Ce mémoire se présente comme une petite enquête sur le journalisme d' Oriana Fallaci. Il veut prendre en considération les neuf articles publiés dans le magazine «L'Europeo» en 1960. Ils faisaient partie d'un seul reportage sur la condition de la femme dans différentes parties du monde, avec une attention particulière à la condition de la femme en Orient. Après avoir obtenu ces articles, avec l'incroyable collaboration de l'Archive du journal «Corriere della Sera», nous les avons étudiés pour bien comprendre les caractéristiques les plus originales du journalisme d'Oriana Fallaci et en cherchant toutes les inspirations possibles de plusieurs journaux et magazines soit italiens, soit américains, qui peuvent l'avoir influencée. Pour cette raison, le premier chapitre prend en considération l'histoire du journalisme italien littéraire, en prêtant une attention particulière à la figure de ¿l'écrivain-journaliste¿. Celle-ci est le symbole par excellence d'un courant américain, qui a beaucoup de points en commun avec le style de l'érudite Fallaci: the New journalism. Le deuxième chapitre est une véritable présentation du personnage d'Oriana Fallaci, racontant sa vie et ses oeuvres. Dans le troisième, et dérnier, chapitre nous rentrons dans le vif du sujet, avec l'analyse des neuf articles et une comparaison avec leur reprise et réinterprétation dans le livre Il sesso inutile. Il examine la condition de la femme selon la perspective de l'écrivaine qui, avec ses pensées, considérations et surtout impressions, raconte et commente les différentes situations qu'elle a envisagées. Le but de ce mémoire, c'est de démontrer comment un journalisme qui s'enracine dans l' expérience réellement vécue par l'écrivain, et qui est donc plus subjectif et intime, étant donné qu'il est basé sur ses impressions, souvenirs et anecdotes plus personnels, peut être considéré comme plus digne que d'autres styles de journalisme. Le journaliste ne rapporte pas un fait, mais il raconte une histoire. Et alors, le lecteur fait semblant de ne pas lire un article de journal normal et aseptique, mais plutôt un chapitre d'un livre, où l'influence littéraire arrive à fasciner le lecteur et réveiller son attention pour ce qu il' y a écrit. Et donc, on arrive à ce que devrait être le grand but de tous les journalistes: éveiller l'intérêt du lecteur sur ce qui se passe dans le monde, faisant de lui un curieux témoin de l'histoire qui se déroule dans la contemporanéité.

La tesi si presenta come un'indagine sul giornalismo di Oriana Fallaci, prendendo in considerazione i nove articoli, pubblicati per la rivista «L'Europeo» nel 1960, che andavano a formare un reportage sulla condizione della donna in differenti parti del mondo, con una particolare attenzione per quella orientale. Dopo l'ottenimento dei suddetti articoli, grazie ad una collaborazione con l'Archivio del Corriere della Sera, ha inizio uno studio sulle caratteristiche più peculiari e uniche del giornalismo di Oriana Fallaci, cercando di evincere tutti i possibili precedenti nel mondo sia del quotidiano che del rotocalco italiano ed americano. Per questo motivo, il primo capitolo prende in esame la storia del giornalismo italiano letterario, con un'attenzione particolare per la figura dello scrittore-giornalista. Quest'ultima è il rappresentante per eccellenza di un'altra corrente, in questo caso americana, che presenta caratteri comuni con gli scritti della giornalista fiorentina: the New Journalism. Il secondo capitolo è una vera e propria presentazione del personaggio di Oriana Fallaci, attraverso il racconto della sua vita e delle sue opere. Il terzo, ed ultimo capitolo, presenta un'attenta analisi dei nove articoli e della loro trasposizione e riscrittura nel formato libresco che, partendo proprio dal reportage precedentemente pubblicato, racconta questo viaggio intorno alla donna approfondendo ulteriormente i contenuti trattati e aumentando lo spazio dedicato ad impressioni, aneddoti e riflessioni. Il confronto con il libro, provocatoriamente intitolato: ¿Il sesso inutile¿, vuole dimostrare come il giornalismo fatto di esperienza possa tradursi in differenti stili narrativi, che siano sempre latori di una verità che, dal momento che è stata vissuta in prima persona e sulla propria pelle, si deve considerare necessariamente vera. Questo giornalismo, che partendo dall'articolo sfocia nell'ambito letterario, sembra rappresentare un metodo innovativo per una divulgazione efficace ed interessante, che dovrebbe ritornare a primeggiare nell'ambito dell'editoria odierna. L'importanza di avere spazio per la pubblicazione di molte foto e di poter inserire all'interno dello stesso articolo, che ogni volta occupa circa una decina di pagine nella rivista, più testimonianze e svariati racconti, comporta la sua trasformazione in un piccolo racconto, di cui il lettore, interessato proprio come se stesse leggendo un capitolo di un libro, se ne appassiona e lo segue con attenzione e curiosità, arrivando quindi al grande obiettivo: colpire il cuore e soprattutto la memoria del lettore stesso. Quest'ultimo sarà informato sui fatti narrati, diventerà anche lui, esattamente com'è il giornalista, testimone del proprio tempo e quindi della storia nel suo divenire.

