Study design: narrative review of literature. Objectives: to investigate into the most recent and highest quality evidences in the literature, regarding the best rehabilitation methods with the best therapeutic exercises to be proposed to the patient following reconstruction of the Anterior Cruciate Ligament (ACL). Background: the ACL is a fundamental ligament for the stability of the knee, and its injury is one of the most common diseases of the musculoskeletal system. Reconstructive surgery is strongly recommended in subjects intent on returning to the pre-injury level of activity, which will be followed by a post-surgical rehabilitation program that aims to maximize quadriceps strength, graft retention and overall function of the lower limb, in addition to the patient's quality of life. In this regard, there is no precise rehabilitation protocol that indicates which are the best therapeutic exercises to be performed, also due to controversial evidence regarding the performance of exercises in a closed and open kinetic chain. Materials and methods: an investigation has been carried out in the period between May and June 2022, using the PubMed, CINAHL, Cochrane, PEDro, EMBASE and Scopus databases. Articles published from 2016 onwards, referring to the population of young adults with ACL reconstruction, were included. The methodological quality of each study was subsequently assessed using the PEDro Scale validated in italian. Results: 10 articles were obtained, in each of which there was a section dedicated to the rehabilitation program used and the relative section of scientific evidence reported. From the review carried out it emerges that the post-reconstruction rehabilitation of the ACL can begin immediately with some precautions concerning the movement in flexion of the knee limited to 90° up to 4 weeks, and with a load protected by crutches that can be removed as soon as it is reached a correct and painless gait pattern, usually around 10 days. The therapeutic exercises to be used follow a gradual difficulty based on the rehabilitation phase in which the patient is. Neuromuscular training is essential and must be inserted from the second phase to the end of the treatment. The open kinetic chain exercise is practicable starting from 4 weeks in a protected range of 90° - 45°, and then gradually reaches 0° at the eighth week. Running is open for 12 weeks. Plyometric exercise can be used starting from the fourth rehabilitation phase. The return to sport generally takes place around 6-9 months. However, the methodological quality of the studies taken into consideration, evaluated with the PEDro scale, is generally medium-low. Conclusions: despite the advances in the scientific literature on this topic, today it is still complicated to be able to develop a real rehabilitation protocol for the post-reconstruction rehabilitation of ACL. There are still many question marks to be clarified in the literature regarding the correct period to implement certain types and methods of exercises, such as the use of open kinetic chain exercise. It is therefore necessary to stick to the most recent literature and with the best possible level of evidence, pending new studies that can deepen this specific field of rehabilitation with high levels of evidence.

