The study investigates the historical evolution of abandoned child care in Italy by tracing, through a careful survey of bibliographic and sitographic sources, a path that leads from medieval Greek-speaking communities to modern children’s communities. The aim of the study is to understand the factors that have influenced changes in reception and protection patterns for children, to fill gaps in existing literature and provide useful input for critical reflection on current policies. Starting from the origins of the Brefotrofi, it examine the role of the Church and the State in assisting abandoned children, highlighting the critical points and the limits of an institutional model often characterized by high infant mortality rates. The 19th century was marked by a progressive intervention of the state, with the birth of new institutions and the definition of more precise regulations. However, the two world wars and the fascist regime introduce further elements of complexity. The 20th century, on the other hand, is characterized by a profound process of de-institutionalization, with the affirmation of more flexible and personalized reception models, such as communities for children. Laws 184/1983 and 149/2001 establish the principle of family custody and adoption as preferential forms of protection, promoting a culture of welcome and solidarity. The research highlights how abandoned child care has historically been linked to broader social, cultural and political dynamics. Understanding this evolutionary path is fundamental to interpret the present and design future interventions that are increasingly effective and responsive to children’s needs.

L’elaborato indaga l'evoluzione storica dell'assistenza all'infanzia abbandonata in Italia tracciando, attraverso un'accurata ricognizione di fonti bibliografiche e sitografiche, un percorso che dai brefotrofi medievali conduce alle moderne comunità per minori. Lo scopo dello studio è quello di comprendere i fattori che hanno influenzato i cambiamenti nei modelli di accoglienza e di tutela dei minori, al fine di colmare le lacune presenti nella letteratura esistente e fornire elementi utili per una riflessione critica sulle politiche attuali. Partendo dalle origini dei brefotrofi, si esamina il ruolo della Chiesa e dello Stato nell'assistenza ai bambini abbandonati, evidenziando le criticità e i limiti di un modello istituzionale spesso caratterizzato da alti tassi di mortalità infantile. Il XIX secolo è segnato da un progressivo intervento dello Stato, con la nascita di nuove istituzioni e la definizione di normative più precise. Tuttavia, le due guerre mondiali e il regime fascista introducono ulteriori elementi di complessità. Il XX secolo, invece, si caratterizza per un profondo processo di deistituzionalizzazione, con l'affermazione di modelli di accoglienza più flessibili e personalizzati, come le comunità per minori. Le leggi 184/1983 e 149/2001 sanciscono il principio dell'affido familiare e dell'adozione come forme preferenziali di tutela, promuovendo una cultura dell'accoglienza e della solidarietà. La ricerca evidenzia come l'assistenza all'infanzia abbandonata sia stata storicamente legata a dinamiche sociali, culturali e politiche più ampie. Comprendere questo percorso evolutivo è fondamentale per interpretare il presente e progettare interventi futuri sempre più efficaci e rispondenti ai bisogni dei minori.

L'infanzia abbandonata tra ieri e oggi: evoluzione storica dai brefotrofi alle comunità per minori in Italia.

CRISTIANO, MICHELA
2023/2024

Abstract

L’elaborato indaga l'evoluzione storica dell'assistenza all'infanzia abbandonata in Italia tracciando, attraverso un'accurata ricognizione di fonti bibliografiche e sitografiche, un percorso che dai brefotrofi medievali conduce alle moderne comunità per minori. Lo scopo dello studio è quello di comprendere i fattori che hanno influenzato i cambiamenti nei modelli di accoglienza e di tutela dei minori, al fine di colmare le lacune presenti nella letteratura esistente e fornire elementi utili per una riflessione critica sulle politiche attuali. Partendo dalle origini dei brefotrofi, si esamina il ruolo della Chiesa e dello Stato nell'assistenza ai bambini abbandonati, evidenziando le criticità e i limiti di un modello istituzionale spesso caratterizzato da alti tassi di mortalità infantile. Il XIX secolo è segnato da un progressivo intervento dello Stato, con la nascita di nuove istituzioni e la definizione di normative più precise. Tuttavia, le due guerre mondiali e il regime fascista introducono ulteriori elementi di complessità. Il XX secolo, invece, si caratterizza per un profondo processo di deistituzionalizzazione, con l'affermazione di modelli di accoglienza più flessibili e personalizzati, come le comunità per minori. Le leggi 184/1983 e 149/2001 sanciscono il principio dell'affido familiare e dell'adozione come forme preferenziali di tutela, promuovendo una cultura dell'accoglienza e della solidarietà. La ricerca evidenzia come l'assistenza all'infanzia abbandonata sia stata storicamente legata a dinamiche sociali, culturali e politiche più ampie. Comprendere questo percorso evolutivo è fondamentale per interpretare il presente e progettare interventi futuri sempre più efficaci e rispondenti ai bisogni dei minori.
Abandoned childhood between yesterday and today: historical evolution from orphanages to children's communities in Italy.
The study investigates the historical evolution of abandoned child care in Italy by tracing, through a careful survey of bibliographic and sitographic sources, a path that leads from medieval Greek-speaking communities to modern children’s communities. The aim of the study is to understand the factors that have influenced changes in reception and protection patterns for children, to fill gaps in existing literature and provide useful input for critical reflection on current policies. Starting from the origins of the Brefotrofi, it examine the role of the Church and the State in assisting abandoned children, highlighting the critical points and the limits of an institutional model often characterized by high infant mortality rates. The 19th century was marked by a progressive intervention of the state, with the birth of new institutions and the definition of more precise regulations. However, the two world wars and the fascist regime introduce further elements of complexity. The 20th century, on the other hand, is characterized by a profound process of de-institutionalization, with the affirmation of more flexible and personalized reception models, such as communities for children. Laws 184/1983 and 149/2001 establish the principle of family custody and adoption as preferential forms of protection, promoting a culture of welcome and solidarity. The research highlights how abandoned child care has historically been linked to broader social, cultural and political dynamics. Understanding this evolutionary path is fundamental to interpret the present and design future interventions that are increasingly effective and responsive to children’s needs.
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