Il sesso inutile: quando il giornalismo incontra la letteratura nelle opere di Oriana Fallaci

SPERANZA, CAROLA
2018/2019

Abstract

La tesi si presenta come un'indagine sul giornalismo di Oriana Fallaci, prendendo in considerazione i nove articoli, pubblicati per la rivista «L'Europeo» nel 1960, che andavano a formare un reportage sulla condizione della donna in differenti parti del mondo, con una particolare attenzione per quella orientale. Dopo l'ottenimento dei suddetti articoli, grazie ad una collaborazione con l'Archivio del Corriere della Sera, ha inizio uno studio sulle caratteristiche più peculiari e uniche del giornalismo di Oriana Fallaci, cercando di evincere tutti i possibili precedenti nel mondo sia del quotidiano che del rotocalco italiano ed americano. Per questo motivo, il primo capitolo prende in esame la storia del giornalismo italiano letterario, con un'attenzione particolare per la figura dello scrittore-giornalista. Quest'ultima è il rappresentante per eccellenza di un'altra corrente, in questo caso americana, che presenta caratteri comuni con gli scritti della giornalista fiorentina: the New Journalism. Il secondo capitolo è una vera e propria presentazione del personaggio di Oriana Fallaci, attraverso il racconto della sua vita e delle sue opere. Il terzo, ed ultimo capitolo, presenta un'attenta analisi dei nove articoli e della loro trasposizione e riscrittura nel formato libresco che, partendo proprio dal reportage precedentemente pubblicato, racconta questo viaggio intorno alla donna approfondendo ulteriormente i contenuti trattati e aumentando lo spazio dedicato ad impressioni, aneddoti e riflessioni. Il confronto con il libro, provocatoriamente intitolato: ¿Il sesso inutile¿, vuole dimostrare come il giornalismo fatto di esperienza possa tradursi in differenti stili narrativi, che siano sempre latori di una verità che, dal momento che è stata vissuta in prima persona e sulla propria pelle, si deve considerare necessariamente vera. Questo giornalismo, che partendo dall'articolo sfocia nell'ambito letterario, sembra rappresentare un metodo innovativo per una divulgazione efficace ed interessante, che dovrebbe ritornare a primeggiare nell'ambito dell'editoria odierna. L'importanza di avere spazio per la pubblicazione di molte foto e di poter inserire all'interno dello stesso articolo, che ogni volta occupa circa una decina di pagine nella rivista, più testimonianze e svariati racconti, comporta la sua trasformazione in un piccolo racconto, di cui il lettore, interessato proprio come se stesse leggendo un capitolo di un libro, se ne appassiona e lo segue con attenzione e curiosità, arrivando quindi al grande obiettivo: colpire il cuore e soprattutto la memoria del lettore stesso. Quest'ultimo sarà informato sui fatti narrati, diventerà anche lui, esattamente com'è il giornalista, testimone del proprio tempo e quindi della storia nel suo divenire.
ITA
Ce mémoire se présente comme une petite enquête sur le journalisme d' Oriana Fallaci. Il veut prendre en considération les neuf articles publiés dans le magazine «L'Europeo» en 1960. Ils faisaient partie d'un seul reportage sur la condition de la femme dans différentes parties du monde, avec une attention particulière à la condition de la femme en Orient. Après avoir obtenu ces articles, avec l'incroyable collaboration de l'Archive du journal «Corriere della Sera», nous les avons étudiés pour bien comprendre les caractéristiques les plus originales du journalisme d'Oriana Fallaci et en cherchant toutes les inspirations possibles de plusieurs journaux et magazines soit italiens, soit américains, qui peuvent l'avoir influencée. Pour cette raison, le premier chapitre prend en considération l'histoire du journalisme italien littéraire, en prêtant une attention particulière à la figure de ¿l'écrivain-journaliste¿. Celle-ci est le symbole par excellence d'un courant américain, qui a beaucoup de points en commun avec le style de l'érudite Fallaci: the New journalism. Le deuxième chapitre est une véritable présentation du personnage d'Oriana Fallaci, racontant sa vie et ses oeuvres. Dans le troisième, et dérnier, chapitre nous rentrons dans le vif du sujet, avec l'analyse des neuf articles et une comparaison avec leur reprise et réinterprétation dans le livre Il sesso inutile. Il examine la condition de la femme selon la perspective de l'écrivaine qui, avec ses pensées, considérations et surtout impressions, raconte et commente les différentes situations qu'elle a envisagées. Le but de ce mémoire, c'est de démontrer comment un journalisme qui s'enracine dans l' expérience réellement vécue par l'écrivain, et qui est donc plus subjectif et intime, étant donné qu'il est basé sur ses impressions, souvenirs et anecdotes plus personnels, peut être considéré comme plus digne que d'autres styles de journalisme. Le journaliste ne rapporte pas un fait, mais il raconte une histoire. Et alors, le lecteur fait semblant de ne pas lire un article de journal normal et aseptique, mais plutôt un chapitre d'un livre, où l'influence littéraire arrive à fasciner le lecteur et réveiller son attention pour ce qu il' y a écrit. Et donc, on arrive à ce que devrait être le grand but de tous les journalistes: éveiller l'intérêt du lecteur sur ce qui se passe dans le monde, faisant de lui un curieux témoin de l'histoire qui se déroule dans la contemporanéité.
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