Il carbonio è uno dei componenti essenziali della materia vivente poiché costituisce gran parte degli organismi vegetali e animali; esso può inoltre trovarsi combinato con l'ossigeno sotto forma di anidride carbonica (CO2), uno dei minori ma cruciali costituenti dell'atmosfera terrestre che influisce sulla qualità dell'aria, dell'acqua e sul clima e che risulta essere una delle cause dell'aumento globale delle temperature e della conseguente fusione dei ghiacciai che si sta verificando. Le sue fonti si dividono in antropiche (combustione, inquinamento da gas di scarico, emissione da agricoltura ecc.) e naturali (respirazione, incendi boschivi, attività vulcaniche ecc.). Le gocce di pioggia e i cristalli di neve inglobano nelle loro particelle buona parte del carbonio organico presente nell'atmosfera attraverso lo scavenging. Poiché i suoli alpini hanno una limitata quantità di carbonio, le deposizioni possono rappresentare un importante apporto di carbonio per questi ambienti. Gli studi e le analisi compiuti in merito al contenuto del carbonio nelle precipitazioni risultano essere al momento scarsi e ancora insufficienti. Nella stesura del mio elaborato ho preso in esame alcuni articoli tratti dalla letteratura scientifica sul campionamento e analisi di neve e ghiaccio prelevati in Antartide, sulle Alpi, in Groenlandia e nel Colorado con lo scopo di capire l'importanza ecologica del carbonio derivato da deposizioni atmosferiche stoccato nel suolo e quanto esso possa servire a contrastare l'attuale cambiamento climatico. Dopo una breve descrizione delle aree di studio, ho rielaborato in modo personale i risultati ottenuti dai rilevamenti, operato confronti, rilevato punti in comune e differenze e infine cercato di illustrare il tutto con senso critico personale e relative conclusioni.

Contributo della fusione nivale agli stock di Carbonio nei suoli d'alta quota

GRANGE, ALINE
2017/2018

Abstract

Il carbonio è uno dei componenti essenziali della materia vivente poiché costituisce gran parte degli organismi vegetali e animali; esso può inoltre trovarsi combinato con l'ossigeno sotto forma di anidride carbonica (CO2), uno dei minori ma cruciali costituenti dell'atmosfera terrestre che influisce sulla qualità dell'aria, dell'acqua e sul clima e che risulta essere una delle cause dell'aumento globale delle temperature e della conseguente fusione dei ghiacciai che si sta verificando. Le sue fonti si dividono in antropiche (combustione, inquinamento da gas di scarico, emissione da agricoltura ecc.) e naturali (respirazione, incendi boschivi, attività vulcaniche ecc.). Le gocce di pioggia e i cristalli di neve inglobano nelle loro particelle buona parte del carbonio organico presente nell'atmosfera attraverso lo scavenging. Poiché i suoli alpini hanno una limitata quantità di carbonio, le deposizioni possono rappresentare un importante apporto di carbonio per questi ambienti. Gli studi e le analisi compiuti in merito al contenuto del carbonio nelle precipitazioni risultano essere al momento scarsi e ancora insufficienti. Nella stesura del mio elaborato ho preso in esame alcuni articoli tratti dalla letteratura scientifica sul campionamento e analisi di neve e ghiaccio prelevati in Antartide, sulle Alpi, in Groenlandia e nel Colorado con lo scopo di capire l'importanza ecologica del carbonio derivato da deposizioni atmosferiche stoccato nel suolo e quanto esso possa servire a contrastare l'attuale cambiamento climatico. Dopo una breve descrizione delle aree di studio, ho rielaborato in modo personale i risultati ottenuti dai rilevamenti, operato confronti, rilevato punti in comune e differenze e infine cercato di illustrare il tutto con senso critico personale e relative conclusioni.
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