The family Ciperaceae (sedges) has a significant important for agriculture. The most important weeds belonging to this family are: Cyperus rotundus L., C. esculentus L., C. difformis L., C. iria L. and Fimbristylis miliacea (L.) Vahl, which are in the ranking of the worst weeds in the world respectively at position number 1, 16, 32, 33 and 40. C. difformis and C. iria are very important weeds in particular in rice. C. rotundus is considered the worst weed in the world, and is reported in 52 crops and 92 countries. F. miliacea is native to tropical America and is now considered one of the main rice weeds in Asia. C. esculentus is a sedge whose stem (up to 95cm tall) can be single or branched with a truncated section. The tubers begin to sprout when the temperature exceeds 10 ° C and serve for multiplication. C. esculentus is native to the Mediterranean areas and South-West Asia, is currently an important species in the tropical, subtropical and temperate areas. In Europe C. esculentus produces seeds, but the spread, took place mainly thanks to tubers and was favored by man through the involuntary transport of fragments of rhizomes or tubers with contaminated soil or plant material attached to agricultural machinery. Other types of diffusion are: zoochory, hydrochory, through contaminated plant material or animal feed. This species colonizes different types of habitats such as arable land, road networks and extra-agricultural areas, as well as near drainage canals, waterways and lakes. The development of C. esculentus is favored in slightly compact soils, with temperatures between 12 ° C and 38 ° C and by the increase of air CO2 content, while it is disadvantaged by extreme temperatures, particularly those that are too low, that cause the death of the tubers. The C. esculentus var. sativus (chufa) is grown for its edible tubers in many countries. Most of the infested fields in Europe involve vegetables and crops such as corn and soy. For containment of this species, integrated control strategies are needed and include preventive measures and the combination of mechanical and chemical control operations. The mechanical control includes several techniques, such as soil processing, which can work in the containment of the species, but only with interventions carried out at least monthly, or solarization, which combined with the processing of the soil ensures a good control of C. esculentus. Among the chemical means that can be used in corn, good results can be obtained with strategies based on pre-emergence and pre-emergence + post-emergence treatments that include the use of S-Metolachlor in the pre-emergence treatment. Excellent results can also be obtained in early post-emergence with the mixture Isoxaflutole + Thiencarbazone + Halosulfuron-methyl. In the chemical control of C. esculentus on soy, good results can be obtained in pre-emergence with the mixture S-Metolaclor + Pendimethalin; or in pre-emergence + post-emergence applications with Metribuzin + Clomazone + Pendimethalin mixtures (in pre-), followed by Bentazone (in post-) and Linuron + Clomazone (in pre-), followed by Bentazone (in post-).
Le Ciperacee sono una famiglia molto importante dal punto di vista agrario. Tra le specie infestanti più importanti appartenenti a questa famiglia vi sono: Cyperus rotundus L., C. esculentus L., C. difformis L., C. iria L. e Fimbristylis miliacea L., le quali sono nella classifica delle peggiori infestanti al mondo rispettivamente alla posizione numero 1, 16, 32, 33 e 40. C. difformis e C. iria sono malerbe molto importanti in particolare nel riso. C. rotundus è considerato l'erba infestante peggiore al mondo, ed è segnalato in 52 colture e 92 paesi. F. miliacea è un'infestante originaria dell'America tropicale, oggi considerata una delle principali infestanti del riso in Asia. C. esculentus è una Ciperacea il cui fusto (alto fino a 95cm) può essere singolo o ramificato a sezione trigona. I tuberi iniziano a germogliare quando la temperatura supera i 10°C e servono per la moltiplicazione. Il C. esculentus è originario delle zone mediterranee e dell'Asia sud-occidentale, attualmente è una importante specie infestante nelle zone tropicali, subtropicali e temperate. In Europa C. esculentus produce semi; la diffusione è tuttavia avvenuta principalmente grazie ai tuberi ed è stata favorita dall'uomo tramite il trasporto involontario di frammenti di rizomi o tuberi con suolo contaminato o materiale vegetale adeso alle macchine agricole. Altre tipologie di diffusione sono: zoocora, idrocora, tramite materiale vegetale contaminato o in alimenti per animali. Questa specie colonizza diversi tipi di habitat come terreni coltivabili, reti viarie e aree extra agricole, nonché, nei pressi di canali di drenaggio, corsi d'acqua e laghi. Lo sviluppo di C. esculentus è favorito da suoli poco compatti, da temperature comprese tra 12°C e 38°C e dall'aumento del contenuto di CO2 dell'aria, mentre è sfavorito da temperature estreme, in particolare da quelle troppo basse, che causano la morte dei tuberi. Il C. esculentus var. sativus (chufa) è coltivato per i suoi tuberi in numerosi paesi. La maggior parte dei campi infestati in Europa coinvolge ortaggi e colture come mais e soia. Per il contenimento di questa specie sono necessarie strategie di controllo integrate che includano la prevenzione della dispersione e la combinazione di operazioni di controllo meccanico e chimico. Il controllo meccanico comprende diverse tecniche, come la lavorazione del terreno, la quale può funzionare nel contenimento della specie, ma solo con interventi almeno mensili, o la solarizzazione, che abbinata alla lavorazione del terreno garantisce un buon controllo di C. esculentus. Tra i mezzi chimici utilizzabili in mais buoni risultati si possono ottenere con strategie basate su trattamenti di pre-emergenza e di pre-emergenza + post-emergenza precoce che prevedano l'impiego di S-metolaclor nel trattamento di pre-emergenza. Ottimi risultati si possono anche ottenere intervenendo in post-emergenza precoce con la miscela isossaflutolo + tiencarbazone-metile + halosulfuron-metile. Nel controllo chimico di C. esculentus su soia buoni risultati si possono ottenere in pre-emergenza con la miscela S-metolaclor + pendimetalin; oppure nelle applicazioni pre-emergenza + post emergenza con le miscele metribuzin + clomazone + pendimetalin (in pre-), seguito da bentazone (in post-) e linuron + clomazone (in pre-), seguito da bentazone (in post-).
