Scopo: La nausea ed il vomito indotto da chemioterapia (CINV) rappresentano uno degli effetti avversi più comuni della chemioterapia e, spesso, la sua percezione differisce tra i pazienti e gli operatori sanitari. Lo scopo di questo studio è quello di valutare il grado di accordo tra le valutazioni della CINV da parte di medici, infermieri e pazienti. Metodi: Questo studio nasce come iniziativa promossa dall'associazione Donne Contro il Cancro del Polmone in Europa (WALCE) Onlus. La ricerca è stata condotta in undici istituzioni oncologiche italiane somministrando un sondaggio a 188 pazienti affetti da carcinoma polmonare in stadio IV, ai loro oncologi e agli infermieri durante la chemioterapia di prima linea. I questionari hanno indagato 11 aspetti quali: ansia, umore, debolezza, appetito, nausea, vomito, dolore, sonnolenza, respiro, condizione generale e fiducia nei trattamenti. Questi aspetti sono stati valutati mediante una scala di valutazione numerica a quattro valutazioni consecutive: T0 (prima del I ciclo di chemioterapia), T1 (prima del II ciclo di chemioterapia), T2 (prima del III ciclo di chemioterapia), T3 (prima del IV ciclo di chemioterapia). L'accordo tra medico e paziente (CvP), infermiere e paziente (NvP) e tra medico e infermiere (CvN) è stato stimato mediante l'indice di Kappa di Cohen. È stato eseguito un modello logistico multivariato a un'analisi multivariata per valutare i fattori che potevano influenzare la CINV anticipatoria. Risultati: L'incidenza dei pazienti che hanno riportato CINV ha variato dal 40% al T0 al 71% al T3. Sia l'accordo CvP che quello NvP sugli articoli oggetto dell'inchiesta sono stati principalmente moderati, leggermente in aumento nel tempo e diventati sostanziali per alcuni articoli, in particolare per NvP. L'ansia pre-chemioterapica nelle sue manifestazioni lievi, moderate e gravi, così come l'ansia lieve, moderata e grave sperimentata dopo l'inizio della chemioterapia, ha esposto i pazienti ad un rischio più elevato sia di CINV anticipatoria che acuta/ritardata. Conclusioni: Nonostante la consapevolezza degli operatori sanitari sullo stato e sulle percezioni dei pazienti, il CINV rappresenta ancora un problema clinico. Questo studio conferma che un'attenzione particolare dovrebbe essere prestata all'ansia grazie al suo ruolo chiave nello sviluppo della CINV. Parole chiave: Nausea e vomito indotti da chemioterapia, tumore polmonare, trattamento di prima linea, ansia.
L'IMPATTO DELLA NAUSEA E VOMITO INDOTTI DA CHEMIOTERAPIA (CINV) IN PAZIENTI AFFETTI DA TUMORE POLMONARE AVANZATO O METASTATICO DURANTE LA CHEMIOTERAPIA DI PRIMA LINEA. CONFRONTO FRA LE VALUTAZIONI DI MEDICO, INFERMIERE E PAZIENTE. RISULTATI DI UNA SURVEY MULTICENTRICA ITALIANA
IBANESCU, ELENA RAMONA
2018/2019
Abstract
Scopo: La nausea ed il vomito indotto da chemioterapia (CINV) rappresentano uno degli effetti avversi più comuni della chemioterapia e, spesso, la sua percezione differisce tra i pazienti e gli operatori sanitari. Lo scopo di questo studio è quello di valutare il grado di accordo tra le valutazioni della CINV da parte di medici, infermieri e pazienti. Metodi: Questo studio nasce come iniziativa promossa dall'associazione Donne Contro il Cancro del Polmone in Europa (WALCE) Onlus. La ricerca è stata condotta in undici istituzioni oncologiche italiane somministrando un sondaggio a 188 pazienti affetti da carcinoma polmonare in stadio IV, ai loro oncologi e agli infermieri durante la chemioterapia di prima linea. I questionari hanno indagato 11 aspetti quali: ansia, umore, debolezza, appetito, nausea, vomito, dolore, sonnolenza, respiro, condizione generale e fiducia nei trattamenti. Questi aspetti sono stati valutati mediante una scala di valutazione numerica a quattro valutazioni consecutive: T0 (prima del I ciclo di chemioterapia), T1 (prima del II ciclo di chemioterapia), T2 (prima del III ciclo di chemioterapia), T3 (prima del IV ciclo di chemioterapia). L'accordo tra medico e paziente (CvP), infermiere e paziente (NvP) e tra medico e infermiere (CvN) è stato stimato mediante l'indice di Kappa di Cohen. È stato eseguito un modello logistico multivariato a un'analisi multivariata per valutare i fattori che potevano influenzare la CINV anticipatoria. Risultati: L'incidenza dei pazienti che hanno riportato CINV ha variato dal 40% al T0 al 71% al T3. Sia l'accordo CvP che quello NvP sugli articoli oggetto dell'inchiesta sono stati principalmente moderati, leggermente in aumento nel tempo e diventati sostanziali per alcuni articoli, in particolare per NvP. L'ansia pre-chemioterapica nelle sue manifestazioni lievi, moderate e gravi, così come l'ansia lieve, moderata e grave sperimentata dopo l'inizio della chemioterapia, ha esposto i pazienti ad un rischio più elevato sia di CINV anticipatoria che acuta/ritardata. Conclusioni: Nonostante la consapevolezza degli operatori sanitari sullo stato e sulle percezioni dei pazienti, il CINV rappresenta ancora un problema clinico. Questo studio conferma che un'attenzione particolare dovrebbe essere prestata all'ansia grazie al suo ruolo chiave nello sviluppo della CINV. Parole chiave: Nausea e vomito indotti da chemioterapia, tumore polmonare, trattamento di prima linea, ansia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/41692