Background. Persistent mouth breathing is a very common problem in children and sleep breathing disorders (SDB) are often associated with the changed daytime breathing pattern. The speech therapist, with an interdisciplinary approach, intervenes to rehabilitate the respiratory disorder through Orofacial Myofunctional Therapy (TMF). In recent years, the idea according to which any type of learning cannot be achieved in the presence of an impairment of the executive attentional system and the consequent behavioral manifestations is shared by several authors. Considering the central role of breathing in the modulation of brain activity and given the attention and scholastic difficulties often detected in children with a changed respiratory pattern, it is easy to think that mouth breathing could correlate with neuro-behavioral deficits that limit learning. Objective. The project was born from these considerations and it is structured on three goals: 1) investigate the presence and type of neuro-behavioral alterations in pediatric subjects who adopt mouth breathing mode and/or have sleep breathing disorders; 2) detect the effectiveness of three cognitive and behavioral interventions, namely Mindfulness-Based Interventions (MBI), Integrated Cognitive Training (ICT) and Token Economy (TE), as tools for managing or enhancing neuro-behaviors that were found to be changed from the previous survey; finally, 3) on the basis of the evidence found in the literature, to propose a speech therapy intervention methodology, in which Orofacial Myofunctional Therapy (TMF) is associated with the previously described cognitive-behavioral intervention practices. Methods and results. The first two objectives were pursued through a literature review structured around two clinical research questions. Through question I, the first objective of the project was achieved: at a neuro-behavioral level, deficits in executive functions, attention and memory were mainly detected, with manifestations of hyperactivity that mimic the typical symptoms of ADHD, often wrongly diagnosed in this population. The deficits that emerged help to determine alterations in learning in all its forms. Based on the findings, three cognitive and behavioral interventions were selected that could intervene in support of speech therapists to promote learning. The literature survey (question II) confirmed the efficacy of MBI, ICT and TE in determining positive outcomes on multiple neuro-behavioral domains, including the attention-executive system, ADHD symptomatology, delayed gratification and other behaviors (for example, challenging behaviors in the classroom, sports behaviors and disruptive behaviors). Materials. On the basis of the research carried out, a speech therapy intervention method was proposed (objective III), aimed at children with mouth breathing pattern (day and/or night) and consequent cognitive-behavioral difficulties that limit learning in the rehabilitation process. The method proposes a direct intervention, structured in 3 phases: 1) pre-training (centering of arousal through activation and mindfulness), 2) specific treatment for mouth breathing (TMF) and 3) phase of consolidation and generalization through dual tasks. The indirect intervention, mediated by the parents, is supported by the use of the Token Economy (plus explanatory cards) and involves practicing mindfulness.

