The phenomenon of childhood amnesia, has always been the subject of study by psychologists, even if given the difficulties of exploring it, few studies have been done about it. The phenomenon refers to the inability to recover the memories of the first periods of life, in particular with a strong oblivion for the period up to 3 years of age, but which continues even up to the following 4 years. This strange behavior of memory has always opened many questions, becoming an open-track of Freudian theories which was one of the first scholars to take an interest in the event; the basic question that many people ask is: if childhood experiences are so important for the construction of the personality of the individual, why are these then lost? The following thesis aims to investigate the event, exploring and integrating socio-cultural, scientific and dynamic theories between them; demonstrating how the emotion linked to the senses plays a fundamental role in the construction of childhood memories (just think of how a smell, or sudden sound, senses present from intrauterine life, can influence our thinking, giving birth to a memory , even if engaged in a completely different activity) and how in childhood the mnemonic processes are divided between conscious and unconscious, not allowing the passage from one form to another due to a brain maturation that has not yet occurred. All these works, taken together, are useful to better understand normal memory processes. The most recent research concerning neurogenesis demonstrates once again that there is a meeting between neuroscience and classical psychology, reflecting on how neuroscience can help psychologists. For example, there are various diseases that begin to form during childhood, including obsessive-compulsive disorder, a type of neurotic disorder, often given by fixations in the early stages of development. This type of character can be strongly present in hypermnestic subjects (Santangelo et al., 2018) and perhaps in the future, deepening the studies on the subject, forms of disorders such as DOC may be controlled by stimulating the production of new neurons integrated with adequate psychotherapy. All these works, taken together, are useful to better understand normal and pathological memory processes.​
Il fenomeno dell'amnesia infantile, è da sempre stato oggetto di interesse da parte degli psicologi, anche se date le difficoltà di esplorarlo, pochi studi sono stati fatti a riguardo. Il fenomeno si riferisce all'incapacità di recuperare le memorie dei primi periodi di vita, in particolare con un forte oblio per il periodo che arriva fino ai 3 anni di età, e che si protrae anche se in modo meno intenso, fino ai 4 anni successivi. Questo strano comportamento della memoria ha da sempre aperto molti interrogativi, diventando un apri-pista delle teorie di Freud che fu uno dei primi studiosi ad interessarsi all'evento. La domanda di fondo che molti si pongono è: se le esperienze dell'infanzia sono così importanti per la costruzione della personalità dell'individuo, come mai queste poi vengono perse? La seguente tesi si pone come obbiettivo quello di indagare l'evento, esplorando e integrando tra di loro teorie socio/culturali, scientifiche e dinamiche ed evidenziando sia come l'emozione legata ai sensi svolga un ruolo fondamentale nella costruzione delle memorie infantili (basti pensare a quanto un odore, o un suono, stimoli percepibili fin dalla vita intrauterina, possano influenzare il nostro pensiero, facendo nascere in noi un ricordo, anche se impegnati in tutt'altra attività) e sia come nell'infanzia i processi mnemonici inconsci non sempre siano suscettibili di passare alla forma conscia a causa di una maturazione cerebrale non ancora avvenuta. Le ricerche più recenti, che riguardano la neurogenesi, dimostrano ancora una volta come ci sia un incontro tra neuroscienze e psicologia classica, facendo riflettere su come le neuroscienze possano aiutare gli psicologi. Ad esempio esistono varie patologie che iniziano a formarsi durante l'infanzia, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo, un tipo di disturbo nevrotico, spesso dato da fissazioni delle prime fasi dello sviluppo. Questo tipo di carattere può essere fortemente presente in soggetti ipermnestici (Santangelo et al., 2018) e magari in futuro, approfondendo gli studi sull'argomento, forme di disturbi come il DOC potranno essere controllate mediante la stimolazione di produzione di nuovi neuroni integrata con un'adeguata psicoterapia. Tutti questi lavori considerati nel loro insieme sono di utilità per meglio comprendere i processi di memoria normali e patologici.
Amnesia infantile: una migliore comprensione della memoria
LIA, ANDREA
2018/2019
Abstract
Il fenomeno dell'amnesia infantile, è da sempre stato oggetto di interesse da parte degli psicologi, anche se date le difficoltà di esplorarlo, pochi studi sono stati fatti a riguardo. Il fenomeno si riferisce all'incapacità di recuperare le memorie dei primi periodi di vita, in particolare con un forte oblio per il periodo che arriva fino ai 3 anni di età, e che si protrae anche se in modo meno intenso, fino ai 4 anni successivi. Questo strano comportamento della memoria ha da sempre aperto molti interrogativi, diventando un apri-pista delle teorie di Freud che fu uno dei primi studiosi ad interessarsi all'evento. La domanda di fondo che molti si pongono è: se le esperienze dell'infanzia sono così importanti per la costruzione della personalità dell'individuo, come mai queste poi vengono perse? La seguente tesi si pone come obbiettivo quello di indagare l'evento, esplorando e integrando tra di loro teorie socio/culturali, scientifiche e dinamiche ed evidenziando sia come l'emozione legata ai sensi svolga un ruolo fondamentale nella costruzione delle memorie infantili (basti pensare a quanto un odore, o un suono, stimoli percepibili fin dalla vita intrauterina, possano influenzare il nostro pensiero, facendo nascere in noi un ricordo, anche se impegnati in tutt'altra attività) e sia come nell'infanzia i processi mnemonici inconsci non sempre siano suscettibili di passare alla forma conscia a causa di una maturazione cerebrale non ancora avvenuta. Le ricerche più recenti, che riguardano la neurogenesi, dimostrano ancora una volta come ci sia un incontro tra neuroscienze e psicologia classica, facendo riflettere su come le neuroscienze possano aiutare gli psicologi. Ad esempio esistono varie patologie che iniziano a formarsi durante l'infanzia, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo, un tipo di disturbo nevrotico, spesso dato da fissazioni delle prime fasi dello sviluppo. Questo tipo di carattere può essere fortemente presente in soggetti ipermnestici (Santangelo et al., 2018) e magari in futuro, approfondendo gli studi sull'argomento, forme di disturbi come il DOC potranno essere controllate mediante la stimolazione di produzione di nuovi neuroni integrata con un'adeguata psicoterapia. Tutti questi lavori considerati nel loro insieme sono di utilità per meglio comprendere i processi di memoria normali e patologici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42711