Questo elaborato è il frutto di un lavoro di ricerca e analisi che ha origine nella mia esperienza di primo e secondo tirocinio sperimentale. La tesi affronta la tematica della terza età sia come fenomeno sociale, che come elaborazione di strategie in risposta ai bisogni differenti che la vecchiaia porta con sè. L'intento è quello di proporre una panoramica delle best practices che all'interno e al di fuori del Paese hanno dato vita a progetti di abitare solidali. In primis si cerca di analizzare i diversi fattori, positi e negativi, che hanno portato ad una popolazione anziana in costante aumento cercando di evidenziare cosa questo spostamento di equilibrio verso la longevità ha comportato in termini di nuove responsabilità sia a livello macrosociale che microsociale. L'elaborato prosegue evidenziando la risorsa che il capitale sociale può rappresentare, si è scelto di abbracciare il punto di vista di Putnam. Il sociologo americano più di altri è riuscito a concretizzare un pensiero dando punti di riferimento tangibili, in grado di diventare argomento di confronto non solo nei salotti accademci ma anche delle agende delle politiche sociali ed economiche dell'America di fine anni '90. Il filo conduttore di tutto l'elaboarto è la comunità, in questa sede viene proposto il vivere solidale, nelle sue differenti accezione, come strategia di fronteggiamento al fenomeno sociale in analisi. L'idea è quella di utilizzare a pieno tutte le risorse, compresa quella del capitale sociale, col fine di riavviare dei progetti in cui la comunità è parte integrante del processo di miglioramento dei servizi alla persona. La posizione del servizio sociale a metà fra il mondo accademico e quello tradizionale della professione può fungere da catalizzatore per captare le diverse problematiche emergenti e direzionare le nuove strategie necessarie a rispondere alle differenti esigenze. Nella sua dimensione etica, il servizio sociale, ha la responsabilità di abbattere i fenomeni di marginalizzazione ed esclusione sociale contribuendo allo di sviluppo di una cultura della solidarietà e della sussidiarietà.

Abitare e l'anziano. Il vivere solidale come strategia di fronteggiamento del fenomeno sociale.

DE RAFFAELE, ELENA
2017/2018

Abstract

Questo elaborato è il frutto di un lavoro di ricerca e analisi che ha origine nella mia esperienza di primo e secondo tirocinio sperimentale. La tesi affronta la tematica della terza età sia come fenomeno sociale, che come elaborazione di strategie in risposta ai bisogni differenti che la vecchiaia porta con sè. L'intento è quello di proporre una panoramica delle best practices che all'interno e al di fuori del Paese hanno dato vita a progetti di abitare solidali. In primis si cerca di analizzare i diversi fattori, positi e negativi, che hanno portato ad una popolazione anziana in costante aumento cercando di evidenziare cosa questo spostamento di equilibrio verso la longevità ha comportato in termini di nuove responsabilità sia a livello macrosociale che microsociale. L'elaborato prosegue evidenziando la risorsa che il capitale sociale può rappresentare, si è scelto di abbracciare il punto di vista di Putnam. Il sociologo americano più di altri è riuscito a concretizzare un pensiero dando punti di riferimento tangibili, in grado di diventare argomento di confronto non solo nei salotti accademci ma anche delle agende delle politiche sociali ed economiche dell'America di fine anni '90. Il filo conduttore di tutto l'elaboarto è la comunità, in questa sede viene proposto il vivere solidale, nelle sue differenti accezione, come strategia di fronteggiamento al fenomeno sociale in analisi. L'idea è quella di utilizzare a pieno tutte le risorse, compresa quella del capitale sociale, col fine di riavviare dei progetti in cui la comunità è parte integrante del processo di miglioramento dei servizi alla persona. La posizione del servizio sociale a metà fra il mondo accademico e quello tradizionale della professione può fungere da catalizzatore per captare le diverse problematiche emergenti e direzionare le nuove strategie necessarie a rispondere alle differenti esigenze. Nella sua dimensione etica, il servizio sociale, ha la responsabilità di abbattere i fenomeni di marginalizzazione ed esclusione sociale contribuendo allo di sviluppo di una cultura della solidarietà e della sussidiarietà.
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