Introduzione. La respirazione orale persistente è un problema molto diffuso in età pediatrica e spesso, allo schema respiratorio diurno alterato, si associano disturbi respiratori del sonno (SDB). Il logopedista, in un’ottica di approccio interdisciplinare, interviene a riabilitare il disturbo respiratorio attraverso la Terapia Miofunzionale Orofacciale (TMF). Negli ultimi anni, è condivisa da più autori l’idea secondo cui qualsiasi tipo di apprendimento non può essere raggiunto in presenza di una compromissione del sistema attentivo-esecutivo e le conseguenti manifestazioni comportamentali. Considerato il ruolo centrale della respirazione sulla modulazione dell’attività cerebrale e viste le difficoltà attentive e scolastiche spesso riscontrate nei bambini con uno schema respiratorio alterato, è facile pensare che la respirazione orale possa correlare con deficit neuro-comportamentali che limitano l’apprendimento. Obiettivi: da tali considerazioni, nasce il progetto che si struttura sulla base di tre obiettivi: 1) indagare la presenza e la tipologia di alterazioni neuro-comportamentali in soggetti pediatrici che adottano una modalità di respirazione orale e/o presentano disturbi respiratori del sonno; 2) rilevare l’efficacia di tre interventi cognitivi e comportamentali, ossia le pratiche di consapevolezza (MBI), l’Integrated Cognitive Training (ICT) e la Token Economy (TE), come strumenti per la gestione o il potenziamento dei domini neuro-comportamentali emersi alterati dalla precedente indagine; infine, 3) sulla base delle evidenze riscontrate in letteratura, proporre una metodologia di intervento logopedico, in cui la Terapia Miofunzionale Orofacciale (TMF) è associata alle pratiche di intervento cognitivo-comportamentali precedentemente descritte. Metodi e discussione. I primi due obiettivi sono stati perseguiti mediante una revisione della letteratura strutturata su due quesiti clinici di ricerca. Attraverso il quesito I è stato raggiunto il primo obiettivo del progetto: a livello neuro-comportamentale, sono stati principalmente rilevati deficit delle funzioni esecutive, dell’attenzione e della memoria, con manifestazioni di iperattività che mimano la sintomatologia tipica dell’ADHD, spesso erroneamente diagnosticato in questa popolazione. I deficit emersi concorrono a determinare alterazioni sull’apprendimento in ogni sua forma. Sulla base di quanto emerso, sono stati selezionati tre interventi cognitivi e comportamentali che potessero intervenire a sostegno della terapia logopedica per favorire l’apprendimento. L’indagine in letteratura (quesito II) ha confermato l’efficacia delle MBI, dell’ICT e della TE nel determinare esiti positivi su più domini neuro-comportamentali, tra cui il sistema attentivo-esecutivo, la sintomatologia ADHD, il ritardo nella gratificazione e altri comportamenti (ad esempio, comportamenti problema in classe, comportamenti sportivi e comportamenti dirompenti). Materiale. Sulla base delle ricerche effettuate, è stato proposto un metodo di intervento logopedico (obiettivo III), rivolto ai bambini con schema respiratorio orale (diurno e/o notturno) e conseguenti difficoltà cognitivo-comportamentali che limitano l’apprendimento nel percorso riabilitativo. Il metodo propone un intervento diretto, strutturato su 3 fasi: 1) pre-training (centratura dell’arousal attraverso attivazione e mindfulness), 2) trattamento specifico per la respirazione orale (TMF) e 3) fase di consolidamento e generalizzazione attraverso doppi compiti. L’intervento indiretto, mediato dai genitori, è supportato dall’uso della Token Economy (più carte esplicative) e prevede di praticare la consapevolezza.

Gestione neuro-comportamentale in bambini affetti da respirazione orale e/o disturbi respiratori del sonno: una revisione della letteratura e declinazione nella TMF

