Obiettivo dell'elaborato è l'analisi di un modello per la creazione del valore basato sull' economia circolare, che sia in linea con le attuali esigenze di sostenibilità ambientale e che possa sostituire il tradizionale modello lineare; quest'ultimo si basa sull'accesso a grandi quantità di materie prime ed energia, come se la loro disponibilità fosse infinita; invece l'economia circolare è, in estrema sintesi, un sistema economico che riutilizza la materia in successivi cicli produttivi, genera beni durevoli e riduce il più possibile gli sprechi. Con il passare dei decenni sono aumentate drasticamente le estrazioni di materie prime sul nostro pianeta e molto preoccupanti sono anche i dati sul quantitativo di rifiuti solidi prodotti che prevede una crescita fino a 2,2 miliardi di tonnellate nel 2025, rispetto agli 1,3 miliardi del 2012 (Lacy et al., 2016)1; inoltre il sempre più crescente aumento demografico della Terra e lo sviluppo economico dei paesi del 2° e 3° mondo stanno inevitabilmente gonfiando la domanda di risorse, tanto che si è arrivati a consumarne il 50% in più di quelle che la Terra è in grado di rigenerare e delle quali è in grado di assorbire l'inquinamento (Lacy et al., 2016)1. Tuttavia passare dal modello economico lineare a quello circolare implica la totale revisione del ciclo di vita del prodotto ed è pertanto un processo che coinvolge vari attori e impatta, stravolgendoli, schemi, abitudini e prassi consolidate da secoli; si tratta di una concezione nuova e dirompente, con svariate e complesse connotazioni che hanno impatti sia sulle imprese sia sui clienti. In questo elaborato ho analizzato l'economia circolare con spirito critico, cercando di esaminare le problematiche e i rischi derivanti dall'implementazione di un tale sistema economico-produttivo ma anche le sfide e le opportunità per le imprese che da esso possono derivare. L'analisi delle politiche ambientali messe in atto da molti paesi, soprattutto europei, ha evidenziato come le stesse stiano incentivando il graduale ma imprescindibile passaggio ad un modello di sviluppo che ponga fine al degrado ambientale e crei nuove opportunità di crescita economica. Nell'ultimo capitolo della trattazione ho studiato dei casi concreti, sia nazionali sia internazionali, al fine di valutare i risultati ottenuti da aziende che hanno creduto e investito in questo nuovo modello economico; il lavoro di ricerca è stato effettuato mediante raccolta di informazioni da fonti bibliografiche e sitografiche e, in un caso, attraverso interviste e approfondimenti operati di persona presso una innovativa ma consolidata realtà imprenditoriale del territorio. Molte aziende hanno già investito in questo nuovo modello di sviluppo e dai casi concreti analizzati arrivano segnali incoraggianti che inducono a credere che, previe opportune strategie d'impresa, si possono ottenere vantaggi competitivi, ridurre i costi di produzione e conseguentemente incrementare i ricavi e gli utili operativi. Che possano questi tangibili esempi essere d'auspicio affinché si operi con sempre maggiore determinazione per creare lavoro e ricchezza salvaguardando il benessere della Terra e dei suoi ospiti. Nota 1 - Lacy P., Rutqvist J. e Lamonica B. (2016), ¿Circular Economy - Dallo spreco al valore¿, Egea Editore.

Economia Circolare e casi studio

GAUDENI, AMOS
2018/2019

Abstract

Obiettivo dell'elaborato è l'analisi di un modello per la creazione del valore basato sull' economia circolare, che sia in linea con le attuali esigenze di sostenibilità ambientale e che possa sostituire il tradizionale modello lineare; quest'ultimo si basa sull'accesso a grandi quantità di materie prime ed energia, come se la loro disponibilità fosse infinita; invece l'economia circolare è, in estrema sintesi, un sistema economico che riutilizza la materia in successivi cicli produttivi, genera beni durevoli e riduce il più possibile gli sprechi. Con il passare dei decenni sono aumentate drasticamente le estrazioni di materie prime sul nostro pianeta e molto preoccupanti sono anche i dati sul quantitativo di rifiuti solidi prodotti che prevede una crescita fino a 2,2 miliardi di tonnellate nel 2025, rispetto agli 1,3 miliardi del 2012 (Lacy et al., 2016)1; inoltre il sempre più crescente aumento demografico della Terra e lo sviluppo economico dei paesi del 2° e 3° mondo stanno inevitabilmente gonfiando la domanda di risorse, tanto che si è arrivati a consumarne il 50% in più di quelle che la Terra è in grado di rigenerare e delle quali è in grado di assorbire l'inquinamento (Lacy et al., 2016)1. Tuttavia passare dal modello economico lineare a quello circolare implica la totale revisione del ciclo di vita del prodotto ed è pertanto un processo che coinvolge vari attori e impatta, stravolgendoli, schemi, abitudini e prassi consolidate da secoli; si tratta di una concezione nuova e dirompente, con svariate e complesse connotazioni che hanno impatti sia sulle imprese sia sui clienti. In questo elaborato ho analizzato l'economia circolare con spirito critico, cercando di esaminare le problematiche e i rischi derivanti dall'implementazione di un tale sistema economico-produttivo ma anche le sfide e le opportunità per le imprese che da esso possono derivare. L'analisi delle politiche ambientali messe in atto da molti paesi, soprattutto europei, ha evidenziato come le stesse stiano incentivando il graduale ma imprescindibile passaggio ad un modello di sviluppo che ponga fine al degrado ambientale e crei nuove opportunità di crescita economica. Nell'ultimo capitolo della trattazione ho studiato dei casi concreti, sia nazionali sia internazionali, al fine di valutare i risultati ottenuti da aziende che hanno creduto e investito in questo nuovo modello economico; il lavoro di ricerca è stato effettuato mediante raccolta di informazioni da fonti bibliografiche e sitografiche e, in un caso, attraverso interviste e approfondimenti operati di persona presso una innovativa ma consolidata realtà imprenditoriale del territorio. Molte aziende hanno già investito in questo nuovo modello di sviluppo e dai casi concreti analizzati arrivano segnali incoraggianti che inducono a credere che, previe opportune strategie d'impresa, si possono ottenere vantaggi competitivi, ridurre i costi di produzione e conseguentemente incrementare i ricavi e gli utili operativi. Che possano questi tangibili esempi essere d'auspicio affinché si operi con sempre maggiore determinazione per creare lavoro e ricchezza salvaguardando il benessere della Terra e dei suoi ospiti. Nota 1 - Lacy P., Rutqvist J. e Lamonica B. (2016), ¿Circular Economy - Dallo spreco al valore¿, Egea Editore.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/41752