Keywords: learning, nursing, therapeutic education, gender, LGBTQ +. Objectives: the objective of the research is to determine whether it is necessary for nurses, especially in therapeutic education, to consider the gender variable in facilitating the learning of the assisted person, identifying how and when to take it into account and through which interventions, starting from any gender-specific learning differences. Tools and methods: a review of scientific literature was conducted through a systematic search on online databases. Results: no significant evidence in gender-specific learning was identified, also as a consequence of the difficulty of isolating the gender variable from the others. However, the research revealed important considerations on gender themes not exclusively dual female/male within the treatment plan. Still today stereotypes are among the most widespread and at the basis of unintentional discrimination. This gender variable represents not only a determinant of health for the patient, but influences the approach of the carers themselves, according to their own gender, the socio-cultural model of reference and the way of living their identity between the caregiver and the patient. Women and men have substantial differences in their conception and interest in their own health and risk factors, which translate into the way they live their body, the importance they give to signs and symptoms, in the way of communicating one's state of health and in the perception of both technical and educational nursing care received. Conclusions and perspectives: in the perspective of nursing care increasingly oriented towards personalized medicine, the nurse cannot and must not have a superficial approach to the perception and experience of gender of people, as their behavior can influence overall clinical outcomes from a point of view of care and communication.

Parole chiave: apprendimento, assistenza infermieristica, educazione terapeutica, genere, LGBTQ+. Obiettivi: l’obiettivo della ricerca è quello di determinare se per l’infermiere, soprattutto nell’educazione terapeutica, sia necessario tenere conto della variabile di genere nel facilitare l’apprendimento della persona assistita, individuando come e quando tenerne conto e attraverso quali interventi, a partire dalle eventuali differenze di apprendimento genere-specifiche. Strumenti e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura scientifica sull’argomento attraverso una ricerca sistematica su banche dati online. Risultati: non sono state individuate evidenze significative riguardo alle modalità di apprendimento genere-specifico anche in conseguenza alla difficoltà di isolare la variabile di genere dalle altre. Dalla ricerca sono tuttavia emerse importanti considerazioni rispetto alle stesse tematiche di genere, in termini non esclusivamente duali femmina/maschio all’interno dei percorsi di cura. Gli stereotipi di genere sono, ancora oggi e trasversalmente alle culture, tra quelli più diffusi e alla base di discriminazioni anche non intenzionali. Questa variabile rappresenta non solo un determinante di salute per l’assistito, ma influenza l’approccio dei curanti stessi, in funzione del loro sesso, del modello socioculturale di riferimento, del modo di vivere la propria identità di genere e nelle reciproche interazioni. Donne e uomini presentano sostanziali differenze per quanto riguarda la concezione e l’interesse per la propria salute e per i fattori di rischio, che si traducono nel modo in cui essi si rapportano al proprio corpo, all’importanza che danno a segni e sintomi, nel modo di comunicare il proprio stato di salute e nella percezione dell’assistenza infermieristica sia tecnica che educativa ricevuta. Conclusioni e prospettive: nell’ottica di un’assistenza infermieristica sempre più orientata verso una medicina personalizzata l’infermiere non può e non deve possedere un approccio superficiale alla percezione e al vissuto di genere delle persone in quanto il suo comportamento da un punto di vista assistenziale e comunicativo può influenzare gli outcome clinici complessivi.

Apprendimento e genere. Applicazioni nell'assistenza infermieristica

TALARICO, VITTORIA
2021/2022

Abstract

Parole chiave: apprendimento, assistenza infermieristica, educazione terapeutica, genere, LGBTQ+. Obiettivi: l’obiettivo della ricerca è quello di determinare se per l’infermiere, soprattutto nell’educazione terapeutica, sia necessario tenere conto della variabile di genere nel facilitare l’apprendimento della persona assistita, individuando come e quando tenerne conto e attraverso quali interventi, a partire dalle eventuali differenze di apprendimento genere-specifiche. Strumenti e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura scientifica sull’argomento attraverso una ricerca sistematica su banche dati online. Risultati: non sono state individuate evidenze significative riguardo alle modalità di apprendimento genere-specifico anche in conseguenza alla difficoltà di isolare la variabile di genere dalle altre. Dalla ricerca sono tuttavia emerse importanti considerazioni rispetto alle stesse tematiche di genere, in termini non esclusivamente duali femmina/maschio all’interno dei percorsi di cura. Gli stereotipi di genere sono, ancora oggi e trasversalmente alle culture, tra quelli più diffusi e alla base di discriminazioni anche non intenzionali. Questa variabile rappresenta non solo un determinante di salute per l’assistito, ma influenza l’approccio dei curanti stessi, in funzione del loro sesso, del modello socioculturale di riferimento, del modo di vivere la propria identità di genere e nelle reciproche interazioni. Donne e uomini presentano sostanziali differenze per quanto riguarda la concezione e l’interesse per la propria salute e per i fattori di rischio, che si traducono nel modo in cui essi si rapportano al proprio corpo, all’importanza che danno a segni e sintomi, nel modo di comunicare il proprio stato di salute e nella percezione dell’assistenza infermieristica sia tecnica che educativa ricevuta. Conclusioni e prospettive: nell’ottica di un’assistenza infermieristica sempre più orientata verso una medicina personalizzata l’infermiere non può e non deve possedere un approccio superficiale alla percezione e al vissuto di genere delle persone in quanto il suo comportamento da un punto di vista assistenziale e comunicativo può influenzare gli outcome clinici complessivi.
Learning and gender. Nursing applications
Keywords: learning, nursing, therapeutic education, gender, LGBTQ +. Objectives: the objective of the research is to determine whether it is necessary for nurses, especially in therapeutic education, to consider the gender variable in facilitating the learning of the assisted person, identifying how and when to take it into account and through which interventions, starting from any gender-specific learning differences. Tools and methods: a review of scientific literature was conducted through a systematic search on online databases. Results: no significant evidence in gender-specific learning was identified, also as a consequence of the difficulty of isolating the gender variable from the others. However, the research revealed important considerations on gender themes not exclusively dual female/male within the treatment plan. Still today stereotypes are among the most widespread and at the basis of unintentional discrimination. This gender variable represents not only a determinant of health for the patient, but influences the approach of the carers themselves, according to their own gender, the socio-cultural model of reference and the way of living their identity between the caregiver and the patient. Women and men have substantial differences in their conception and interest in their own health and risk factors, which translate into the way they live their body, the importance they give to signs and symptoms, in the way of communicating one's state of health and in the perception of both technical and educational nursing care received. Conclusions and perspectives: in the perspective of nursing care increasingly oriented towards personalized medicine, the nurse cannot and must not have a superficial approach to the perception and experience of gender of people, as their behavior can influence overall clinical outcomes from a point of view of care and communication.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/4160