Biologia e gestione delle ciperacee nelle colture erbacee estive
CULASSO, LUCA
2016/2017
Abstract
Le Ciperacee sono una famiglia molto importante dal punto di vista agrario. Tra le specie infestanti più importanti appartenenti a questa famiglia vi sono: Cyperus rotundus L., C. esculentus L., C. difformis L., C. iria L. e Fimbristylis miliacea L., le quali sono nella classifica delle peggiori infestanti al mondo rispettivamente alla posizione numero 1, 16, 32, 33 e 40. C. difformis e C. iria sono malerbe molto importanti in particolare nel riso. C. rotundus è considerato l'erba infestante peggiore al mondo, ed è segnalato in 52 colture e 92 paesi. F. miliacea è un'infestante originaria dell'America tropicale, oggi considerata una delle principali infestanti del riso in Asia. C. esculentus è una Ciperacea il cui fusto (alto fino a 95cm) può essere singolo o ramificato a sezione trigona. I tuberi iniziano a germogliare quando la temperatura supera i 10°C e servono per la moltiplicazione. Il C. esculentus è originario delle zone mediterranee e dell'Asia sud-occidentale, attualmente è una importante specie infestante nelle zone tropicali, subtropicali e temperate. In Europa C. esculentus produce semi; la diffusione è tuttavia avvenuta principalmente grazie ai tuberi ed è stata favorita dall'uomo tramite il trasporto involontario di frammenti di rizomi o tuberi con suolo contaminato o materiale vegetale adeso alle macchine agricole. Altre tipologie di diffusione sono: zoocora, idrocora, tramite materiale vegetale contaminato o in alimenti per animali. Questa specie colonizza diversi tipi di habitat come terreni coltivabili, reti viarie e aree extra agricole, nonché, nei pressi di canali di drenaggio, corsi d'acqua e laghi. Lo sviluppo di C. esculentus è favorito da suoli poco compatti, da temperature comprese tra 12°C e 38°C e dall'aumento del contenuto di CO2 dell'aria, mentre è sfavorito da temperature estreme, in particolare da quelle troppo basse, che causano la morte dei tuberi. Il C. esculentus var. sativus (chufa) è coltivato per i suoi tuberi in numerosi paesi. La maggior parte dei campi infestati in Europa coinvolge ortaggi e colture come mais e soia. Per il contenimento di questa specie sono necessarie strategie di controllo integrate che includano la prevenzione della dispersione e la combinazione di operazioni di controllo meccanico e chimico. Il controllo meccanico comprende diverse tecniche, come la lavorazione del terreno, la quale può funzionare nel contenimento della specie, ma solo con interventi almeno mensili, o la solarizzazione, che abbinata alla lavorazione del terreno garantisce un buon controllo di C. esculentus. Tra i mezzi chimici utilizzabili in mais buoni risultati si possono ottenere con strategie basate su trattamenti di pre-emergenza e di pre-emergenza + post-emergenza precoce che prevedano l'impiego di S-metolaclor nel trattamento di pre-emergenza. Ottimi risultati si possono anche ottenere intervenendo in post-emergenza precoce con la miscela isossaflutolo + tiencarbazone-metile + halosulfuron-metile. Nel controllo chimico di C. esculentus su soia buoni risultati si possono ottenere in pre-emergenza con la miscela S-metolaclor + pendimetalin; oppure nelle applicazioni pre-emergenza + post emergenza con le miscele metribuzin + clomazone + pendimetalin (in pre-), seguito da bentazone (in post-) e linuron + clomazone (in pre-), seguito da bentazone (in post-).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
804551_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.73 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.73 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/41311