INTRODUCTION: Vitamin D, or calciferol, is a fat-soluble vitamin. Very few foods contain it naturally, so dermal synthesis is the main natural source of this vitamin. In addition to the musculoskeletal implications, it has an immunomodulatory role through its anti-inflammatory and anti-autoimmune actions. There is therefore a significant concern about the possibility that vitamin D deficiency may adversely affect the development of neurodegenerative and neuro-inflammatory diseases. OBJECTIVE: Research in the literature scientific evidence that analyze the role of vitamin D in the development of neurodegenerative diseases. MATERIALS AND METHODS: Pubmed, Cinahl, and psycinfo databases were asked about articles investigating the effects of vitamin D deficiency in neurodegenerative diseases. Only articles published in the last 5 years, between 2018 and 2023, have been considered in order to select the most recent secondary literature research tests (Meta-analysis, Metasynthesis, Systematic Reviews, Guidelines). RESULTS: The research produced a total of 13 results on Pubmed, 49 on PsychInfo and 8 on Chinahl, among which finally 13 final articles were selected for this review: 7 Systematic Reviews/Meta-analyses of Primary Literature, 5 Secondary Literature Reviews, 1 GRADE Recommendations Article. DISCUSSION/CONCLUSION: The results of the studies analysed are conflicting and contradictory. Several factors of heterogeneity between studies may explain these contrasting results. Most of the selected studies support the association between vitamin D status and Alzheimer’s disease, dementia and cognitive impairment, and Parkinson’s disease, but further studies are needed to define with certainty the neuroprotective and/or therapeutic effects of vitamin D in neurodegenerative diseases.
INTRODUZIONE: La vitamina D, o calciferolo, è una vitamina liposolubile. Pochissimi alimenti la contengono naturalmente, quindi la sintesi dermica è la principale fonte naturale di questa vitamina. Oltre alle implicazioni muscoloscheletriche, essa ha un ruolo immunomodulatore attraverso le sue azioni antinfiammatorie e anti-autoimmuni. C'è quindi una preoccupazione significativa sulla possibilità che l'insufficienza di vitamina D possa influenzare negativamente lo sviluppo di malattie neurodegenerative e neuro-infiammatorie. OBIETTIVO: Ricercare in letteratura evidenze scientifiche che analizzino il ruolo della vitamina D nello sviluppo di malattie neurodegenerative. MATERIALI E METODI: Sono state interrogate le banche dati PubMed, Cinahl, e PsycInfo riguardo articoli che indagassero gli effetti della carenza di vitamina D nelle malattie neurodegenerative. Sono stati considerati solamente gli articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, tra il 2018 e il 2023, al fine di selezionare le più recenti prove di ricerca di letteratura secondaria (Metanalisi, Metasintesi, Revisioni Sistematiche, Linee Guida). RISULTATI: La ricerca ha prodotto complessivamente 13 risultati su Pubmed, 49 su PsychInfo e 8 su Chinahl, tra i quali alla fine sono stati selezionati 13 articoli definitivi per questa revisione: 7 Revisioni Sistematiche/Metanalisi di Letteratura Primaria, 5 Revisioni di Letteratura Secondaria, 1 Articolo di Raccomandazioni GRADE. DISCUSSIONE/CONCLUSIONE: I risultati degli studi analizzati sono discordanti e contraddittori. Diversi fattori di eterogeneità tra gli studi possono spiegare questi risultati contrastanti. La maggior parte degli studi selezionati sostiene l’associazione tra lo stato di vitamina D e la malattia di Alzheimer, la demenza e il deterioramento cognitivo, e la malattia di Parkinson, ma sono necessari ulteriori studi per definire con certezza gli effetti neuroprotettivi e/o terapeutici della vitamina D nelle malattie neurodegenerative.
Utilizzo della vitamina D nella prevenzione delle malattie neurodegenerative: una revisione della letteratura
CRAPISI, SIMONA
2022/2023
Abstract
INTRODUZIONE: La vitamina D, o calciferolo, è una vitamina liposolubile. Pochissimi alimenti la contengono naturalmente, quindi la sintesi dermica è la principale fonte naturale di questa vitamina. Oltre alle implicazioni muscoloscheletriche, essa ha un ruolo immunomodulatore attraverso le sue azioni antinfiammatorie e anti-autoimmuni. C'è quindi una preoccupazione significativa sulla possibilità che l'insufficienza di vitamina D possa influenzare negativamente lo sviluppo di malattie neurodegenerative e neuro-infiammatorie. OBIETTIVO: Ricercare in letteratura evidenze scientifiche che analizzino il ruolo della vitamina D nello sviluppo di malattie neurodegenerative. MATERIALI E METODI: Sono state interrogate le banche dati PubMed, Cinahl, e PsycInfo riguardo articoli che indagassero gli effetti della carenza di vitamina D nelle malattie neurodegenerative. Sono stati considerati solamente gli articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, tra il 2018 e il 2023, al fine di selezionare le più recenti prove di ricerca di letteratura secondaria (Metanalisi, Metasintesi, Revisioni Sistematiche, Linee Guida). RISULTATI: La ricerca ha prodotto complessivamente 13 risultati su Pubmed, 49 su PsychInfo e 8 su Chinahl, tra i quali alla fine sono stati selezionati 13 articoli definitivi per questa revisione: 7 Revisioni Sistematiche/Metanalisi di Letteratura Primaria, 5 Revisioni di Letteratura Secondaria, 1 Articolo di Raccomandazioni GRADE. DISCUSSIONE/CONCLUSIONE: I risultati degli studi analizzati sono discordanti e contraddittori. Diversi fattori di eterogeneità tra gli studi possono spiegare questi risultati contrastanti. La maggior parte degli studi selezionati sostiene l’associazione tra lo stato di vitamina D e la malattia di Alzheimer, la demenza e il deterioramento cognitivo, e la malattia di Parkinson, ma sono necessari ulteriori studi per definire con certezza gli effetti neuroprotettivi e/o terapeutici della vitamina D nelle malattie neurodegenerative.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4120