Secondo dati Istat la crisi economica in Italia è iniziata nel corso del 2007 riflessa da una diminuzione del 1,2% del Prodotto Interno Lordo dando così origine a un progressivo impoverimento. Questa congiuntura economica ha portato tassi di disoccupazione elevati e il ricorso a professioni poco qualificate. Si prefissa di determinare e studiare la "Propensione allo studio" e la "Propensione al lavoro" che caratterizzano i diplomati dell'anno 2007 attraverso la modellizzazione delle variabili Precedenti risultati scolastici e Famiglia di origine ed illustrandone le interrelazioni. Allo scopo di disporre di adeguati valori interpretativi, l'analisi delle connessioni è basata sul calcolo dell'indice "V di Cramer" che misura il grado di associazione di una coppia di variabili. Si postula quindi che i giovani studenti possano essere influenzati dal contesto familiare, inteso come livello di formazione raggiunto e di funzione educativa svolta dai genitori, e dalla scarsa fiducia riposta nel sistema formativo. In questa prima fase di analisi, le variabili che si considereranno serviranno per esaminare la condizione dei diplomati a quattro anni dal diploma e più specificatamente evidenziandone le varie occupazioni. Si andrà quindi a studiare le varie correlazioni tra la "Condizione dei diplomati" con il "genere" e poi il "tipo di scuola. Analizzando la condizione dell'occupazione e dell'istruzione nei 4 anni dal conseguimento del diploma di maturità è ora possibile procedere verso un'analisi delle motivazioni che spingono ciascun individuo a preferire un percorso lavorativo o formativo. Viene quindi mostrato il criterio con cui sono state modellizzate le intenzioni di ciascun diplomato dando origine così a due variabili chiamate Propensione allo studio e Propensione al lavoro procedendo poi all'analisi di connessione con età e sesso. Si procederà poi con l'esaminare i vari "Contesti familiari e scolastici" attraverso due variabili denominate "Precedenti risultati scolastici" e "Istruzione famiglia di origine" che si andranno poi a correlare " con il "sesso", l'"età" e con "precedenti risultati scolastici". Avendo studiato e analizzato singolarmente le propensioni, i contesti scolastici e familiari del campione si procede con lo studio delle loro interrelazioni attraverso la costruzione di un "Modello di regressione logistica multinomiale" per prevedere il comportamento al variare delle variabili. Si esamineranno quindi le Propensioni con i "Precedenti risultati scolastici", "Istruzione famiglia di origine" e con alcune "relazioni demografiche". In conclusione si pensa che individui aventi una bassa propensione allo studio, cioè chi possiede un background familiare o scolastico penalizzante, dovrebbero essere la priorità di eventuali provvedimenti diretti ad incoraggiare e motivare il proseguimento di un percorso scolastico. Sarebbero da incoraggiare anche gli individui con un certo grado di propensione al lavoro, in quanto durante il periodo di crisi economica l'aspirazione ad un'occupazione non si traduce facilmente nell'impiego desiderato.
La propensione allo studio e al lavoro dei diplomati dell'anno 2007. Relazioni con famiglia di origine e precedenti risultati scolastici. Un'analisi ISTAT.
DI MAIO, VALENTINA
2017/2018
Abstract
Secondo dati Istat la crisi economica in Italia è iniziata nel corso del 2007 riflessa da una diminuzione del 1,2% del Prodotto Interno Lordo dando così origine a un progressivo impoverimento. Questa congiuntura economica ha portato tassi di disoccupazione elevati e il ricorso a professioni poco qualificate. Si prefissa di determinare e studiare la "Propensione allo studio" e la "Propensione al lavoro" che caratterizzano i diplomati dell'anno 2007 attraverso la modellizzazione delle variabili Precedenti risultati scolastici e Famiglia di origine ed illustrandone le interrelazioni. Allo scopo di disporre di adeguati valori interpretativi, l'analisi delle connessioni è basata sul calcolo dell'indice "V di Cramer" che misura il grado di associazione di una coppia di variabili. Si postula quindi che i giovani studenti possano essere influenzati dal contesto familiare, inteso come livello di formazione raggiunto e di funzione educativa svolta dai genitori, e dalla scarsa fiducia riposta nel sistema formativo. In questa prima fase di analisi, le variabili che si considereranno serviranno per esaminare la condizione dei diplomati a quattro anni dal diploma e più specificatamente evidenziandone le varie occupazioni. Si andrà quindi a studiare le varie correlazioni tra la "Condizione dei diplomati" con il "genere" e poi il "tipo di scuola. Analizzando la condizione dell'occupazione e dell'istruzione nei 4 anni dal conseguimento del diploma di maturità è ora possibile procedere verso un'analisi delle motivazioni che spingono ciascun individuo a preferire un percorso lavorativo o formativo. Viene quindi mostrato il criterio con cui sono state modellizzate le intenzioni di ciascun diplomato dando origine così a due variabili chiamate Propensione allo studio e Propensione al lavoro procedendo poi all'analisi di connessione con età e sesso. Si procederà poi con l'esaminare i vari "Contesti familiari e scolastici" attraverso due variabili denominate "Precedenti risultati scolastici" e "Istruzione famiglia di origine" che si andranno poi a correlare " con il "sesso", l'"età" e con "precedenti risultati scolastici". Avendo studiato e analizzato singolarmente le propensioni, i contesti scolastici e familiari del campione si procede con lo studio delle loro interrelazioni attraverso la costruzione di un "Modello di regressione logistica multinomiale" per prevedere il comportamento al variare delle variabili. Si esamineranno quindi le Propensioni con i "Precedenti risultati scolastici", "Istruzione famiglia di origine" e con alcune "relazioni demografiche". In conclusione si pensa che individui aventi una bassa propensione allo studio, cioè chi possiede un background familiare o scolastico penalizzante, dovrebbero essere la priorità di eventuali provvedimenti diretti ad incoraggiare e motivare il proseguimento di un percorso scolastico. Sarebbero da incoraggiare anche gli individui con un certo grado di propensione al lavoro, in quanto durante il periodo di crisi economica l'aspirazione ad un'occupazione non si traduce facilmente nell'impiego desiderato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40943