Tra i temi in ambito economico che sono stati affrontanti negli ultimi anni, quello relativo alla Corporate Governance occupa sicuramente un ruolo di centrale importanza. Recentemente si è assistito a una profonda evoluzione del concetto di ¿buon governo societario¿ il cui dibattito, volto al funzionamento equilibrato degli organi preposti alla gestione delle imprese, è tuttora in corso. La Corporate Governance può generalmente essere definita come ¿l'insieme di regole, istituzioni e procedure concepite per difendere gli investitori da comportamenti scorretti di imprenditori e manager, assicurando un adeguato ritorno del capitale investito¿ (G. Gola, 2012). I pilastri di questo concetto sono la trasparenza e la correttezza aziendale volti ad assicurare e tutelare gli interessi di tutti gli stakeholders, direttamente o indirettamente coinvolti nelle vicende dell'impresa, e conciliare quelli che possono essere in conflitto fra loro. Per realizzare un buon sistema di Corporate Governance, rispettare gli innumerevoli obblighi normativi-regolamentari e garantire la correttezza sopracitata, è necessaria la presenza di una direzione strategica, efficiente ed efficace, che con professionalità e costanza focalizzi l'impresa sui propri valori imprenditoriali e sulla propria mission, individuando, così, le ¿Best Practices¿ da attuare per un controllo ottimale. Se tuttavia, queste pratiche si sono sviluppate con sempre maggiore diffusione e credibilità tra le varie aziende, nemmeno i Principi di Governo Societario dell'OCSE (2004) definiscono un unico modello di buon governo societario, dato che le variabili che influenzano tale decisione, quali lo scenario competitivo, la legislazione nazionale, la regolamentazione, ecc., variano di Paese in Paese. In merito a ciò, il presente lavoro tratterà i tre modelli di Governance adottati dalle società italiane, a seguito delle riforme di diritto societario che hanno profondamente innovato il nostro regime di riferimento. Dunque, il secondo capitolo ¿MODELLI DI CORPORATE GOVERNANCE ADOTTATI DALLE S.P.A. QUOTATE ITALIANE¿, sarà dedicato all'analisi dei tre sistemi di controllo societario: il regime tradizionale, monistico e dualistico. Verranno illustrati gli organi che li compongono, le loro funzioni e le relative responsabilità. In particolare, nel terzo capitolo ¿APPLICAZIONE DEL MODELLO TRADIZIONALE: CASO FINECO BANK¿, verrà maggiormente approfondito il regime tradizionale in un contesto aziendale.

MODELLI DI CORPORATE GOVERNANCE: IL SISTEMA TRADIZIONALE ALL'INTERNO DI FINECOBANK S.P.A.

MINA, ELENA
2018/2019

Abstract

Tra i temi in ambito economico che sono stati affrontanti negli ultimi anni, quello relativo alla Corporate Governance occupa sicuramente un ruolo di centrale importanza. Recentemente si è assistito a una profonda evoluzione del concetto di ¿buon governo societario¿ il cui dibattito, volto al funzionamento equilibrato degli organi preposti alla gestione delle imprese, è tuttora in corso. La Corporate Governance può generalmente essere definita come ¿l'insieme di regole, istituzioni e procedure concepite per difendere gli investitori da comportamenti scorretti di imprenditori e manager, assicurando un adeguato ritorno del capitale investito¿ (G. Gola, 2012). I pilastri di questo concetto sono la trasparenza e la correttezza aziendale volti ad assicurare e tutelare gli interessi di tutti gli stakeholders, direttamente o indirettamente coinvolti nelle vicende dell'impresa, e conciliare quelli che possono essere in conflitto fra loro. Per realizzare un buon sistema di Corporate Governance, rispettare gli innumerevoli obblighi normativi-regolamentari e garantire la correttezza sopracitata, è necessaria la presenza di una direzione strategica, efficiente ed efficace, che con professionalità e costanza focalizzi l'impresa sui propri valori imprenditoriali e sulla propria mission, individuando, così, le ¿Best Practices¿ da attuare per un controllo ottimale. Se tuttavia, queste pratiche si sono sviluppate con sempre maggiore diffusione e credibilità tra le varie aziende, nemmeno i Principi di Governo Societario dell'OCSE (2004) definiscono un unico modello di buon governo societario, dato che le variabili che influenzano tale decisione, quali lo scenario competitivo, la legislazione nazionale, la regolamentazione, ecc., variano di Paese in Paese. In merito a ciò, il presente lavoro tratterà i tre modelli di Governance adottati dalle società italiane, a seguito delle riforme di diritto societario che hanno profondamente innovato il nostro regime di riferimento. Dunque, il secondo capitolo ¿MODELLI DI CORPORATE GOVERNANCE ADOTTATI DALLE S.P.A. QUOTATE ITALIANE¿, sarà dedicato all'analisi dei tre sistemi di controllo societario: il regime tradizionale, monistico e dualistico. Verranno illustrati gli organi che li compongono, le loro funzioni e le relative responsabilità. In particolare, nel terzo capitolo ¿APPLICAZIONE DEL MODELLO TRADIZIONALE: CASO FINECO BANK¿, verrà maggiormente approfondito il regime tradizionale in un contesto aziendale.
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