Key worlds: Antropocene, Risk society, James Lovelock, Arne Næss, ecologia profonda, Timothy Morton, Dark Ecology, neoliberalismo, ragione strumentale, reintegrare il rimorso, Gianluca Cuozzo. The thesis focuses on the concept of anthropocene and on some of the influences that this definition entails in the scientific and social sphere. The aim of the present thesis is to illustrate some useful tools to research the possible causes that have led humanity to forget how essential it is to live in harmony with the surrounding environment, in order to avoid another battle against the forces of nature . The first chapter deals with the definition of the anthropocene. This in relation to its heterogeneous extension and influence in various areas of human knowledge. The point of view is based on the suggestions reported in the text Gaia. New Ideas on Ecology, by James Lovelock. As a case study, reference is made to the specific issue of microplastics. It is pointed out how important it is to work with memory, trying to understand, also thanks to the advent of the evidence granted by contemporary data, how we can escape the systemic hypocrisy that shines through and, how widely it is extended, spatially and temporally, the incidence caused by what defines the anthropocene. In the second chapter the ecosophical project is presented by the Norwegian philosopher Arne Næss, emphasizing the visions as the foundation of the deep ecology movement. An excursus is then given to some of the most famous ecological ideologies, also in reference to some inveterate systems, such as the case of Spinozian work, which still, in unison, found the struggle for environmental protection and, above all, also of man in himself. In the third chapter some of the founding ideas of environmentalism, illustrated by Timothy Morton, are illustrated, passing through a brief criticism of the ubiquity characterizing the instrumental reason present in contemporary mass society. In conclusion, we illustrate a possible method aimed at reify the abstract-ecological argument with that of concrete action in an economic-political context; in search of social maturity aimed at human sustainability in relation to its environment. It is briefly discuss how necessary it is to start from an ontological discourse, in order to better elucidate the economic and political positioning that will be, analysing some of the most recent epistemic ideas and approaches, related to the theme of anthropogenic action.​
La tesi verte sul concetto di antropocene e su di alcune delle influenze che tale definizione comporta in ambito scientifico e sociale. L'obbiettivo della presente tesi è quello di illustrare alcuni strumenti utili alla ricerca delle possibili cause che hanno portato l'umanità a dimenticare quanto fosse essenziale il vivere in accordo con l'ambiente circostante, al fine di evitare ennesime battaglie contro le forze della natura. Il primo capitolo ha come oggetto la definizione dell'antropocene. Questo in rapporto alla sua estensione ed influenza eterogenea in svariati ambiti della conoscenza umana. Il punto di vista è basato sulle suggestioni riportate nel testo Gaia. Nuove Idee sull'ecologia, di James Lovelock. Come caso di studio viene fatto riferimento alla questione specifica delle microplastiche. Si pone in evidenza quanto sia importante lavorare con la memoria, cercando di capire, anche grazie all'avvento dell'evidenza concessa dai dati contemporanei, come si possa sfuggire all'ipocrisia sistemica che ne traspare e, quanto sia largamente estesa, spazialmente e temporalmente, l'incidenza causata da ciò che definisce l'antropocene. Nel secondo capitolo si presenta il progetto ecosofico dal filosofo norvegese Arne Næss, sottolineando le visioni a fondamento del movimento dell'ecologia profonda. Si dà quindi un excursus su alcune delle più celebri ideologie ecologiste, anche in riferimento ad alcuni sistemi inveterati, come il caso del lavoro spinoziano, che tutt'ora, all'unisono, fondano la lotta per la salvaguardia dell'ambiente e, soprattutto, anche dell'uomo in se stesso. Nel terzo capitolo sono illustrate alcune delle idee fondanti l'ecologismo inteso da Timothy Morton, passando per una breve critica all'ubiquità caratterizzante la ragione strumentale presente nella società di massa contemporanea. In conclusione, si illustra un possibile metodo volto a far collimare l'argomento astratto-ecologico con quello dell'azione concreta in ambito economico-politico; alla ricerca della maturità sociale volta alla sostenibilità dell'uomo in rapporto al suo ambiente. Si discute brevemente di quanto sia necessario partire da un discorso ontologico, al fine di delucidare al meglio il posizionamento economico e politico che verrà, analizzando alcune delle idee e degli approcci epistemici più recenti, relativi alla tematica dell'azione antropogenica. ​
Antropocene. Ontologia e Crisi Ambientale.
MARTORELLI, ALFREDO
2018/2019
Abstract
La tesi verte sul concetto di antropocene e su di alcune delle influenze che tale definizione comporta in ambito scientifico e sociale. L'obbiettivo della presente tesi è quello di illustrare alcuni strumenti utili alla ricerca delle possibili cause che hanno portato l'umanità a dimenticare quanto fosse essenziale il vivere in accordo con l'ambiente circostante, al fine di evitare ennesime battaglie contro le forze della natura. Il primo capitolo ha come oggetto la definizione dell'antropocene. Questo in rapporto alla sua estensione ed influenza eterogenea in svariati ambiti della conoscenza umana. Il punto di vista è basato sulle suggestioni riportate nel testo Gaia. Nuove Idee sull'ecologia, di James Lovelock. Come caso di studio viene fatto riferimento alla questione specifica delle microplastiche. Si pone in evidenza quanto sia importante lavorare con la memoria, cercando di capire, anche grazie all'avvento dell'evidenza concessa dai dati contemporanei, come si possa sfuggire all'ipocrisia sistemica che ne traspare e, quanto sia largamente estesa, spazialmente e temporalmente, l'incidenza causata da ciò che definisce l'antropocene. Nel secondo capitolo si presenta il progetto ecosofico dal filosofo norvegese Arne Næss, sottolineando le visioni a fondamento del movimento dell'ecologia profonda. Si dà quindi un excursus su alcune delle più celebri ideologie ecologiste, anche in riferimento ad alcuni sistemi inveterati, come il caso del lavoro spinoziano, che tutt'ora, all'unisono, fondano la lotta per la salvaguardia dell'ambiente e, soprattutto, anche dell'uomo in se stesso. Nel terzo capitolo sono illustrate alcune delle idee fondanti l'ecologismo inteso da Timothy Morton, passando per una breve critica all'ubiquità caratterizzante la ragione strumentale presente nella società di massa contemporanea. In conclusione, si illustra un possibile metodo volto a far collimare l'argomento astratto-ecologico con quello dell'azione concreta in ambito economico-politico; alla ricerca della maturità sociale volta alla sostenibilità dell'uomo in rapporto al suo ambiente. Si discute brevemente di quanto sia necessario partire da un discorso ontologico, al fine di delucidare al meglio il posizionamento economico e politico che verrà, analizzando alcune delle idee e degli approcci epistemici più recenti, relativi alla tematica dell'azione antropogenica. File | Dimensione | Formato | |
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