La PDT è una tecnica usata contro lesioni della pelle o tumori superficiali reo possibile dalla presenza di 3 elementi quali ossigeno singoletto, sorgente luminosa e fotosensibilizzatore. Il fotosensibilizzatore può essere porfirinico o non porfirinico in base alla somiglianza che presenta con la protoporfirina. Un enorme limite della tecnica è l'ipossia che si genera quando l'ossigeno viene consumato per formare ossigeno singoletto. Questo problema è risolto grazie all'utilizzo di nanomatteriali che non solo permettono di eseguire l'idrolisi dell'acqua con cui produrre ossigeno ma anche di superare i limiti dei fotosensibilizzatori precedenti quali l'uso di materiali costosi, fotostabilità, potenzialmente tossici per il paziente e il difficile smaltimento. Un noto nanomateriale è il TiO2 con dots di carbonio noto come CDots
Analisi critica sull'evoluzione strutturale dei sensibilizzatori per PDT: dai porfirinici ai nanomateriali
GIRAUDO, DAVIDE
2018/2019
Abstract
La PDT è una tecnica usata contro lesioni della pelle o tumori superficiali reo possibile dalla presenza di 3 elementi quali ossigeno singoletto, sorgente luminosa e fotosensibilizzatore. Il fotosensibilizzatore può essere porfirinico o non porfirinico in base alla somiglianza che presenta con la protoporfirina. Un enorme limite della tecnica è l'ipossia che si genera quando l'ossigeno viene consumato per formare ossigeno singoletto. Questo problema è risolto grazie all'utilizzo di nanomatteriali che non solo permettono di eseguire l'idrolisi dell'acqua con cui produrre ossigeno ma anche di superare i limiti dei fotosensibilizzatori precedenti quali l'uso di materiali costosi, fotostabilità, potenzialmente tossici per il paziente e il difficile smaltimento. Un noto nanomateriale è il TiO2 con dots di carbonio noto come CDotsFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42112