DI ROSA, ENRICA
2021/2022

Abstract

Introduzione. La respirazione orale persistente è un problema molto diffuso in età pediatrica e spesso, allo schema respiratorio diurno alterato, si associano disturbi respiratori del sonno (SDB). Il logopedista, in un’ottica di approccio interdisciplinare, interviene a riabilitare il disturbo respiratorio attraverso la Terapia Miofunzionale Orofacciale (TMF). Negli ultimi anni, è condivisa da più autori l’idea secondo cui qualsiasi tipo di apprendimento non può essere raggiunto in presenza di una compromissione del sistema attentivo-esecutivo e le conseguenti manifestazioni comportamentali. Considerato il ruolo centrale della respirazione sulla modulazione dell’attività cerebrale e viste le difficoltà attentive e scolastiche spesso riscontrate nei bambini con uno schema respiratorio alterato, è facile pensare che la respirazione orale possa correlare con deficit neuro-comportamentali che limitano l’apprendimento. Obiettivi: da tali considerazioni, nasce il progetto che si struttura sulla base di tre obiettivi: 1) indagare la presenza e la tipologia di alterazioni neuro-comportamentali in soggetti pediatrici che adottano una modalità di respirazione orale e/o presentano disturbi respiratori del sonno; 2) rilevare l’efficacia di tre interventi cognitivi e comportamentali, ossia le pratiche di consapevolezza (MBI), l’Integrated Cognitive Training (ICT) e la Token Economy (TE), come strumenti per la gestione o il potenziamento dei domini neuro-comportamentali emersi alterati dalla precedente indagine; infine, 3) sulla base delle evidenze riscontrate in letteratura, proporre una metodologia di intervento logopedico, in cui la Terapia Miofunzionale Orofacciale (TMF) è associata alle pratiche di intervento cognitivo-comportamentali precedentemente descritte. Metodi e discussione. I primi due obiettivi sono stati perseguiti mediante una revisione della letteratura strutturata su due quesiti clinici di ricerca. Attraverso il quesito I è stato raggiunto il primo obiettivo del progetto: a livello neuro-comportamentale, sono stati principalmente rilevati deficit delle funzioni esecutive, dell’attenzione e della memoria, con manifestazioni di iperattività che mimano la sintomatologia tipica dell’ADHD, spesso erroneamente diagnosticato in questa popolazione. I deficit emersi concorrono a determinare alterazioni sull’apprendimento in ogni sua forma. Sulla base di quanto emerso, sono stati selezionati tre interventi cognitivi e comportamentali che potessero intervenire a sostegno della terapia logopedica per favorire l’apprendimento. L’indagine in letteratura (quesito II) ha confermato l’efficacia delle MBI, dell’ICT e della TE nel determinare esiti positivi su più domini neuro-comportamentali, tra cui il sistema attentivo-esecutivo, la sintomatologia ADHD, il ritardo nella gratificazione e altri comportamenti (ad esempio, comportamenti problema in classe, comportamenti sportivi e comportamenti dirompenti). Materiale. Sulla base delle ricerche effettuate, è stato proposto un metodo di intervento logopedico (obiettivo III), rivolto ai bambini con schema respiratorio orale (diurno e/o notturno) e conseguenti difficoltà cognitivo-comportamentali che limitano l’apprendimento nel percorso riabilitativo. Il metodo propone un intervento diretto, strutturato su 3 fasi: 1) pre-training (centratura dell’arousal attraverso attivazione e mindfulness), 2) trattamento specifico per la respirazione orale (TMF) e 3) fase di consolidamento e generalizzazione attraverso doppi compiti. L’intervento indiretto, mediato dai genitori, è supportato dall’uso della Token Economy (più carte esplicative) e prevede di praticare la consapevolezza.
Neurobehavioral management in children with mouth breathing and/or sleep disordered breathing: a literature review and declination in TMF
Background. Persistent mouth breathing is a very common problem in children and sleep breathing disorders (SDB) are often associated with the changed daytime breathing pattern. The speech therapist, with an interdisciplinary approach, intervenes to rehabilitate the respiratory disorder through Orofacial Myofunctional Therapy (TMF). In recent years, the idea according to which any type of learning cannot be achieved in the presence of an impairment of the executive attentional system and the consequent behavioral manifestations is shared by several authors. Considering the central role of breathing in the modulation of brain activity and given the attention and scholastic difficulties often detected in children with a changed respiratory pattern, it is easy to think that mouth breathing could correlate with neuro-behavioral deficits that limit learning. Objective. The project was born from these considerations and it is structured on three goals: 1) investigate the presence and type of neuro-behavioral alterations in pediatric subjects who adopt mouth breathing mode and/or have sleep breathing disorders; 2) detect the effectiveness of three cognitive and behavioral interventions, namely Mindfulness-Based Interventions (MBI), Integrated Cognitive Training (ICT) and Token Economy (TE), as tools for managing or enhancing neuro-behaviors that were found to be changed from the previous survey; finally, 3) on the basis of the evidence found in the literature, to propose a speech therapy intervention methodology, in which Orofacial Myofunctional Therapy (TMF) is associated with the previously described cognitive-behavioral intervention practices. Methods and results. The first two objectives were pursued through a literature review structured around two clinical research questions. Through question I, the first objective of the project was achieved: at a neuro-behavioral level, deficits in executive functions, attention and memory were mainly detected, with manifestations of hyperactivity that mimic the typical symptoms of ADHD, often wrongly diagnosed in this population. The deficits that emerged help to determine alterations in learning in all its forms. Based on the findings, three cognitive and behavioral interventions were selected that could intervene in support of speech therapists to promote learning. The literature survey (question II) confirmed the efficacy of MBI, ICT and TE in determining positive outcomes on multiple neuro-behavioral domains, including the attention-executive system, ADHD symptomatology, delayed gratification and other behaviors (for example, challenging behaviors in the classroom, sports behaviors and disruptive behaviors). Materials. On the basis of the research carried out, a speech therapy intervention method was proposed (objective III), aimed at children with mouth breathing pattern (day and/or night) and consequent cognitive-behavioral difficulties that limit learning in the rehabilitation process. The method proposes a direct intervention, structured in 3 phases: 1) pre-training (centering of arousal through activation and mindfulness), 2) specific treatment for mouth breathing (TMF) and 3) phase of consolidation and generalization through dual tasks. The indirect intervention, mediated by the parents, is supported by the use of the Token Economy (plus explanatory cards) and involves practicing mindfulness.
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