Disegno dello studio: Revisione narrativa della letteratura. Obiettivi: ricercare le evidenze più recenti e di più alta qualità presenti in letteratura, riguardo le migliori modalità di riabilitazione con i migliori esercizi terapeutici da proporre al paziente in seguito a ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA). Background: il LCA è un legamento fondamentale per la stabilità del ginocchio, e la sua lesione è una delle più comuni affezioni dell’apparato muscoloscheletrico. L’intervento ricostruttivo è fortemente consigliato nei soggetti intenti a tornare al livello di attività pre-lesionale, che verrà seguito da un programma riabilitativo post-chirurgico che mira a massimizzare la forza del quadricipite, la tenuta dell’innesto e la funzione complessiva dell’arto inferiore, oltre alla qualità della vita del paziente. A tal proposito, non esiste un protocollo riabilitativo ben preciso che indica quali siano i migliori esercizi terapeutici da effettuare, anche a causa di evidenze controverse riguardanti lo svolgimento di esercizi in catena cinetica chiusa e aperta. Materiali e metodi: è stata svolta una ricerca nel periodo tra maggio e giugno 2022, tramite le banche dati PubMed, CINAHL, Cochrane, PEDro, EMBASE e Scopus. Sono stati inclusi gli articoli pubblicati dal 2016 in poi, riferenti alla popolazione dei giovani adulti con ricostruzione del LCA. La qualità metodologica di ciascuno studio è stata successivamente valutata tramite la PEDro Scale validata in italiano. Risultati: sono stati ricavati 10 articoli, dove in ognuno dei quali era presente una sezione dedicata al programma riabilitativo utilizzato e la relativa sezione di evidenze scientifiche riportate. Dalla revisione effettuata emerge che la riabilitazione post-ricostruzione del LCA può cominciare sin da subito con degli accorgimenti riguardanti il movimento in flessione di ginocchio limitato a 90° fino alle 4 settimane, e con un carico protetto da stampelle che potranno essere rimosse appena verrà raggiunto uno schema del passo corretto e indolore, in genere intorno ai 10 giorni. Gli esercizi terapeutici da utilizzare seguono una difficoltà graduale in base alla fase riabilitativa in cui si trova il paziente. L’allenamento neuromuscolare è essenziale e va inserito dalla seconda fase fino alla fine del trattamento. L’esercizio a catena cinetica aperta è praticabile a partire dalle 4 settimane in un range protetto 90° - 45°, per poi raggiungere gradualmente gli 0° all’ottava settimana. La corsa è praticabile dalle 12 settimane. L’esercizio pliometrico è utilizzabile a partire dalla quarta fase riabilitativa. Il ritorno allo sport si effettua generalmente intorno ai 6-9 mesi. Tuttavia, la qualità metodologica degli studi presi in considerazione, valutati con la PEDro scale, è generalmente medio-bassa. Conclusioni: Nonostante i passi avanti della letteratura scientifica su questo argomento, risulta tutt’oggi complicato poter sviluppare un protocollo riabilitativo vero e proprio per la riabilitazione post-ricostruzione del LCA. Vi sono ancora molti punti interrogativi da chiarire in letteratura riguardanti il periodo corretto per implementare determinate tipologie e modalità di esercizi, come ad esempio l’uso dell’esercizio a catena cinetica aperta. È quindi necessario attenersi alla letteratura più recente e col miglior livello di evidenza possibile, in attesa di nuovi studi che possano approfondire questo specifico campo di riabilitazione con gradi di evidenza elevata.

Programma di trattamento con esercizi terapeutici dopo ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA): revisione della più recente letteratura

