ABSTRACT: In Italy psychiatric disorders are a problem often underestimated, however, the statistics show that 17 million people throughout the country is suffering from a mental disorder. These pathologies are in increase and will be allocated, according to some studies, to overcome incidence for cardiovascular diseases which today are in the first place. The process of care for these conditions is crucial to the recovery of patients and being often long-term it is important that he lives in a positive way this path. This is the prerequisite for structuring my study, which focuses on identifying a validated tool that is easy to apply and replicable, which allows us to evaluate the path of care for users. Through the bibliographic research we have selected the Recovery Scale Assessment (R.A.S.), a scale that allows to evaluate the recovery process of the patients through a questionnaire composed of 41 items that has cut-off value 158. GOAL: Our goal is to evaluate how many users belonging to the Cuneo Day Center can be considered in recovery, through the administration of the R.A.S scale. MATERIALS AND METHODS: The study that was carried out is a quantitative experimental study, which involved a sample of 10 users belonging to the Diurnal Center of Cuneo who were included in the inclusion and exclusion criteria. After administering the R.A.S. scale I followed the indications attached to the scale to collect the scores, putting them in relation with the cut-off value I identified the percentage of patients that exceeded this value and therefore were considered in recovery. RESULTS: An analysis of the results showed that 70% of the selected sample results is above the threshold value (158) and therefore are considered in recovery. DISCUSSIONS: the application of the RAS was effective for the identification of the subjects in recovery, the scale was also well tolerated by the users, who then opened emotionally establishing an interpersonal contact. Some elements were difficult to understand and required my explanatory intervention. This experimentation could be useful in the future for the use of the RAS as an evaluation tool to verify the effectiveness of the rehabilitation processes.
ABSTRACT: In Italia i disturbi psichiatrici rappresentano un problema spesso sottovalutato, tuttavia i dati statistici dimostrano che 17 milioni di persone sul territorio nazionale è affetta da un disturbo mentale. Tali patologie sono in incremento e saranno destinate, secondo alcuni studi, a superare per incidenza le patologie cardiovascolari che ad oggi sono al primo posto. Il processo di cura per queste patologie è fondamentale per la ripresa del paziente ed è spesso di lunga durata; è importante che egli viva in modo positivo questo percorso. Questo ha rappresentano il presupposto per strutturare il suddetto studio, che verte ad identificare uno strumento validato di facile applicabilità e replicabilità , che permetta di valutare il percorso di cura degli utenti. Attraverso la ricerca bibliografica è stata selezionata la Recovery Assessment Scale (R.A.S.), una scala che permette di valutare il processo di recovery dei pazienti mediante un questionario composto da 41 item che ha come valore cut-off 158. OBBIETTIVO: Il nostro obbiettivo è quello di valutare quanti utenti afferenti al Centro Diurno di Cuneo sono considerabili in recovery, attraverso la somministrazione della scala R.A.S. MATERILI E METODI: Lo studio che è stato svolto è uno studio di tipo quantitativo sperimentale, che ha coinvolto un campione di 10 utenti afferenti al Centro Diurno di Cuneo che rientrassero nei criteri di inclusione ed esclusione. Dopo aver somministrato la scala R.A.S. ho seguito le indicazioni annesse ad essa per raccogliere i punteggi, mettendoli in relazione con il valore cut-off ; ho quindi identificato la percentuale di pazienti che superava questo valore e quindi erano considerati in recovery. RISULTATI: Dall'analisi dei risultati è emerso che il 70% del campione selezionato risulta superare il valore soglia(158) e quindi sono considerati in recovery. DISCUSSIONI: l'applicazione della RAS è risultata efficace per l'identificazione dei soggetti in recovery, la scala è stata inoltre ben tollerata dagli utenti, i quali, a seguito si sono aperti emotivamente instaurando un contatto interpersonale. Alcuni items sono risultati essere di difficile comprensione richiedendo così il mio intervento esplicativo. Questa sperimentazione potrebbe essere utile in futuro per l'utilizzo della RAS come strumento di valutazione per verificare l'efficacia dei processi riabilitativi.
LA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA ORIENTATA ALLA RECOVERY, LA PROSPETTIVA DELL'UTENTE VALUTATA ATTRAVERSO LA RAS (RECOVERY ASSESMENT SCALE)
BACCOLI, MARCO
2018/2019
Abstract
ABSTRACT: In Italia i disturbi psichiatrici rappresentano un problema spesso sottovalutato, tuttavia i dati statistici dimostrano che 17 milioni di persone sul territorio nazionale è affetta da un disturbo mentale. Tali patologie sono in incremento e saranno destinate, secondo alcuni studi, a superare per incidenza le patologie cardiovascolari che ad oggi sono al primo posto. Il processo di cura per queste patologie è fondamentale per la ripresa del paziente ed è spesso di lunga durata; è importante che egli viva in modo positivo questo percorso. Questo ha rappresentano il presupposto per strutturare il suddetto studio, che verte ad identificare uno strumento validato di facile applicabilità e replicabilità , che permetta di valutare il percorso di cura degli utenti. Attraverso la ricerca bibliografica è stata selezionata la Recovery Assessment Scale (R.A.S.), una scala che permette di valutare il processo di recovery dei pazienti mediante un questionario composto da 41 item che ha come valore cut-off 158. OBBIETTIVO: Il nostro obbiettivo è quello di valutare quanti utenti afferenti al Centro Diurno di Cuneo sono considerabili in recovery, attraverso la somministrazione della scala R.A.S. MATERILI E METODI: Lo studio che è stato svolto è uno studio di tipo quantitativo sperimentale, che ha coinvolto un campione di 10 utenti afferenti al Centro Diurno di Cuneo che rientrassero nei criteri di inclusione ed esclusione. Dopo aver somministrato la scala R.A.S. ho seguito le indicazioni annesse ad essa per raccogliere i punteggi, mettendoli in relazione con il valore cut-off ; ho quindi identificato la percentuale di pazienti che superava questo valore e quindi erano considerati in recovery. RISULTATI: Dall'analisi dei risultati è emerso che il 70% del campione selezionato risulta superare il valore soglia(158) e quindi sono considerati in recovery. DISCUSSIONI: l'applicazione della RAS è risultata efficace per l'identificazione dei soggetti in recovery, la scala è stata inoltre ben tollerata dagli utenti, i quali, a seguito si sono aperti emotivamente instaurando un contatto interpersonale. Alcuni items sono risultati essere di difficile comprensione richiedendo così il mio intervento esplicativo. Questa sperimentazione potrebbe essere utile in futuro per l'utilizzo della RAS come strumento di valutazione per verificare l'efficacia dei processi riabilitativi.File | Dimensione | Formato | |
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