Introduction. The idea of developing a case report stems from the desire to focus on the patient's and caregiver's experiences in a life context characterized by the presence of head trauma following a road accident. The goal of this thesis is to examine the entirety of the path taken during the hospital stay, focusing on the improvements found in the area of motor autonomy, cognitive autonomy and self-care autonomy. Possession of these skills has been associated with a good quality of life. The concept of quality of life is extremely labile and subjective, and must therefore be considered within the specific context. The interventions that have found greater effectiveness will be highlighted. The patient's care structure is multidisciplinary, the professionals included in the rehabilitation path are: Nurses, Physiotherapists, Speech therapists, Doctors and Neuropsychologists. Wanting to analyze the patient's path in its entirety, a time-line was developed that contains the progress of the different autonomies on which the professional figures involved have operated. Materials and method. A literature search was conducted to identify the best rating scales for quality of life in patients with head trauma outcomes. The scales found (SF-36 and QOLIBRI) were used as a starting point for processing the questions posed during the meetings with the patient and caregiver. The data for the development of the case report were collected through structured interviews. It was decided to interview the professionals involved in the rehabilitation process, the patient and his caregiver. The questions developed to conduct the data collection were submitted to the multidisciplinary team and, once the approval was received, they were submitted to the patient. The interview with the patient was conducted with the collaboration of the speech therapist. The caregiver was interviewed separately from the patient. Results. With the development of the case report, I expect to highlight an improvement in the patient's autonomy during the rehabilitation process with a consequent increase in the quality of life. Furthermore, having also taken into consideration the patient's caregiver, I expect an improvement in his quality of life in correlation with the patient's recovery of autonomy. Discussion. From the conduct of this study, it emerged that an effective multidisciplinary approach, with constant comparisons and sharing of information, favors a more effective rehabilitation path for the patient. In addition, the continuous personalization of the care plan contributed to the achievement of results. In this case, the caregiver played an active role in promoting the recovery of autonomy in the execution of daily activities. Both of these factors led to a good adaptation to different clinical conditions and an improvement in the quality of life. Conclusions. Numerous characteristics of the subjects analyzed for the thesis characterized the clinical course. It is therefore crucial to fully understand the link between patient and caregiver, investigating this component can favor the emergence of key points to be used for the rehabilitation process and therefore favor the patient's recovery. Keyword. Brain injury, Brain trauma, Quality of life, Evaluation scale.
Introduzione. L’idea dello sviluppo di un case report nasce dalla voglia di mettere in primo piano il vissuto del paziente e del caregiver in un contesto di vita caratterizzato dalla presenza di esiti di trauma cranico in seguito ad un incidente stradale. L’obiettivo di questa tesi è quello di andare a esaminare la totalità del percorso affrontato durante il periodo di degenza ospedaliera, focalizzandosi sui miglioramenti riscontrati nell’ambito dell’autonomia motoria, dell’autonomia cognitiva e dell’autonomia della cura di sé. Il possesso di queste competenze è stato associato ad una buona qualità di vita. Il concetto di qualità di vita è estremamente labile e soggettivo, deve quindi essere considerato all’interno del contesto specifico. Verranno posti in risalto gli interventi che hanno riscontrato maggiore efficacia. L’assetto assistenziale del paziente è di tipo multidisciplinare, le figure professionali incluse nel percorso di riabilitazione sono: Infermieri, Fisioterapisti, Logopedisti, Medici e Neuropsicologi. Volendo analizzare il percorso del paziente nella sua totalità, è stata sviluppata una time-line che racchiude il progresso delle diverse autonomie sulle quali le figure professionali coinvolte hanno operato. Materiali e metodo. È stata condotta una ricerca bibliografica per individuare le migliori scale di valutazione per la qualità della vita in pazienti con esiti di trauma cranico. Le scale reperite (SF-36 e QOLIBRI) sono state utilizzate come base di partenza per l’elaborazione dei quesiti posti durante gli incontri con il paziente e il caregiver. I dati per lo sviluppo del case report sono stati raccolti tramite interviste strutturate. Si è deciso di intervistare le figure professionali coinvolte nel processo di riabilitazione, il paziente e il suo caregiver. Le domande elaborate per condurre la raccolta dati sono state fatte visionare all’equipe multidisciplinare e, una volta ricevuto il benestare, sono state sottoposte al paziente. L’intervista al paziente è stata condotta con la collaborazione della logopedista. Il caregiver è stato