Il tema analizzato nell'elaborato è quello del diritto all'affettività della persona detenuta in un istituto di pena. L'analisi si focalizza in particolare su due componenti dell'affettività: la relazione di coppia, con riferimento alla sessualità in carcere e la genitorialità. Obiettivi di questa tesi di laurea sono stati: analizzare gli strumenti a disposizione dei detenuti per il mantenimento dei legami con i propri cari in modo tale da arrivare a comprendere se esiste ed è sufficientemente tutelato il diritto all'affettività per le persone ristrette, cogliere quali siano le principali criticità che incontra la tutela dell'affettività in carcere e indagare quali differenze questa presenti nella relazione di coppia e verso i figli. L'elaborato è diviso in tre capitoli. Nel primo capitolo tratto del tema dell'affettività nella famiglia, questa infatti costituisce un valido punto di riferimento per la persona reclusa. Ho iniziato con l'analisi del concetto di famiglia, soffermandomi in particolar modo sulla visione normativa; successivamente ho trattato degli effetti della privazione delle relazioni affettive sui soggetti ristretti e delle conseguenze che la detenzione genera nella dimensione famigliare. Le relazioni affettive molto spesso vengono vissute in senso negativo, come mancanza-perdita, ma la legge mette a disposizione del detenuto degli strumenti che permettono il mantenimento dei legami con la famiglia. Il capitolo si conclude, quindi, con l'esaminazione dei suddetti strumenti a disposizione del recluso, che verranno analizzati seguendo l'ordine di importanza che emerge dagli esiti del questionario da me sottoposto alle diverse figure professionali a contatto con l'ambiente carcerario. Nel secondo capitolo ho analizzato nello specifico il rapporto di coppia che nella condizione di detenzione è messo a dura prova, si è, dunque, cercato di comprendere quali sono le concrete difficoltà di come la coppia vive la relazione dal carcere. Ho affrontato il tema concernente la disabitudine al contatto fisico conseguente all'ingresso in una struttura di reclusione da parte dei soggetti detenuti, che provoca inevitabilmente l'avvio di numerose modificazioni dei sensi, dovute principalmente alla mancanza di riferimenti abituali che non permettono di fare esperienze sensoriali stimolanti. Ho analizzato, dunque, le conseguenze psico-fisiche che la privazione della sessualità comporta nella relazione di coppia. Il capitolo si conclude trattando delle stanze dell'amore e della necessità concreta che la coppia ha di avere uno spazio fisico ma soprattutto mentale dove ritrovarsi in piena riservatezza. Nel terzo ed ultimo capitolo mi sono soffermata ad analizzare nello specifico il tema della paternità in carcere, avendo svolto il tirocinio in un istituto esclusivamente maschile. Ho iniziato con il concentrarmi sulla delicata questione concernente il rapporto tra i padri detenuti e i propri figli minori, per poi trattare della separazione dalla figura genitoriale e della conseguente, parziale o totale, perdita del legame affettivo. Ho analizzato, infine, i diritti e i doveri a capo del genitore nei confronti dei figli e il ruolo del padre in carcere.

Gli affetti familiari oltre le sbarre

DODAJ, ANIDA
2017/2018

Abstract

Il tema analizzato nell'elaborato è quello del diritto all'affettività della persona detenuta in un istituto di pena. L'analisi si focalizza in particolare su due componenti dell'affettività: la relazione di coppia, con riferimento alla sessualità in carcere e la genitorialità. Obiettivi di questa tesi di laurea sono stati: analizzare gli strumenti a disposizione dei detenuti per il mantenimento dei legami con i propri cari in modo tale da arrivare a comprendere se esiste ed è sufficientemente tutelato il diritto all'affettività per le persone ristrette, cogliere quali siano le principali criticità che incontra la tutela dell'affettività in carcere e indagare quali differenze questa presenti nella relazione di coppia e verso i figli. L'elaborato è diviso in tre capitoli. Nel primo capitolo tratto del tema dell'affettività nella famiglia, questa infatti costituisce un valido punto di riferimento per la persona reclusa. Ho iniziato con l'analisi del concetto di famiglia, soffermandomi in particolar modo sulla visione normativa; successivamente ho trattato degli effetti della privazione delle relazioni affettive sui soggetti ristretti e delle conseguenze che la detenzione genera nella dimensione famigliare. Le relazioni affettive molto spesso vengono vissute in senso negativo, come mancanza-perdita, ma la legge mette a disposizione del detenuto degli strumenti che permettono il mantenimento dei legami con la famiglia. Il capitolo si conclude, quindi, con l'esaminazione dei suddetti strumenti a disposizione del recluso, che verranno analizzati seguendo l'ordine di importanza che emerge dagli esiti del questionario da me sottoposto alle diverse figure professionali a contatto con l'ambiente carcerario. Nel secondo capitolo ho analizzato nello specifico il rapporto di coppia che nella condizione di detenzione è messo a dura prova, si è, dunque, cercato di comprendere quali sono le concrete difficoltà di come la coppia vive la relazione dal carcere. Ho affrontato il tema concernente la disabitudine al contatto fisico conseguente all'ingresso in una struttura di reclusione da parte dei soggetti detenuti, che provoca inevitabilmente l'avvio di numerose modificazioni dei sensi, dovute principalmente alla mancanza di riferimenti abituali che non permettono di fare esperienze sensoriali stimolanti. Ho analizzato, dunque, le conseguenze psico-fisiche che la privazione della sessualità comporta nella relazione di coppia. Il capitolo si conclude trattando delle stanze dell'amore e della necessità concreta che la coppia ha di avere uno spazio fisico ma soprattutto mentale dove ritrovarsi in piena riservatezza. Nel terzo ed ultimo capitolo mi sono soffermata ad analizzare nello specifico il tema della paternità in carcere, avendo svolto il tirocinio in un istituto esclusivamente maschile. Ho iniziato con il concentrarmi sulla delicata questione concernente il rapporto tra i padri detenuti e i propri figli minori, per poi trattare della separazione dalla figura genitoriale e della conseguente, parziale o totale, perdita del legame affettivo. Ho analizzato, infine, i diritti e i doveri a capo del genitore nei confronti dei figli e il ruolo del padre in carcere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/41976