Argomento poco noto della guerra di Crimea, la legione anglo-italiana nacque dalla necessità britannica di inviare rinforzi all'armata che assediava Sebastopoli. Gli inglesi si trovavano a essere in netta minoranza rispetto agli alleati francesi e il sistema di reclutamento britannico non poteva sopperire alla mancanza di uomini, quindi si optò per l'arruolamento di mercenari. I legionari italiani, arruolati a partire dall'agosto 1855, vennero concentrati inizialmente a Novara e Chivasso, fino a quando, a fine febbraio 1856, venne scoperto un presunto tentativo rivoluzionario nei loro ranghi. Il caso mediatico, diplomatico e politico che ne seguì portò all'allontanamento della legione dall'Italia e al suo invio a Malta. Sull'isola, a metà maggio, i legionari si resero protagonisti di altri fatti che occuparono le prime pagine dei quotidiani: l'uccisione di un ispettore di polizia locale e un principio di ammutinamento. Questi eventi e la fine della guerra in Crimea portarono al definitivo scioglimento della legione e al congedo di tutti i suoi membri. La vicenda è stata ricostruita tramite la consultazione delle poche pubblicazioni in merito, dei quotidiani dell'epoca e di numerosi documenti archivistici per lo più inediti.
Giubbe rosse in Piemonte: la British Italian Legion 1855-56
BERTOLINO, ANDREA
2017/2018
Abstract
Argomento poco noto della guerra di Crimea, la legione anglo-italiana nacque dalla necessità britannica di inviare rinforzi all'armata che assediava Sebastopoli. Gli inglesi si trovavano a essere in netta minoranza rispetto agli alleati francesi e il sistema di reclutamento britannico non poteva sopperire alla mancanza di uomini, quindi si optò per l'arruolamento di mercenari. I legionari italiani, arruolati a partire dall'agosto 1855, vennero concentrati inizialmente a Novara e Chivasso, fino a quando, a fine febbraio 1856, venne scoperto un presunto tentativo rivoluzionario nei loro ranghi. Il caso mediatico, diplomatico e politico che ne seguì portò all'allontanamento della legione dall'Italia e al suo invio a Malta. Sull'isola, a metà maggio, i legionari si resero protagonisti di altri fatti che occuparono le prime pagine dei quotidiani: l'uccisione di un ispettore di polizia locale e un principio di ammutinamento. Questi eventi e la fine della guerra in Crimea portarono al definitivo scioglimento della legione e al congedo di tutti i suoi membri. La vicenda è stata ricostruita tramite la consultazione delle poche pubblicazioni in merito, dei quotidiani dell'epoca e di numerosi documenti archivistici per lo più inediti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40916