intervistato separatamente dal paziente. Risultati attesi. Con lo sviluppo del case report mi aspetto di evidenziare un miglioramento delle autonomie del paziente durante il percorso di riabilitazione con conseguente aumento della qualità di vita. Inoltre, avendo preso in considerazione anche il caregiver del paziente, mi aspetto un miglioramento della sua qualità di vita in correlazione al recupero di autonomia del paziente. Discussione dei risultati. Dalla conduzione del presente studio è emerso come un approccio multidisciplinare efficace, ovvero con confronti e condivisioni delle informazioni costanti, favorisca un percorso di riabilitazione maggiormente efficace per l’assistito. Inoltre la continua personalizzazione del piano assistenziale ha contribuito al raggiungimento dei risultati. Nel presente caso la figura del caregiver ha avuto un ruolo attivo nel favorire il recupero dell’autonomia nell’esecuzioni delle attività quotidiane. Entrambi questi fattori hanno determinato un buon adattamento alle diverse condizioni cliniche e un miglioramento della qualità di vita. Conclusioni. Numerose caratteristiche dei soggetti presi in analisi per la tesi hanno caratterizzato il percorso clinico. Risulta quindi determinante comprendere a fondo il legame tra paziente e caregiver, indagare questa componente può favorire l’emergere di punti chiave di cui avvalersi per il percorso riabilitativo e favorire perciò il recupero del paziente. Parole chiave. Brain injury, Brain trauma, Quality of life, Evaluation scale
La qualità di vita del paziente e del caregiver dopo incidente stradale con esiti di trauma cranico: case report
CASAROLA, GIANLUCA
2021/2022
Abstract
Introduzione. L’idea dello sviluppo di un case report nasce dalla voglia di mettere in primo piano il vissuto del paziente e del caregiver in un contesto di vita caratterizzato dalla presenza di esiti di trauma cranico in seguito ad un incidente stradale. L’obiettivo di questa tesi è quello di andare a esaminare la totalità del percorso affrontato durante il periodo di degenza ospedaliera, focalizzandosi sui miglioramenti riscontrati nell’ambito dell’autonomia motoria, dell’autonomia cognitiva e dell’autonomia della cura di sé. Il possesso di queste competenze è stato associato ad una buona qualità di vita. Il concetto di qualità di vita è estremamente labile e soggettivo, deve quindi essere considerato all’interno del contesto specifico. Verranno posti in risalto gli interventi che hanno riscontrato maggiore efficacia. L’assetto assistenziale del paziente è di tipo multidisciplinare, le figure professionali incluse nel percorso di riabilitazione sono: Infermieri, Fisioterapisti, Logopedisti, Medici e Neuropsicologi. Volendo analizzare il percorso del paziente nella sua totalità, è stata sviluppata una time-line che racchiude il progresso delle diverse autonomie sulle quali le figure professionali coinvolte hanno operato. Materiali e metodo. È stata condotta una ricerca bibliografica per individuare le migliori scale di valutazione per la qualità della vita in pazienti con esiti di trauma cranico. Le scale reperite (SF-36 e QOLIBRI) sono state utilizzate come base di partenza per l’elaborazione dei quesiti posti durante gli incontri con il paziente e il caregiver. I dati per lo sviluppo del case report sono stati raccolti tramite interviste strutturate. Si è deciso di intervistare le figure professionali coinvolte nel processo di riabilitazione, il paziente e il suo caregiver. Le domande elaborate per condurre la raccolta dati sono state fatte visionare all’equipe multidisciplinare e, una volta ricevuto il benestare, sono state sottoposte al paziente. L’intervista al paziente è stata condotta con la collaborazione della logopedista. Il caregiver è stato intervistato separatamente dal paziente. Risultati attesi. Con lo sviluppo del case report mi aspetto di evidenziare un miglioramento delle autonomie del paziente durante il percorso di riabilitazione con conseguente aumento della qualità di vita. Inoltre, avendo preso in considerazione anche il caregiver del paziente, mi aspetto un miglioramento della sua qualità di vita in correlazione al recupero di autonomia del paziente. Discussione dei risultati. Dalla conduzione del presente studio è emerso come un approccio multidisciplinare efficace, ovvero con confronti e condivisioni delle informazioni costanti, favorisca un percorso di riabilitazione maggiormente efficace per l’assistito. Inoltre la continua personalizzazione del piano assistenziale ha contribuito al raggiungimento dei risultati. Nel presente caso la figura del caregiver ha avuto un ruolo attivo nel favorire il recupero dell’autonomia nell’esecuzioni delle attività quotidiane. Entrambi questi fattori hanno determinato un buon adattamento alle diverse condizioni cliniche e un miglioramento della qualità di vita. Conclusioni. Numerose caratteristiche dei soggetti presi in analisi per la tesi hanno caratterizzato il percorso clinico. Risulta quindi determinante comprendere a fondo il legame tra paziente e caregiver, indagare questa componente può favorire l’emergere di punti chiave di cui avvalersi per il percorso riabilitativo e favorire perciò il recupero del paziente. Parole chiave. Brain injury, Brain trauma, Quality of life, Evaluation scaleFile | Dimensione | Formato | |
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