La tesi si focalizza sul tema del diritto di voto e analizza le problematiche relative alle diseguaglianze connesse ad esso. Il diritto di voto rappresenta uno dei principi fondamentali sul quale poggia la democrazia rappresentativa, ed è attraverso il voto che i cittadini partecipano in maniera attiva nel processo politico, ricoprendo un ruolo centrale nelle elezioni. Tuttavia ci sono degli aspetti che non rendono eguale totalmente sia il momento prima del voto che successivamente, e questo sarà l'oggetto principale sul quale si svolgerà tutta la seguente analisi. Il primo capitolo si soffermerà sull'atto dell'eleggere e sul quali siano i criteri che stabiliscono la titolarità dei diritti politici, fra i quali il diritto di voto. Nella democrazia rappresentativa la funzione principale dei cittadini è quella, naturalmente, di eleggere i futuri rappresentanti a ruoli di potere, e anche questo atto, per potersi definire democratico deve poter rispettare delle condizioni, che verranno esaminate nel corso del capitolo. Si arriverà alla conclusione che la relazione fra elezioni e democrazia non è reciproca, alla stessa maniera un organo elettivo sarà effettivamente democratico se sarà in grado di rispettare tutte le opinioni degli elettori senza eccezioni. La titolarità dei diritti politici è strettamente correlata al concetto della cittadinanza. Verranno approfonditi i criteri che stabiliscono se si è cittadini o meno, che variano da Paese a Paese. In questo contesto verrà affrontata la situazione degli stranieri che vivono stabilmente in uno Stato, ma che non vedono riconosciuti i diritti politici, e se ci possono essere o meno delle condizioni che permettano una loro partecipazione nel sistema politico. Il secondo capitolo si sofferma sul declino delle principali funzioni delle istituzioni elettive, ossia quella di rappresentare i propri cittadini. Questa perdita di potere è dovuta in parte alle crescenti élite finanziarie e politiche, che controllano sempre di più le fasi del processo politico, ad esempio la scelta dei candidati alle elezioni. Mi soffermerò anche sulle elezioni primarie, in particolare quelle aperte, dove questo nuovo sistema ha permesso la partecipazione anche degli stranieri residenti sul territorio, garantendo una maggiore inclusività e partecipazione politica. Oltre alle disuguaglianze presenti nellelettorato attivo, ci sono anche quelle dellelettorato passivo, perché in una democrazia rappresentativa, i cittadini non solo votano i futuri eletti, ma possono anche farsi eleggere, in quanto eleggibili. Ma non tutti i cittadini possiedono risorse economiche, tali da per poter finanziare una campagna elettorale, di conseguenza ciò crea delle diseguaglianze fra i candidati. Vedremo anche come i finanziamenti pubblici, ma in particolare quelli privati creino ulteriori diseguaglianze. Il terzo capitolo si concentra sulle diseguaglianze che sorgono dopo il momento del voto, ossia nelle decisioni che vengono prese dai rappresentanti in Parlamento, e le relative pressioni che essi subiscono dai gruppi di interesse, dalle lobby e dall'opinione pubblica. Nella formazione dell'opinione pubblica fanno parte i mass media e i sondaggi. Negli ultimi anni nascono nuovi strumenti digitali (internet, il web), che sono subentrati nei sistemi politici, e i partiti hanno iniziato ad usufruire di questi mezzi per poter comunicare in maniera diretta con gli elettori, tramite le loro piattaforme online.

Eguaglianza politica: prima, dopo e durante il voto

ET TOUZANY, AMAL
2018/2019

Abstract

La tesi si focalizza sul tema del diritto di voto e analizza le problematiche relative alle diseguaglianze connesse ad esso. Il diritto di voto rappresenta uno dei principi fondamentali sul quale poggia la democrazia rappresentativa, ed è attraverso il voto che i cittadini partecipano in maniera attiva nel processo politico, ricoprendo un ruolo centrale nelle elezioni. Tuttavia ci sono degli aspetti che non rendono eguale totalmente sia il momento prima del voto che successivamente, e questo sarà l'oggetto principale sul quale si svolgerà tutta la seguente analisi. Il primo capitolo si soffermerà sull'atto dell'eleggere e sul quali siano i criteri che stabiliscono la titolarità dei diritti politici, fra i quali il diritto di voto. Nella democrazia rappresentativa la funzione principale dei cittadini è quella, naturalmente, di eleggere i futuri rappresentanti a ruoli di potere, e anche questo atto, per potersi definire democratico deve poter rispettare delle condizioni, che verranno esaminate nel corso del capitolo. Si arriverà alla conclusione che la relazione fra elezioni e democrazia non è reciproca, alla stessa maniera un organo elettivo sarà effettivamente democratico se sarà in grado di rispettare tutte le opinioni degli elettori senza eccezioni. La titolarità dei diritti politici è strettamente correlata al concetto della cittadinanza. Verranno approfonditi i criteri che stabiliscono se si è cittadini o meno, che variano da Paese a Paese. In questo contesto verrà affrontata la situazione degli stranieri che vivono stabilmente in uno Stato, ma che non vedono riconosciuti i diritti politici, e se ci possono essere o meno delle condizioni che permettano una loro partecipazione nel sistema politico. Il secondo capitolo si sofferma sul declino delle principali funzioni delle istituzioni elettive, ossia quella di rappresentare i propri cittadini. Questa perdita di potere è dovuta in parte alle crescenti élite finanziarie e politiche, che controllano sempre di più le fasi del processo politico, ad esempio la scelta dei candidati alle elezioni. Mi soffermerò anche sulle elezioni primarie, in particolare quelle aperte, dove questo nuovo sistema ha permesso la partecipazione anche degli stranieri residenti sul territorio, garantendo una maggiore inclusività e partecipazione politica. Oltre alle disuguaglianze presenti nellelettorato attivo, ci sono anche quelle dellelettorato passivo, perché in una democrazia rappresentativa, i cittadini non solo votano i futuri eletti, ma possono anche farsi eleggere, in quanto eleggibili. Ma non tutti i cittadini possiedono risorse economiche, tali da per poter finanziare una campagna elettorale, di conseguenza ciò crea delle diseguaglianze fra i candidati. Vedremo anche come i finanziamenti pubblici, ma in particolare quelli privati creino ulteriori diseguaglianze. Il terzo capitolo si concentra sulle diseguaglianze che sorgono dopo il momento del voto, ossia nelle decisioni che vengono prese dai rappresentanti in Parlamento, e le relative pressioni che essi subiscono dai gruppi di interesse, dalle lobby e dall'opinione pubblica. Nella formazione dell'opinione pubblica fanno parte i mass media e i sondaggi. Negli ultimi anni nascono nuovi strumenti digitali (internet, il web), che sono subentrati nei sistemi politici, e i partiti hanno iniziato ad usufruire di questi mezzi per poter comunicare in maniera diretta con gli elettori, tramite le loro piattaforme online.
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