Modern society is more and more subject to serious diseases such as the exponential growth of overweight and obesity due to global overpopulation and technological development. Our society is also influenced by food trends, absurd diets, supplements, functional and nutraceutical foods provided by the food industry. However the population is oriented towards lifestyles that aim at improving health and wellness, by finding in the right diet a real nutritional support. Even in competitive sports practice, following a correct and balanced diet is essential for maintaining a correct state of health in all individuals. It is a fact that food stimulate our body as much as physical activity. The differences between an individual athlete and a sedentary one lay in the quantity of macronutrients taken by the consumption of vitamins and trace elements. In this study three types of different food regimes are taken in consideration: the Mediterranean diet is characterized by the use of typical food of the countries which border with Mediterranean Sea; the Zone diet (dieta zona) which is based on a balance of 40% carbohydrates, 30% proteins and 30% fats; the Vegetarian diet founded on a vegetable-based supply principle with the exclusion of certain types of animal derivatives as dairy products and eggs. Its certain that an important role during sport performance is played by insulina. This one in a state of hyperglycemia condition determines an inflammation increase, a decrease in muscle mass, a reduced blood flow, a worsened neuromuscular transmission, a reduced mental clarity, an increase in body fat and an increased risk of injury. The literature shows that the Zone diet is the best diet in order to maintain low blood concentrations of glucose. I analysed, as an example, the real case of Corrado Barbera, 17 years old, Alpine Ski athlete, specialized in Giant Slalom and Slalom, regularly registered with the FISI (Italian ski federation), part of the regional team of the Piedmont Committee, included in the program called "Osservati" of the Italian National Junior Team. The athlete underwent, during periods of high altitude training, periodic blood tests, surveys such as peripheral lactate, blood glucose concentration, saturometry and heart rate. The data, in agreement with the literature, show a post-effort glycaemic rise, a decrease in the oximetry; the concentration of peripheral blood lactate had a drop in mmol after 7'. This thesis deserves further studies and analysis and they have to be oriented towards athletes of various disciplines compared also with non-athletes also suffering from endocrine pathologies.​
La società moderna a causa del sovrappopolamento globale e dello sviluppo tecnologico è sempre più soggetta a gravi patologie quali la crescita esponenziale di sovrappeso ed obesità; è sempre più influenzata da mode alimentari, da diete fantasiose, da metodi per valutare i bisogni energetici e nutritivi, dallevoluzione tecnologica dellindustria alimentare che offre integratori, alimenti funzionali, nouvelle food e nutraceutici. Tuttavia il trend della popolazione mondiale è quello di indirizzarsi verso stili di vita che mirano al miglioramento dello stato di salute e benessere, e trovano nella giusta dieta un supporto nutrizionale. Anche nella pratica sportiva agonistica seguire una corretta e bilanciata alimentazione è fondamentale per il mantenimento di un corretto stato di salute in tutti gli individui. E noto come gli alimenti stimolino il nostro organismo come lattività motoria. Le differenze tra un individuo atleta ed uno sedentario risiedono nel quantitativo di macronutrienti assunti bilanciando anche il consumo di vitamine ed oligoelementi. In questo studio sono state prese in esame tre tipologie diverse di regimi alimentari: la dieta Mediterranea caratterizzata dallutilizzo di prodotti alimentari tipici dei paesi affacciati sul Mar Mediterraneo; la dieta Zona che si basa su un equilibrio di 40% carboidrati, di 30% proteine e di 30% grassi; la dieta Vegetariana che si fonda su un principio di approvvigionamento su base vegetale ad esclusione di alcuni tipi di derivati animali quali latticini e uova. E noto che nella performance sportiva agonistica un ruolo importante è giocato dallinsulina che nella condizione di iperglicemia determina un aumento dellinfiammazione, un decremento della massa muscolare, un ridotto flusso ematico, una peggiore trasmissione neuromuscolare, una ridotta lucidità mentale, un aumento del grasso corporeo e un aumento del rischio di infortuni. In letteratura si evidenzia come la dieta a Zona sia il miglior regime alimentare in riferimento a concentrazioni ematiche basse di glicemia. A conferma di queste considerazioni ho preso come esempio il caso concreto di Corrado Barbera, di 17 anni, atleta di Sci Alpino, specializzato in Gigante e Slalom, regolarmente tesserato per la FISI, facente parte della squadra regionale del Comitato Piemontese, inserito nel programma Osservati della Nazionale Giovanile Italiana. Latleta è stato sottoposto, nei periodi di allenamento in altura a periodici esami ematici, a rilevazioni quali il lattato periferico, la concentrazione glicemia, la saturometria e la frequenza cardiaca. I dati, in accordo con la letteratura, dimostrano un innalzamento glicemico post sforzo, una diminuzione della saturimetria e la concentrazione del lattato ematico periferico aveva un calo di mmol dopo il 7. Questa tesi merita approfondimenti che coinvolgano una più ampia popolazione di atleti di varie discipline comparati anche con non atleti, anche affetti da patologie endocrine.​
L'effetto dell'iperinsulinemia sulla performance sportiva; dalle diverse tipologie nutrizionali all'endocrinologia alimentare. Analisi di un caso concreto.
