Dopo aver fornito una definizione generale e una cornice storica di riferimento, lo scopo della tesi è anzitutto indagare analiticamente le proprietà ontologiche ed estetiche della pratica artistica generativa, in particolare la computer-generative art che comporta un'interazione tra l'uomo e la macchina computerizzata: la coincidenza di processo e prodotto, l'emergentismo, l'out of control da parte dell'artista umano e le nozioni di intenzionalità, creatività e responsabilità autoriale. Nello specifico, si analizza un aspetto problematico che è quello del rapporto tra l'intenzionalità, intesa come responsabilità artistica, e un ricercato allentamento del controllo da parte dell'uomo che in questa pratica assume valore estetico e artistico. In seguito, con lo scopo di dimostrare una possibile integrazione ontologica, si propone un confronto tra la prassi musicale generativa e l'improvvisazione musicale; si sostiene che la musica generativa, celebrando la medesima coincidenza ontologica di processo, prodotto e fruizione dell'improvvisazione musicale, aderisce alla logica improvvisativa e quindi ad un'ontologia musicale basata sul concetto di performance. Infine, si affrontano due questioni specifiche: l'una antepone l'estetica all'ontologia, per cui i criteri ontologici ¿ e anche quelli ermeneutici - sono in continua (tras)formazione e rispondono alla pratica estetico-artistica di riferimento; ciò vale anche per la prassi musicale generativa. L'altra questione si focalizza sulla questione d'autore nell'ambito della musica generativa: facendo riferimento da una parte alla non intenzionalità ricercata dall'artista e dall'altra alla partitura digitale e algoritmica, si assegna alla pratica generativa una specifica dimensione estetica: quella del suicidio d'autore sotto l'egida della macchina computerizzata e della sua scrittura computazionale.
Ontologia ed estetica della musica generativa
DE LUCA, CHIARA
2018/2019
Abstract
Dopo aver fornito una definizione generale e una cornice storica di riferimento, lo scopo della tesi è anzitutto indagare analiticamente le proprietà ontologiche ed estetiche della pratica artistica generativa, in particolare la computer-generative art che comporta un'interazione tra l'uomo e la macchina computerizzata: la coincidenza di processo e prodotto, l'emergentismo, l'out of control da parte dell'artista umano e le nozioni di intenzionalità, creatività e responsabilità autoriale. Nello specifico, si analizza un aspetto problematico che è quello del rapporto tra l'intenzionalità, intesa come responsabilità artistica, e un ricercato allentamento del controllo da parte dell'uomo che in questa pratica assume valore estetico e artistico. In seguito, con lo scopo di dimostrare una possibile integrazione ontologica, si propone un confronto tra la prassi musicale generativa e l'improvvisazione musicale; si sostiene che la musica generativa, celebrando la medesima coincidenza ontologica di processo, prodotto e fruizione dell'improvvisazione musicale, aderisce alla logica improvvisativa e quindi ad un'ontologia musicale basata sul concetto di performance. Infine, si affrontano due questioni specifiche: l'una antepone l'estetica all'ontologia, per cui i criteri ontologici ¿ e anche quelli ermeneutici - sono in continua (tras)formazione e rispondono alla pratica estetico-artistica di riferimento; ciò vale anche per la prassi musicale generativa. L'altra questione si focalizza sulla questione d'autore nell'ambito della musica generativa: facendo riferimento da una parte alla non intenzionalità ricercata dall'artista e dall'altra alla partitura digitale e algoritmica, si assegna alla pratica generativa una specifica dimensione estetica: quella del suicidio d'autore sotto l'egida della macchina computerizzata e della sua scrittura computazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42270