"Vorrei non esser nato torinese per vedere Torino con occhi nuovi". Immagini della città e del territorio dall'armadio canforato dei versi e delle prose di Guido Gozzano.

In Gozzano's footsteps: Turin seen through the eyes of Guido Gozzano at the turn of the century. The main goal of my final dissertation is to evoke, as far as possible, a poetic image of this contradictory city suspended between tradition and modernity, between past and future by observing it through the critical eyes of Guido Gozzano, one of the main Piedmontese poets who dedicated several proses and lyrics to the nostalgic celebration of his beloved, but at the same time hated, hometown. Finally, I will propose a literary itinerary through the city exploring and describing the places dear to the poet himself, since there is still a particular area of the city remained as frozen at the beginning of the 20th century that «does not speak of great characters, but seems to invite everyone to take a break in the game of time».

Torino e Guido Gozzano; Torino vista attraverso lo sguardo di Gozzano alla svolta del secolo. L'obbiettivo principale del mio elaborato finale è dunque quello di restituire, per quanto possibile, un'immagine poetica di questa contraddittoria città sospesa tra il vecchio e il nuovo, tra passato e futuro osservandola criticamente con gli occhi di Guido Gozzano, uno dei più grandi poeti torinesi che ha dedicato gran parte delle sue prose e liriche ad una nostalgica celebrazione dell'odiosamata città natale. Verrà infine proposto un itinerario letterario attraverso quella ¿Torino Gozzaniana¿ che suscita grande nostalgia nei vecchi torinesi, poiché tutt'ora esiste ancora una zona crepuscolare della città che «Non parla di grandi personaggi, ma sembra invitare a una sosta nel cammino del tempo». I principali luoghi gozzaniani verranno dunque osservati con gli occhi del poeta stesso con lo specifico intento di rievocare un'immagine della città cristallizzata ai primi anni del Novecento.