A seguito di una breve introduzione generale, l'elaborato pone l'attenzione sulla classificazione botanica del bergamotto, dapprima discordante ed eterogenea, in seguito definita come un ibrido di Citrus aurantium x Citrus limon. Si descrivono i suoi primi impieghi e la sua affermazione nel 1680 grazie all'Aqua admirabilis, da cui traggono origine le attuali acque di colonia. Di rilevante importanza risulta essere lo studio della tecnica colturale adottata e la struttura dei bergamotteti. Le pratiche colturali adottate sono effettuate con regolarità e sono finalizzate ad avere un opportuno controllo dello sviluppo della pianta, così da incrementare la sua produttività e preservarla dalle avversità. Un maggiore approfondimento viene riservato ai portainnesti utilizzati, quali Citrus macrophylla, Citrus volkameriana, Citrange Troyer e Poncirus trifoliata. Tutti sembrano essere in grado di condizionare positivamente sia la produttività di un impianto, mentre per la qualità dell'essenza i risultati migliori sono stati raggiunti dai primi due (Verzera et al., 2003). Vengono, inoltre, descritte l'epoca di raccolta che ha inizio quando i frutti presentano una colorazione virante al verde giallo da fine novembre fino, in alcuni casi, a metà febbraio. La modalità di raccolta rappresenta una delle operazioni più onerose, perché effettuata prevalentemente a mano. Il fulcro del lavoro è la sezione dedicata alla lavorazione post raccolta dei frutti, con particolare attenzione alle caratteristiche e alle metodologie di estrazione dell'olio essenziale che, grazie alla sua composizione, ha reso il bergamotto una coltura di elevato pregio. L'olio essenziale è limpido, giallo verde, di odore fresco, gradevole e delicato, composto da circa 350 componenti suddivisi in frazione volatile e non volatile. Dopo una parte descrittiva, si riportano i dati sulla composizione enantiomerica dell'olio, a seconda del tipo di estrazione, con relative considerazioni sulla qualità e genuinità del prodotto. Dall'analisi svolta è possibile notare l'importanza e gli innumerevoli effetti benefici dell'olio essenziale, che gli hanno consentito di far parte di molte farmacopee ufficiali. Casi studio mostrano gli effetti positivi dell'olio, salvo alcuni eventuali danni fototossici, tuttavia evitabili seguendo le indicazioni dell'International Fragrance Association. La parte conclusiva analizza la filiera del bergamotto, nonché i possibili utilizzi sia dei prodotti principali che dei sottoprodotti. Tra i prodotti principali ci sono quelli dell'industria cosmetica e profumiera, con crescente importanza anche dei prodotti nutraceutici. Invece per i sottoprodotti si possono citare quelli destinati all'utilizzo zootecnico e agricolo, come il pastazzo, e quello gastronomico, in particolare nell'industria dolciaria e liquoriera. In linea con il discorso generale di valorizzazione di questa coltura, si è deciso di trattare come ultimo argomento il consorzio di tutela del bergamotto di Reggio Calabria e il conferimento della DOP che hanno permesso di avviare una concreta promozione dello sviluppo rurale, nell'ottica del mantenimento della tradizione e della cultura locale.
Coltivazione e lavorazione del bergamotto (Citrus bergamia) in Calabria tra tradizione e innovazione
LUGLIO, SOFIA MATILDE
2018/2019
Abstract
A seguito di una breve introduzione generale, l'elaborato pone l'attenzione sulla classificazione botanica del bergamotto, dapprima discordante ed eterogenea, in seguito definita come un ibrido di Citrus aurantium x Citrus limon. Si descrivono i suoi primi impieghi e la sua affermazione nel 1680 grazie all'Aqua admirabilis, da cui traggono origine le attuali acque di colonia. Di rilevante importanza risulta essere lo studio della tecnica colturale adottata e la struttura dei bergamotteti. Le pratiche colturali adottate sono effettuate con regolarità e sono finalizzate ad avere un opportuno controllo dello sviluppo della pianta, così da incrementare la sua produttività e preservarla dalle avversità. Un maggiore approfondimento viene riservato ai portainnesti utilizzati, quali Citrus macrophylla, Citrus volkameriana, Citrange Troyer e Poncirus trifoliata. Tutti sembrano essere in grado di condizionare positivamente sia la produttività di un impianto, mentre per la qualità dell'essenza i risultati migliori sono stati raggiunti dai primi due (Verzera et al., 2003). Vengono, inoltre, descritte l'epoca di raccolta che ha inizio quando i frutti presentano una colorazione virante al verde giallo da fine novembre fino, in alcuni casi, a metà febbraio. La modalità di raccolta rappresenta una delle operazioni più onerose, perché effettuata prevalentemente a mano. Il fulcro del lavoro è la sezione dedicata alla lavorazione post raccolta dei frutti, con particolare attenzione alle caratteristiche e alle metodologie di estrazione dell'olio essenziale che, grazie alla sua composizione, ha reso il bergamotto una coltura di elevato pregio. L'olio essenziale è limpido, giallo verde, di odore fresco, gradevole e delicato, composto da circa 350 componenti suddivisi in frazione volatile e non volatile. Dopo una parte descrittiva, si riportano i dati sulla composizione enantiomerica dell'olio, a seconda del tipo di estrazione, con relative considerazioni sulla qualità e genuinità del prodotto. Dall'analisi svolta è possibile notare l'importanza e gli innumerevoli effetti benefici dell'olio essenziale, che gli hanno consentito di far parte di molte farmacopee ufficiali. Casi studio mostrano gli effetti positivi dell'olio, salvo alcuni eventuali danni fototossici, tuttavia evitabili seguendo le indicazioni dell'International Fragrance Association. La parte conclusiva analizza la filiera del bergamotto, nonché i possibili utilizzi sia dei prodotti principali che dei sottoprodotti. Tra i prodotti principali ci sono quelli dell'industria cosmetica e profumiera, con crescente importanza anche dei prodotti nutraceutici. Invece per i sottoprodotti si possono citare quelli destinati all'utilizzo zootecnico e agricolo, come il pastazzo, e quello gastronomico, in particolare nell'industria dolciaria e liquoriera. In linea con il discorso generale di valorizzazione di questa coltura, si è deciso di trattare come ultimo argomento il consorzio di tutela del bergamotto di Reggio Calabria e il conferimento della DOP che hanno permesso di avviare una concreta promozione dello sviluppo rurale, nell'ottica del mantenimento della tradizione e della cultura locale.File | Dimensione | Formato | |
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