Il rugby, dal punto di vista fisico, ma anche mentale, è uno degli sport di squadra più logoranti, in quanto prevede frequenti impatti con l'avversario durante particolari fasi di gioco, come le ruck, le maul o le mischie (FIR, 2017). La preparazione fisica diventa quindi fondamentale sia per riuscire a mantenere un buon livello di prestazione durante l'arco degli ottanta minuti di gioco, sia per ridurre al minimo gli infortuni. Allo stesso modo gli allenamenti CrossFit sono stati programmati per essere fisicamente e mentalmente impegnativi, con lo scopo di migliorare le proprie performance fisiche per raggiungere la massima efficienza, alzando ogni volta l'asticella dei propri limiti. A tale scopo, questa tipologia di allenamento prevede, dopo la fase iniziale di riscaldamento e centrale con una serie di esercizi sulla tecnica o sulla forza di movimenti specifici, il cosiddetto WOD (Workout Of the Day). Esso generalmente consiste in circa 15-20 minuti di allenamento ad alta intensità. Il tempo di lavoro è quindi comparabile al tempo effettivo di gioco di una squadra semi-professionista: circa 20-25 minuti. Dal punto di vista metabolico entrambi sfruttano i tre sistemi energetici: aereobico, anaerobico lattacido e alattacido. Una partita di rugby, che dura ottanta minuti, infatti ha bisogno del sistema energetico aerobico di base per tutta la durata dell'incontro, ma anche di sfruttare i sistemi energetici anaerobici per compiere i movimenti ad alta intensità come uno scatto, un placcaggio, una pulizia in ruck, una mischia, un'alzata in touch (Cummins et al., 2018); allo stesso modo il crossFit utilizza entrambi i sistemi energetici ed anch' esso richiede l'adattamento a diversi movimenti durante il WOD che possono variare dal sollevamento pesi, ad esercizi di corpo libero o ad alto impegno metabolico (CrossFit Journal Article Reprint, 2003).
Effetti del Cross training versus allenamento tradizionale sulla prestazione nel rugby maschile
CARAVARIO, MATTEO
2018/2019
Abstract
Il rugby, dal punto di vista fisico, ma anche mentale, è uno degli sport di squadra più logoranti, in quanto prevede frequenti impatti con l'avversario durante particolari fasi di gioco, come le ruck, le maul o le mischie (FIR, 2017). La preparazione fisica diventa quindi fondamentale sia per riuscire a mantenere un buon livello di prestazione durante l'arco degli ottanta minuti di gioco, sia per ridurre al minimo gli infortuni. Allo stesso modo gli allenamenti CrossFit sono stati programmati per essere fisicamente e mentalmente impegnativi, con lo scopo di migliorare le proprie performance fisiche per raggiungere la massima efficienza, alzando ogni volta l'asticella dei propri limiti. A tale scopo, questa tipologia di allenamento prevede, dopo la fase iniziale di riscaldamento e centrale con una serie di esercizi sulla tecnica o sulla forza di movimenti specifici, il cosiddetto WOD (Workout Of the Day). Esso generalmente consiste in circa 15-20 minuti di allenamento ad alta intensità. Il tempo di lavoro è quindi comparabile al tempo effettivo di gioco di una squadra semi-professionista: circa 20-25 minuti. Dal punto di vista metabolico entrambi sfruttano i tre sistemi energetici: aereobico, anaerobico lattacido e alattacido. Una partita di rugby, che dura ottanta minuti, infatti ha bisogno del sistema energetico aerobico di base per tutta la durata dell'incontro, ma anche di sfruttare i sistemi energetici anaerobici per compiere i movimenti ad alta intensità come uno scatto, un placcaggio, una pulizia in ruck, una mischia, un'alzata in touch (Cummins et al., 2018); allo stesso modo il crossFit utilizza entrambi i sistemi energetici ed anch' esso richiede l'adattamento a diversi movimenti durante il WOD che possono variare dal sollevamento pesi, ad esercizi di corpo libero o ad alto impegno metabolico (CrossFit Journal Article Reprint, 2003).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42191