In light of the events concerning the twenty-first century and which today affect the international environment, we can observe that many of the dynamics triggered by the decisions and behavior of Russia and the United States of America, have characteristics similar to those that occurred during the Cold War. The international multilateral order that had been affirmed at the end of the bipolar conflict, built on interdependence and on the relations of peaceful cooperation between sovereign states, is today undermined by events that break its fundamental principles. Currently, however, the situation is radically different. The United States has multiplied its global alliances and numerous countries that were formerly part of the Soviet bloc, today they belong to the Western bloc. This transformation of the geopolitical situation and the rise of new global powers in the international scenario have determined the new course of the Russian policies in favor of the defense of high power status, which Moscow considers essential. It is therefore not correct to speak of a return to the Cold War, both because of the change in the world's geopolitical structure and because today's conflict appears much more critical. Putin's Russia plots clear geopolitical lines, which if crossed by enemies or adversaries, can result in a reaction from Moscow not necessarily proportionate to the violation. Given the nuclear potential available to Russia, we can therefore only imagine what consequences could occur if it felt threatened. The recent international dynamics, enunciated in the introduction, which bring to mind episodes dating back to the bipolar conflict, have directed my thesis work towards the search for the origin of the dissolution of the Union of Soviet Socialist Republics, which took place at the beginning of the years Ninety. Although this is located temporally after the collapse of the Berlin Wall, its disintegration processes will be significant for the end of the Cold War. As a function of this, the research focused on the historical period between the early seventies and the early eighties. Through the chapters of the paper will be presented all the elements that have contributed to generate the crisis. From the analysis we can later affirm that despite these have played a significant role in the process that will end with the disintegration of the USSR, what will prove to be really decisive, in the seventies will be their combination.
Alla luce degli eventi che riguardano il ventunesimo secolo e che tutt'oggi interessano l'ambiente internazionale, possiamo osservare che molte delle dinamiche innescate dalle decisioni e dai comportamenti di Russia e Stati Uniti d'America, hanno caratteristiche simili a quelle che si manifestarono durante la Guerra Fredda. L'ordine multilaterale internazionale che si era affermato alla fine del conflitto bipolare, costruito sull'interdipendenza e sui rapporti di cooperazione pacifica tra stati sovrani, è oggi minato da eventi che ne infrangono i principi cardine. Attualmente però la situazione è radicalmente differente. Gli Stati Uniti hanno moltiplicato le loro alleanze globali e numerosi paesi che prima facevano parte del blocco sovietico, oggi appartengono al blocco occidentale. Questa trasformazione della situazione geopolitica e l'ascesa di nuove potenze globali nello scenario internazionale, hanno determinato il nuovo corso delle politiche russe a favore della difesa di status di grande potenza, che Mosca considera imprescindibile. Non è dunque corretto parlare di un ritorno alla Guerra Fredda, sia per il mutamento della struttura geopolitica mondiale e sia poiché il conflitto di oggi appare assai più critico. La Russia di Putin a tracciato delle chiare linee geopolitiche, che se varcate da nemici o avversari, possono comportare una reazione di Mosca non necessariamente proporzionata alla violazione. Considerato il potenziale nucleare a disposizione della Russia, possiamo quindi solo immaginare quali conseguenza potrebbero verificarsi se questa si sentisse minacciata. Le recenti dinamiche internazionali, enunciate nella premessa, che portano alla memoria episodi risalenti al conflitto bipolare, hanno indirizzato il mio lavoro di tesi verso la ricerca di come si è originata la dissoluzione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, avvenuta all'inizio degli anni Novanta. Nonostante questa sia collocata temporalmente dopo il crollo del Muro di Berlino, i suoi processi di disgregazione saranno significanti per la fine della Guerra Fredda. In funzione di questo, la ricerca si è concentrata sul periodo storico che intercorre tra i primi anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta. Attraverso i capitoli dell'elaborato verranno presentati tutti gli elementi che hanno contribuito a generare la crisi. Dall'analisi potremo successivamente affermare che nonostante questi abbiano avuto un ruolo di rilievo nel processo che si concluderà con la disgregazione dell'URSS, ciò che si dimostrerà realmente determinante, negli anni Settanta sarà la loro combinazione.
Fine della Guerra Fredda e dissoluzione dell'URSS: interpretazioni a confronto (dal 1973 al 1989)
GINO, MATTIA
2017/2018
Abstract
Alla luce degli eventi che riguardano il ventunesimo secolo e che tutt'oggi interessano l'ambiente internazionale, possiamo osservare che molte delle dinamiche innescate dalle decisioni e dai comportamenti di Russia e Stati Uniti d'America, hanno caratteristiche simili a quelle che si manifestarono durante la Guerra Fredda. L'ordine multilaterale internazionale che si era affermato alla fine del conflitto bipolare, costruito sull'interdipendenza e sui rapporti di cooperazione pacifica tra stati sovrani, è oggi minato da eventi che ne infrangono i principi cardine. Attualmente però la situazione è radicalmente differente. Gli Stati Uniti hanno moltiplicato le loro alleanze globali e numerosi paesi che prima facevano parte del blocco sovietico, oggi appartengono al blocco occidentale. Questa trasformazione della situazione geopolitica e l'ascesa di nuove potenze globali nello scenario internazionale, hanno determinato il nuovo corso delle politiche russe a favore della difesa di status di grande potenza, che Mosca considera imprescindibile. Non è dunque corretto parlare di un ritorno alla Guerra Fredda, sia per il mutamento della struttura geopolitica mondiale e sia poiché il conflitto di oggi appare assai più critico. La Russia di Putin a tracciato delle chiare linee geopolitiche, che se varcate da nemici o avversari, possono comportare una reazione di Mosca non necessariamente proporzionata alla violazione. Considerato il potenziale nucleare a disposizione della Russia, possiamo quindi solo immaginare quali conseguenza potrebbero verificarsi se questa si sentisse minacciata. Le recenti dinamiche internazionali, enunciate nella premessa, che portano alla memoria episodi risalenti al conflitto bipolare, hanno indirizzato il mio lavoro di tesi verso la ricerca di come si è originata la dissoluzione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, avvenuta all'inizio degli anni Novanta. Nonostante questa sia collocata temporalmente dopo il crollo del Muro di Berlino, i suoi processi di disgregazione saranno significanti per la fine della Guerra Fredda. In funzione di questo, la ricerca si è concentrata sul periodo storico che intercorre tra i primi anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta. Attraverso i capitoli dell'elaborato verranno presentati tutti gli elementi che hanno contribuito a generare la crisi. Dall'analisi potremo successivamente affermare che nonostante questi abbiano avuto un ruolo di rilievo nel processo che si concluderà con la disgregazione dell'URSS, ciò che si dimostrerà realmente determinante, negli anni Settanta sarà la loro combinazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/42069