Negli ultimi decenni abbiamo assistito al progressivo sviluppo e alla crescente propagazione del cosiddetto ¿Internet of Things¿, inteso come il grande metronomo dell'informazione: una vera e propria innovazione dirompente che ha consentito la divulgazione ¿no-time, no-space¿ di notizie. Forza inarrestabile, creatrice di nuove idee e motrice alla base del progresso della società, capace di distruggere qualunque barriera spazio-temporale. La rivoluzione informatica in atto sta progressivamente mutando non solo l'economia e la finanza globale, ma anche l'organizzazione stessa della società, promossa da una significativa crescita del potenziale di accesso e di utilizzo di Internet. Oggi, particolare attenzione viene rivolta alle valute digitali, le cosiddette ¿criptovalute¿, e alla tecnologia blockchain, meccanismo alla base della loro operatività. La vera rivoluzione non è però da ricercarsi nella digitalizzazione, ma bensì nel loro carattere decentralizzato che, nonostante l'assenza d'intermediazione di una terza parte fiduciaria, è in grado di consentire, grazie alla tecnologia blockchain, transazioni istantanee ¿peer-to-peer¿ in assoluta sicurezza attraverso l'implementazione di specifici protocolli innovativi fiduciari. La blockchain viene pertanto considerata, da molti, dirompente, capace di catturare progressivamente l'interesse comune per l'evidente portata rivoluzionaria non solo in ambito sociale ed economico, ma anche geopolitico. Quest'ultima sta, infatti, ridisegnando la mappa delle reciproche influenze nazionali, consentendo di fatto lo sviluppo di una nuova forma di democrazia, realmente decentralizzata, in grado di garantire trasparenza assoluta in merito a qualsiasi tipo di scelta o impegno. Sebbene sia ancora una tecnologia relativamente giovane, la blockchain possiede molti casi di utilizzo pratico, in gergo ¿use cases¿, in diversi settori: nuove applicazioni vengono, infatti, quotidianamente introdotte sul mercato atte ad implementare progressivamente l'impatto dirompente che tale tecnologia sta determinando nell'attuale contesto economico mondiale. La regolamentazione della blockchain è dunque, oggi, al centro di numerosi dibattiti. Il Parlamento europeo sta progressivamente riconoscendo le potenzialità ad essa connesse, analizzando nel dettaglio i diversi ordinamenti, già adottati in altre parti del mondo, per eventualmente elaborane di nuovi. I governi si stanno così progressivamente avvicinando all'adozione di un innovativo approccio collaborativo con le istituzioni, producendo un drastico cambiamento di paradigma culturale maggiormente predisposto ad accogliere la massiccia proliferazione e sperimentazione delle diverse soluzioni applicative della blockchain, evitando che regolamentazioni eccessivamente invasive ne limitino l'evidente potenziale trasformativo.
Blockchain: un paradosso tecnologico tra innovazione e regolamentazione.
MENINI, STEFANIA
2017/2018
Abstract
Negli ultimi decenni abbiamo assistito al progressivo sviluppo e alla crescente propagazione del cosiddetto ¿Internet of Things¿, inteso come il grande metronomo dell'informazione: una vera e propria innovazione dirompente che ha consentito la divulgazione ¿no-time, no-space¿ di notizie. Forza inarrestabile, creatrice di nuove idee e motrice alla base del progresso della società, capace di distruggere qualunque barriera spazio-temporale. La rivoluzione informatica in atto sta progressivamente mutando non solo l'economia e la finanza globale, ma anche l'organizzazione stessa della società, promossa da una significativa crescita del potenziale di accesso e di utilizzo di Internet. Oggi, particolare attenzione viene rivolta alle valute digitali, le cosiddette ¿criptovalute¿, e alla tecnologia blockchain, meccanismo alla base della loro operatività. La vera rivoluzione non è però da ricercarsi nella digitalizzazione, ma bensì nel loro carattere decentralizzato che, nonostante l'assenza d'intermediazione di una terza parte fiduciaria, è in grado di consentire, grazie alla tecnologia blockchain, transazioni istantanee ¿peer-to-peer¿ in assoluta sicurezza attraverso l'implementazione di specifici protocolli innovativi fiduciari. La blockchain viene pertanto considerata, da molti, dirompente, capace di catturare progressivamente l'interesse comune per l'evidente portata rivoluzionaria non solo in ambito sociale ed economico, ma anche geopolitico. Quest'ultima sta, infatti, ridisegnando la mappa delle reciproche influenze nazionali, consentendo di fatto lo sviluppo di una nuova forma di democrazia, realmente decentralizzata, in grado di garantire trasparenza assoluta in merito a qualsiasi tipo di scelta o impegno. Sebbene sia ancora una tecnologia relativamente giovane, la blockchain possiede molti casi di utilizzo pratico, in gergo ¿use cases¿, in diversi settori: nuove applicazioni vengono, infatti, quotidianamente introdotte sul mercato atte ad implementare progressivamente l'impatto dirompente che tale tecnologia sta determinando nell'attuale contesto economico mondiale. La regolamentazione della blockchain è dunque, oggi, al centro di numerosi dibattiti. Il Parlamento europeo sta progressivamente riconoscendo le potenzialità ad essa connesse, analizzando nel dettaglio i diversi ordinamenti, già adottati in altre parti del mondo, per eventualmente elaborane di nuovi. I governi si stanno così progressivamente avvicinando all'adozione di un innovativo approccio collaborativo con le istituzioni, producendo un drastico cambiamento di paradigma culturale maggiormente predisposto ad accogliere la massiccia proliferazione e sperimentazione delle diverse soluzioni applicative della blockchain, evitando che regolamentazioni eccessivamente invasive ne limitino l'evidente potenziale trasformativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42592