 0,67 anni,BMI medio di 21,94 ± 2,35 kg/m2. L’attività preparata proponeva 2 ripetizioni di un circuito a 10 postazioni con un minuto di lavoro a postazione,seguito da un minuto di riposo. Dieci minuti di recupero passivo intercorrevano tra una ripetizione e l’altra.Prima di iniziare l’attività sono stati rilevati i parametri: saturazione, frequenza cardiaca e glicemia.Sono state inoltre somministrate le scale M-BORG e BORG per indagare il grado di dispnea e di sforzo percepito.Il procedimento è stato eseguito nuovamente al termine della prima e della seconda ripetizione.Sono stati anche studiati e registrati, attraverso i sistemi di monitoraggio continuo del glucosio(CGM),i dati glicemici successivi all’attività proposta fino alle ore 8.00 del mattino seguente. Risultati: Immediatamente dopo il termine dell’attività si è registrato un calo medio della glicemia del 42,64 mg/dl L’arco temporale dalle 18.00 alle 24.00 si è dimostrato essere quello più critico relativamente al controllo glicemico,facendo registrare una media di 3,39 episodi ipoglicemici a gruppo.I valori medi della percezione della dispnea e dello sforzo sono stati rispettivamente 1,97 e 11,18 equivalenti sulle specifiche scale Borg a una sensazione di lieve dispnea e leggera percezione dello sforzo. Discussione: Sono emerse forti discordanze tra un soggetto e l’altro sia per quanto riguarda il numero di eventi ipoglicemici che per quanto riguarda il controllo del trend glicemico.Più omogenee sono state le sensazioni di fatica respiratoria e fisica riportate attraverso la compilazione delle scale Borg. Non si sono registrate significatività statistiche nella correlazione ore di attività fisica alla settimana e andamento glicemico. La tipologia di esercizio fisico aerobico-anaerobico ha evidenziato un controllo glicemico parziale nella casistica valutata. Il dato risulta scarsamente significativo a causa del basso numero campionario e a causa della difficoltà nell’isolare la variabile “tipologia di esercizio fisico” rispetto a tutte le altre variabili soggettive che intercorrono e influenzano il controllo glicemico. L’obiettivo principale di questa tesi,è stato quello di eseguire un intervento di educazione terapeutica che ha permesso ad adolescenti e famiglie un'esperienza teorica e pratica sulla gestione dell'attività fisica associata alla patologia diabetica.File | Dimensione | Formato | |
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