BARBERA, RUGGERO
2018/2019
Abstract
La società moderna a causa del sovrappopolamento globale e dello sviluppo tecnologico è sempre più soggetta a gravi patologie quali la crescita esponenziale di sovrappeso ed obesità; è sempre più influenzata da mode alimentari, da diete fantasiose, da metodi per valutare i bisogni energetici e nutritivi, dallevoluzione tecnologica dellindustria alimentare che offre integratori, alimenti funzionali, nouvelle food e nutraceutici. Tuttavia il trend della popolazione mondiale è quello di indirizzarsi verso stili di vita che mirano al miglioramento dello stato di salute e benessere, e trovano nella giusta dieta un supporto nutrizionale. Anche nella pratica sportiva agonistica seguire una corretta e bilanciata alimentazione è fondamentale per il mantenimento di un corretto stato di salute in tutti gli individui. E noto come gli alimenti stimolino il nostro organismo come lattività motoria. Le differenze tra un individuo atleta ed uno sedentario risiedono nel quantitativo di macronutrienti assunti bilanciando anche il consumo di vitamine ed oligoelementi. In questo studio sono state prese in esame tre tipologie diverse di regimi alimentari: la dieta Mediterranea caratterizzata dallutilizzo di prodotti alimentari tipici dei paesi affacciati sul Mar Mediterraneo; la dieta Zona che si basa su un equilibrio di 40% carboidrati, di 30% proteine e di 30% grassi; la dieta Vegetariana che si fonda su un principio di approvvigionamento su base vegetale ad esclusione di alcuni tipi di derivati animali quali latticini e uova. E noto che nella performance sportiva agonistica un ruolo importante è giocato dallinsulina che nella condizione di iperglicemia determina un aumento dellinfiammazione, un decremento della massa muscolare, un ridotto flusso ematico, una peggiore trasmissione neuromuscolare, una ridotta lucidità mentale, un aumento del grasso corporeo e un aumento del rischio di infortuni. In letteratura si evidenzia come la dieta a Zona sia il miglior regime alimentare in riferimento a concentrazioni ematiche basse di glicemia. A conferma di queste considerazioni ho preso come esempio il caso concreto di Corrado Barbera, di 17 anni, atleta di Sci Alpino, specializzato in Gigante e Slalom, regolarmente tesserato per la FISI, facente parte della squadra regionale del Comitato Piemontese, inserito nel programma Osservati della Nazionale Giovanile Italiana. Latleta è stato sottoposto, nei periodi di allenamento in altura a periodici esami ematici, a rilevazioni quali il lattato periferico, la concentrazione glicemia, la saturometria e la frequenza cardiaca. I dati, in accordo con la letteratura, dimostrano un innalzamento glicemico post sforzo, una diminuzione della saturimetria e la concentrazione del lattato ematico periferico aveva un calo di mmol dopo il 7. Questa tesi merita approfondimenti che coinvolgano una più ampia popolazione di atleti di varie discipline comparati anche con non atleti, anche affetti da patologie endocrine.File | Dimensione | Formato | |
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