DI DIO, RAFFAELE
2021/2022

Abstract

Disegno dello studio: Revisione narrativa della letteratura. Obiettivi: ricercare le evidenze più recenti e di più alta qualità presenti in letteratura, riguardo le migliori modalità di riabilitazione con i migliori esercizi terapeutici da proporre al paziente in seguito a ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA). Background: il LCA è un legamento fondamentale per la stabilità del ginocchio, e la sua lesione è una delle più comuni affezioni dell’apparato muscoloscheletrico. L’intervento ricostruttivo è fortemente consigliato nei soggetti intenti a tornare al livello di attività pre-lesionale, che verrà seguito da un programma riabilitativo post-chirurgico che mira a massimizzare la forza del quadricipite, la tenuta dell’innesto e la funzione complessiva dell’arto inferiore, oltre alla qualità della vita del paziente. A tal proposito, non esiste un protocollo riabilitativo ben preciso che indica quali siano i migliori esercizi terapeutici da effettuare, anche a causa di evidenze controverse riguardanti lo svolgimento di esercizi in catena cinetica chiusa e aperta. Materiali e metodi: è stata svolta una ricerca nel periodo tra maggio e giugno 2022, tramite le banche dati PubMed, CINAHL, Cochrane, PEDro, EMBASE e Scopus. Sono stati inclusi gli articoli pubblicati dal 2016 in poi, riferenti alla popolazione dei giovani adulti con ricostruzione del LCA. La qualità metodologica di ciascuno studio è stata successivamente valutata tramite la PEDro Scale validata in italiano. Risultati: sono stati ricavati 10 articoli, dove in ognuno dei quali era presente una sezione dedicata al programma riabilitativo utilizzato e la relativa sezione di evidenze scientifiche riportate. Dalla revisione effettuata emerge che la riabilitazione post-ricostruzione del LCA può cominciare sin da subito con degli accorgimenti riguardanti il movimento in flessione di ginocchio limitato a 90° fino alle 4 settimane, e con un carico protetto da stampelle che potranno essere rimosse appena verrà raggiunto uno schema del passo corretto e indolore, in genere intorno ai 10 giorni. Gli esercizi terapeutici da utilizzare seguono una difficoltà graduale in base alla fase riabilitativa in cui si trova il paziente. L’allenamento neuromuscolare è essenziale e va inserito dalla seconda fase fino alla fine del trattamento. L’esercizio a catena cinetica aperta è praticabile a partire dalle 4 settimane in un range protetto 90° - 45°, per poi raggiungere gradualmente gli 0° all’ottava settimana. La corsa è praticabile dalle 12 settimane. L’esercizio pliometrico è utilizzabile a partire dalla quarta fase riabilitativa. Il ritorno allo sport si effettua generalmente intorno ai 6-9 mesi. Tuttavia, la qualità metodologica degli studi presi in considerazione, valutati con la PEDro scale, è generalmente medio-bassa. Conclusioni: Nonostante i passi avanti della letteratura scientifica su questo argomento, risulta tutt’oggi complicato poter sviluppare un protocollo riabilitativo vero e proprio per la riabilitazione post-ricostruzione del LCA. Vi sono ancora molti punti interrogativi da chiarire in letteratura riguardanti il periodo corretto per implementare determinate tipologie e modalità di esercizi, come ad esempio l’uso dell’esercizio a catena cinetica aperta. È quindi necessario attenersi alla letteratura più recente e col miglior livello di evidenza possibile, in attesa di nuovi studi che possano approfondire questo specifico campo di riabilitazione con gradi di evidenza elevata.
Rehabilitation program based on therapeutic exercises after Anterior Cruciate Ligament (ACL) reconstruction: review of the most recent literature
Study design: narrative review of literature. Objectives: to investigate into the most recent and highest quality evidences in the literature, regarding the best rehabilitation methods with the best therapeutic exercises to be proposed to the patient following reconstruction of the Anterior Cruciate Ligament (ACL). Background: the ACL is a fundamental ligament for the stability of the knee, and its injury is one of the most common diseases of the musculoskeletal system. Reconstructive surgery is strongly recommended in subjects intent on returning to the pre-injury level of activity, which will be followed by a post-surgical rehabilitation program that aims to maximize quadriceps strength, graft retention and overall function of the lower limb, in addition to the patient's quality of life. In this regard, there is no precise rehabilitation protocol that indicates which are the best therapeutic exercises to be performed, also due to controversial evidence regarding the performance of exercises in a closed and open kinetic chain. Materials and methods: an investigation has been carried out in the period between May and June 2022, using the PubMed, CINAHL, Cochrane, PEDro, EMBASE and Scopus databases. Articles published from 2016 onwards, referring to the population of young adults with ACL reconstruction, were included. The methodological quality of each study was subsequently assessed using the PEDro Scale validated in italian. Results: 10 articles were obtained, in each of which there was a section dedicated to the rehabilitation program used and the relative section of scientific evidence reported. From the review carried out it emerges that the post-reconstruction rehabilitation of the ACL can begin immediately with some precautions concerning the movement in flexion of the knee limited to 90° up to 4 weeks, and with a load protected by crutches that can be removed as soon as it is reached a correct and painless gait pattern, usually around 10 days. The therapeutic exercises to be used follow a gradual difficulty based on the rehabilitation phase in which the patient is. Neuromuscular training is essential and must be inserted from the second phase to the end of the treatment. The open kinetic chain exercise is practicable starting from 4 weeks in a protected range of 90° - 45°, and then gradually reaches 0° at the eighth week. Running is open for 12 weeks. Plyometric exercise can be used starting from the fourth rehabilitation phase. The return to sport generally takes place around 6-9 months. However, the methodological quality of the studies taken into consideration, evaluated with the PEDro scale, is generally medium-low. Conclusions: despite the advances in the scientific literature on this topic, today it is still complicated to be able to develop a real rehabilitation protocol for the post-reconstruction rehabilitation of ACL. There are still many question marks to be clarified in the literature regarding the correct period to implement certain types and methods of exercises, such as the use of open kinetic chain exercise. It is therefore necessary to stick to the most recent literature and with the best possible level of evidence, pending new studies that can deepen this specific field of rehabilitation with high levels of evidence.
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