Alla base di questa ricerca vi è l'analisi di un fenomeno che in Italia non è ancora stato studiato, ovvero le social network challenge. Essendo una questione emergente, non sarà possibile basarsi su una letteratura preesistente, ma si renderà necessario utilizzare riferimenti trasversali. Questo studio non si basa sull'analisi di cosa siano le social network challenge o quali siano i pericoli derivanti dal gioco, bensì sulle rappresentazioni offerte da alcune delle maggiori testate giornalistiche italiane. L'obiettivo di questa ricerca, in particolare, è cercare di capire se le social network challenge possano essere considerate moral panics, analizzandole in base alle rappresentazioni che ne danno i quotidiani italiani. La tesi è, pertanto, articolata in 3 capitoli. Un primo capitolo è dedicato ad un'analisi macroscopica del fenomeno, ovvero delle rappresentazioni sociali e mediatiche, facendo particolare riferimento alla tesi del sociologo e psicologo Serge Moscovici (1925-2014). In seguito, un sotto paragrafo mostra le caratteristiche delle rappresentazioni mediatiche di quelli che il sociologo e criminologo Stanley Cohen (1942-2013) definì moral panics. Il secondo capitolo è dedicato all'analisi degli articoli di giornale secondo tre dimensioni: gli argomenti trattati, i titoli ed il linguaggio utilizzato, ed inoltre le definizioni che i giornali danno delle challenge e dei giocatori. In conclusione, il terzo ed ultimo capitolo cerca di rispondere al quesito fondante questa tesi, ovvero se le social network challenge possano essere considerate moral panics. Grazie a questo lavoro di ricerca è stato possibile analizzare un fenomeno emergente legato alle condizioni delle nuove generazioni di adolescenti in Italia, risultati che saranno esposti dettagliatamente nelle conclusioni finali di questa tesi.

La rappresentazione mediatica delle "social network challenge" nei quotidiani

FIORIO, VERONICA
2018/2019

Abstract

Alla base di questa ricerca vi è l'analisi di un fenomeno che in Italia non è ancora stato studiato, ovvero le social network challenge. Essendo una questione emergente, non sarà possibile basarsi su una letteratura preesistente, ma si renderà necessario utilizzare riferimenti trasversali. Questo studio non si basa sull'analisi di cosa siano le social network challenge o quali siano i pericoli derivanti dal gioco, bensì sulle rappresentazioni offerte da alcune delle maggiori testate giornalistiche italiane. L'obiettivo di questa ricerca, in particolare, è cercare di capire se le social network challenge possano essere considerate moral panics, analizzandole in base alle rappresentazioni che ne danno i quotidiani italiani. La tesi è, pertanto, articolata in 3 capitoli. Un primo capitolo è dedicato ad un'analisi macroscopica del fenomeno, ovvero delle rappresentazioni sociali e mediatiche, facendo particolare riferimento alla tesi del sociologo e psicologo Serge Moscovici (1925-2014). In seguito, un sotto paragrafo mostra le caratteristiche delle rappresentazioni mediatiche di quelli che il sociologo e criminologo Stanley Cohen (1942-2013) definì moral panics. Il secondo capitolo è dedicato all'analisi degli articoli di giornale secondo tre dimensioni: gli argomenti trattati, i titoli ed il linguaggio utilizzato, ed inoltre le definizioni che i giornali danno delle challenge e dei giocatori. In conclusione, il terzo ed ultimo capitolo cerca di rispondere al quesito fondante questa tesi, ovvero se le social network challenge possano essere considerate moral panics. Grazie a questo lavoro di ricerca è stato possibile analizzare un fenomeno emergente legato alle condizioni delle nuove generazioni di adolescenti in Italia, risultati che saranno esposti dettagliatamente nelle conclusioni finali di questa tesi.
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