Il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) è un accordo economico e commerciale tra Canada e Unione Europea che prevede la quasi totale soppressione di dazi doganali e barriere non tariffarie tra gli stati firmatari. Esso si dichiara un trattato innovativo, atto a favorire una crescita economica, la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese delle rispettive parti. I primi passi per la formazione dell'accordo hanno inizio a partire dagli anni 2000, quando le istituzioni competenti concepiscono la possibilità di procedere ad uno step successivo, ossia la creazione di una vera e propria zona di libero scambio. Queste considerazioni vengono fatte sulla base di un legame stabile e duraturo tra lo Stato canadese e l'Unione Europea che prende avvio in modo ufficiale negli anni '60 del '900. Anche se, come tutti ricordiamo, i primi legami effettivi tra le parti avvengono in ambito coloniale, proprio per questo motivo hanno un ruolo determinante la Francia e l'Inghilterra. Le negoziazioni ufficiali hanno inizio il 6 maggio 2009 durante il Summit UE-Canada di Praga, sulla base dei risultati ottenuti dal secondo studio parallelo del 2007 riportante dati positivi per entrambe le parti: la futura partnership tra Canada e UE potrà apportare un incremento delle esportazioni del 24% per l'UE e del 20% per il Canada, con ampi margini di guadagno. Il periodo di negoziazione, tuttavia, si rivela difficile e tortuoso a causa del sorgere di numerose problematiche e difficoltà non preventivate. Nonostante ciò, il 30 Ottobre 2016 in occasione del 16º vertice UE-Canada, Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Justin Trudeau, primo ministro Canadese firmano ufficialmente l'accordo commerciale CETA, rilasciando una dichiarazione congiunta sul partenariato UE-Canada. Dopo la firma nell'ottobre 2016 tra Commissione europea e Governo canadese, si giunge nel febbraio 2017 con il voto favorevole proveniente da Strasburgo: il Parlamento europeo approva ufficialmente il CETA. Inoltre, con la firma del Parlamento, più del 90% dell'accordo economico e commerciale globale entra provvisoriamente in vigore nei rispettivi territori a partire dal 21 settembre 2017, secondo le disposizioni contenute in seno all'accordo, in attesa dell'approvazione e ratifica da parte di tutti i parlamenti nazionali dei vari stati membri e di alcuni Consigli regionali. Ad oggi, il Parlamento italiano non ha ancora proceduto alla ratifica dell'accordo e la strada sembra ancora in salita. Non vi sono disposizioni certe su cosa accadrà se anche un solo Parlamento nazionale o Consiglio regionale non approverà il CETA. La mancata ratifica da parte di un solo Stato, potrebbe far revocare l'intero trattato oppure risulterà necessario procedere ad una nuova revisione dell'accordo. Tante sono le soluzioni possibili, ma bisognerà attendere ancora mesi per ottenere informazioni più certe. Attualmente sono undici gli stati europei che hanno ratificato il trattato ed inoltre, non è prevista una scadenza specifica per l'approvazione.

Comprehensive Economic and Trade Agreement: accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea

SCHIAVINI, VERONICA
2017/2018

Abstract

Il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) è un accordo economico e commerciale tra Canada e Unione Europea che prevede la quasi totale soppressione di dazi doganali e barriere non tariffarie tra gli stati firmatari. Esso si dichiara un trattato innovativo, atto a favorire una crescita economica, la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese delle rispettive parti. I primi passi per la formazione dell'accordo hanno inizio a partire dagli anni 2000, quando le istituzioni competenti concepiscono la possibilità di procedere ad uno step successivo, ossia la creazione di una vera e propria zona di libero scambio. Queste considerazioni vengono fatte sulla base di un legame stabile e duraturo tra lo Stato canadese e l'Unione Europea che prende avvio in modo ufficiale negli anni '60 del '900. Anche se, come tutti ricordiamo, i primi legami effettivi tra le parti avvengono in ambito coloniale, proprio per questo motivo hanno un ruolo determinante la Francia e l'Inghilterra. Le negoziazioni ufficiali hanno inizio il 6 maggio 2009 durante il Summit UE-Canada di Praga, sulla base dei risultati ottenuti dal secondo studio parallelo del 2007 riportante dati positivi per entrambe le parti: la futura partnership tra Canada e UE potrà apportare un incremento delle esportazioni del 24% per l'UE e del 20% per il Canada, con ampi margini di guadagno. Il periodo di negoziazione, tuttavia, si rivela difficile e tortuoso a causa del sorgere di numerose problematiche e difficoltà non preventivate. Nonostante ciò, il 30 Ottobre 2016 in occasione del 16º vertice UE-Canada, Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e Justin Trudeau, primo ministro Canadese firmano ufficialmente l'accordo commerciale CETA, rilasciando una dichiarazione congiunta sul partenariato UE-Canada. Dopo la firma nell'ottobre 2016 tra Commissione europea e Governo canadese, si giunge nel febbraio 2017 con il voto favorevole proveniente da Strasburgo: il Parlamento europeo approva ufficialmente il CETA. Inoltre, con la firma del Parlamento, più del 90% dell'accordo economico e commerciale globale entra provvisoriamente in vigore nei rispettivi territori a partire dal 21 settembre 2017, secondo le disposizioni contenute in seno all'accordo, in attesa dell'approvazione e ratifica da parte di tutti i parlamenti nazionali dei vari stati membri e di alcuni Consigli regionali. Ad oggi, il Parlamento italiano non ha ancora proceduto alla ratifica dell'accordo e la strada sembra ancora in salita. Non vi sono disposizioni certe su cosa accadrà se anche un solo Parlamento nazionale o Consiglio regionale non approverà il CETA. La mancata ratifica da parte di un solo Stato, potrebbe far revocare l'intero trattato oppure risulterà necessario procedere ad una nuova revisione dell'accordo. Tante sono le soluzioni possibili, ma bisognerà attendere ancora mesi per ottenere informazioni più certe. Attualmente sono undici gli stati europei che hanno ratificato il trattato ed inoltre, non è prevista una scadenza specifica per l'approvazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/42645