Synovial Sarcoma (SS) is a malignant tumor characterized by the presence of the translocation t(X;18)(p11;q11) which fuses the SS18 gene (SYT) on chromosome 18 with one of the SSX1, SSX2, SSX4 genes located on chromosome X. It is common in adolescents and young adults, and in most cases has a localization in the soft tissues, particularly in the extremities. The gold standard method for the diagnosis of SS is the evaluation of the presence of t(X;18)(p11;q11) using the FISH method (Break-Apart probe). An SS18-SSX antibody has recently been marketed, which can recognize the SS18-SSX1 and SS18-SSX2 fusion protein. Studies reported in the literature demonstrate good sensitivity and specificity. The aim of our work was multiple: i) to compare the FISH method with the immunohistochemical method (IHC) with SS18-SSX antibody in the diagnosis of SS, ii) to compare the immunohistochemical expression of SS18-SSX in patients with SS undergoing neoadjuvant chemo-radiotherapy, on pre- and post-treatment material, and iii) evaluate the cost and time advantage in the diagnostic routine of using IHC as a first step in the diagnosis of SS. On a consecutive retrospective case series of 71 patients undergoing FISH investigation for the evaluation of t(X;18)(p11;q11), performed at the City of Health and Science of Turin, we collected the clinical-morphological and follow-up data and performed an IHC investigation with the SS18-SSX antibody. In addition, on a subgroup of patients undergoing neoadjuvant chemo-radiotherapy we performed an evaluation and comparison of the immunohistochemical expression of SS18-SSX on pre- and post-treatment material. A comparison in terms of costs and time of the two methods was then carried out. 37/71 (52%) cases were positive in the FISH investigation and 35/37 (95%) positive in the IHC investigation with SS18-SSX antibody. 3/37 (4%) FISH-positive cases with an atypical cytogenetic pattern were positive in the IHC investigation; none of the FISH-negative cases were positive. Excellent agreement was observed between the two methods (Cohen's kappa: 0.9437) with sensitivity and specificity values of 94.4% and 100% respectively. In patients undergoing neoadjuvant therapy, SS18-SSX was positive on the tumor residue allowing i) a differential diagnosis with treatment-induced morphological alterations and ii) a more objective quantification of residual disease. In the cost assessment, a first IHC approach would allow an expense of 48€/case for SS diagnosis, considering in the total cost also the execution of 3 IHC investigations for the purpose of differential diagnosis. If we consider that the average cost/case was estimated at 134€/case for consumable material only (figure that includes the execution of a FISH survey and a median of 7 IHC reactions), and omitting the hourly cost of technician/doctor, a net saving of at least 80€/case is observed. In terms of health expenditure, the savings would be over 350€/case based on the Piedmont Region table. The IHC would also allow a halving of reporting times. In conclusion, the SS18-SSX antibody is a valid alternative to the FISH investigation in the diagnosis of SS, a sensitive and specific tool that allows an advantage in terms of costs and time. In morphologically suggestive cases for SS, it could represent a first diagnostic step followed by a possible FISH investigation in cases that tested negative for IHC but morphologically strongly suspect of SS, which could show an SS18-SSX4 translocation.
Il Sarcoma Sinoviale (SS) è un tumore maligno caratterizzato dalla presenza della traslocazione t(X;18)(p11;q11) che fonde il gene SS18 (SYT) sul cromosoma 18 con uno dei geni SSX1, SSX2, SSX4 localizzati sul cromosoma X. È frequente in adolescenti e giovani adulti, e nella maggior parte dei casi ha una localizzazione nei tessuti molli, in particolare nelle estremità. Il metodo gold standard per la diagnosi di SS è la valutazione della presenza della t(X;18)(p11;q11) mediante metodica FISH (sonda Break-Apart). Recentemente è stato commercializzato un anticorpo SS18-SSX, che è in grado di riconoscere la proteina di fusione SS18-SSX1 e SS18-SSX2. Gli studi riportati in letteratura ne dimostrano una buona sensibilità e specificità. Obiettivo del nostro lavoro è stato molteplice: i) comparare la metodica FISH con la metodica immunoistochimica (IHC) con anticorpo SS18-SSX nella diagnosi di SS, ii) comparare l’espressione immunoistochimica di SS18-SSX in pazienti con SS sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante, su materiale pre e post-trattamento, e iii) valutare il vantaggio nella routine diagnostica in termini di costi e tempo nell’utilizzo dell’IHC come primo step nella diagnosi di SS. Su una casistica retrospettiva consecutiva di 71 pazienti sottoposti a indagine FISH per la valutazione di t(X;18)(p11;q11), eseguita presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, abbiamo raccolto i dati clinico-morfologici e di follow up ed eseguito un’indagine IHC con l’anticorpo SS18-SSX. Inoltre, su un sottogruppo di pazienti sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante abbiamo eseguito una valutazione e comparazione dell’espressione immunoistochimica di SS18-SSX su materiale pre e post-trattamento. È stata poi eseguita una comparazione in termini di costi e tempo delle due metodiche. 37/71 (52%) casi sono risultati positivi all’indagine FISH e 35/37 (95%) positivi all’indagine IHC con anticorpo SS18-SSX. 3/37 (4%) casi FISH-positivi con un pattern citogenetico atipico sono risultati positivi all’indagine IHC; nessuno dei casi FISH-negativi è risultato positivo. Si è osservata una concordanza tra le due metodiche eccellente (kappa di Cohen: 0.9437) con valori di sensibilità e di specificità del 94.4% e 100% rispettivamente. Nei pazienti sottoposti a terapia neoadiuvante, SS18-SSX è risultato positivo sul residuo tumorale consentendo i) una diagnosi differenziale con alterazioni morfologiche indotte da trattamento e ii) una quantificazione più oggettiva della malattia residua. Nella valutazione dei costi, un primo approccio di IHC permetterebbe una spesa di 48€/caso per diagnosi di SS, considerando nel costo totale anche l’esecuzione di 3 indagini di IHC a fine di diagnosi differenziale. Se consideriamo che la spesa media/caso è stata valutata di 134€/caso per il solo materiale consumabile (cifra che comprende l’esecuzione di un’indagine FISH e una mediana di 7 reazioni IHC), e omettendo il costo orario tecnico/medico, si osserva un risparmio netto di almeno 80€/caso. In termini di spesa sanitaria, il risparmio risulterebbe di oltre 350€/caso rifacendoci al tabellario della Regione Piemonte. L’IHC consentirebbe anche un dimezzamento dei tempi di refertazione. Concludendo, l’anticorpo SS18-SSX risulta una valida alternativa all’indagine FISH nella diagnosi di SS, uno strumento sensibile e specifico che consente un vantaggio in termini di costi e tempo. Nei casi morfologicamente suggestivi per SS potrebbe rappresentare un primo step diagnostico seguito da un’eventuale indagine FISH nei casi risultati negativi all’IHC ma morfologicamente fortemente sospetti per SS, che potrebbero mostrare una traslocazione SS18-SSX4.
Tecniche di diagnosi immunoistochimica e citogenetica nel sarcoma sinoviale: metodiche a confronto
BOLLATO, GIORGIA
2021/2022
Abstract
Il Sarcoma Sinoviale (SS) è un tumore maligno caratterizzato dalla presenza della traslocazione t(X;18)(p11;q11) che fonde il gene SS18 (SYT) sul cromosoma 18 con uno dei geni SSX1, SSX2, SSX4 localizzati sul cromosoma X. È frequente in adolescenti e giovani adulti, e nella maggior parte dei casi ha una localizzazione nei tessuti molli, in particolare nelle estremità. Il metodo gold standard per la diagnosi di SS è la valutazione della presenza della t(X;18)(p11;q11) mediante metodica FISH (sonda Break-Apart). Recentemente è stato commercializzato un anticorpo SS18-SSX, che è in grado di riconoscere la proteina di fusione SS18-SSX1 e SS18-SSX2. Gli studi riportati in letteratura ne dimostrano una buona sensibilità e specificità. Obiettivo del nostro lavoro è stato molteplice: i) comparare la metodica FISH con la metodica immunoistochimica (IHC) con anticorpo SS18-SSX nella diagnosi di SS, ii) comparare l’espressione immunoistochimica di SS18-SSX in pazienti con SS sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante, su materiale pre e post-trattamento, e iii) valutare il vantaggio nella routine diagnostica in termini di costi e tempo nell’utilizzo dell’IHC come primo step nella diagnosi di SS. Su una casistica retrospettiva consecutiva di 71 pazienti sottoposti a indagine FISH per la valutazione di t(X;18)(p11;q11), eseguita presso la Città della Salute e della Scienza di Torino, abbiamo raccolto i dati clinico-morfologici e di follow up ed eseguito un’indagine IHC con l’anticorpo SS18-SSX. Inoltre, su un sottogruppo di pazienti sottoposti a chemio-radioterapia neoadiuvante abbiamo eseguito una valutazione e comparazione dell’espressione immunoistochimica di SS18-SSX su materiale pre e post-trattamento. È stata poi eseguita una comparazione in termini di costi e tempo delle due metodiche. 37/71 (52%) casi sono risultati positivi all’indagine FISH e 35/37 (95%) positivi all’indagine IHC con anticorpo SS18-SSX. 3/37 (4%) casi FISH-positivi con un pattern citogenetico atipico sono risultati positivi all’indagine IHC; nessuno dei casi FISH-negativi è risultato positivo. Si è osservata una concordanza tra le due metodiche eccellente (kappa di Cohen: 0.9437) con valori di sensibilità e di specificità del 94.4% e 100% rispettivamente. Nei pazienti sottoposti a terapia neoadiuvante, SS18-SSX è risultato positivo sul residuo tumorale consentendo i) una diagnosi differenziale con alterazioni morfologiche indotte da trattamento e ii) una quantificazione più oggettiva della malattia residua. Nella valutazione dei costi, un primo approccio di IHC permetterebbe una spesa di 48€/caso per diagnosi di SS, considerando nel costo totale anche l’esecuzione di 3 indagini di IHC a fine di diagnosi differenziale. Se consideriamo che la spesa media/caso è stata valutata di 134€/caso per il solo materiale consumabile (cifra che comprende l’esecuzione di un’indagine FISH e una mediana di 7 reazioni IHC), e omettendo il costo orario tecnico/medico, si osserva un risparmio netto di almeno 80€/caso. In termini di spesa sanitaria, il risparmio risulterebbe di oltre 350€/caso rifacendoci al tabellario della Regione Piemonte. L’IHC consentirebbe anche un dimezzamento dei tempi di refertazione. Concludendo, l’anticorpo SS18-SSX risulta una valida alternativa all’indagine FISH nella diagnosi di SS, uno strumento sensibile e specifico che consente un vantaggio in termini di costi e tempo. Nei casi morfologicamente suggestivi per SS potrebbe rappresentare un primo step diagnostico seguito da un’eventuale indagine FISH nei casi risultati negativi all’IHC ma morfologicamente fortemente sospetti per SS, che potrebbero mostrare una traslocazione SS18-SSX4.File | Dimensione | Formato | |
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