La scienza alla base di molte delle tecnologie più innovative di oggi, alcune delle quali oggetto di questa relazione, non è recente. John McCarthy, è considerato il padre dell'AI avendo coniato la frase nel 1955 e, tenuto la prima conferenza accademica sull'argomento l'anno successivo. Il termine ¿realtà virtuale¿ è stato usato per la prima volta a metà degli anni '80 ma i tentativi di utilizzare l'elettronica per sviluppare ambienti simulati risalgono già agli anni '50. Per quanto riguarda l'Internet Of Things, che ora è un argomento ¿popolare¿, sono passati vent'anni da quando la frase venne introdotta. Il primo oggetto connesso (un tostapane creato da Romkey e Simon Hackett) ha, effettivamente debuttato molto prima, nel 1990. Tutto ciò ci ricorda che spesso esiste un divario di grandi dimensioni tra il momento in cui la scienza rende possibile una cosa e il momento in cui la stessa diventa un luogo comune. Quando si parla di Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata e Internet Of Things, i progressi nel digitale hanno contribuito a colmare quel divario più rapidamente che mai, negli ultimi tempi. Poiché queste sono tecnologie che si intersecano, i progressi in un campo hanno dato impulso, inevitabilmente, all'altro. Quindi, invece di dover aspettare ancora qualche decennio, tutti possono vedere l'immaginario diventare realtà. Oltre allo sviluppo recentemente accelerato, AI, AR, VR e IOT hanno anche in comune lo stesso insieme di dipendenze: ognuna richiede dispositivi relativamente sofisticati, un'eccellente connettività di rete e solide infrastrutture cloud. Nessuno di questi funziona correttamente senza interconnessione. Fatta questa premessa, lo scopo del mio lavoro è l'approfondimento delle tecnologie sopracitate.
Le nuove frontiere della comunicazione: AR, VR, AI e IOT
PONZIO, ROBERTA
2018/2019
Abstract
La scienza alla base di molte delle tecnologie più innovative di oggi, alcune delle quali oggetto di questa relazione, non è recente. John McCarthy, è considerato il padre dell'AI avendo coniato la frase nel 1955 e, tenuto la prima conferenza accademica sull'argomento l'anno successivo. Il termine ¿realtà virtuale¿ è stato usato per la prima volta a metà degli anni '80 ma i tentativi di utilizzare l'elettronica per sviluppare ambienti simulati risalgono già agli anni '50. Per quanto riguarda l'Internet Of Things, che ora è un argomento ¿popolare¿, sono passati vent'anni da quando la frase venne introdotta. Il primo oggetto connesso (un tostapane creato da Romkey e Simon Hackett) ha, effettivamente debuttato molto prima, nel 1990. Tutto ciò ci ricorda che spesso esiste un divario di grandi dimensioni tra il momento in cui la scienza rende possibile una cosa e il momento in cui la stessa diventa un luogo comune. Quando si parla di Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata e Internet Of Things, i progressi nel digitale hanno contribuito a colmare quel divario più rapidamente che mai, negli ultimi tempi. Poiché queste sono tecnologie che si intersecano, i progressi in un campo hanno dato impulso, inevitabilmente, all'altro. Quindi, invece di dover aspettare ancora qualche decennio, tutti possono vedere l'immaginario diventare realtà. Oltre allo sviluppo recentemente accelerato, AI, AR, VR e IOT hanno anche in comune lo stesso insieme di dipendenze: ognuna richiede dispositivi relativamente sofisticati, un'eccellente connettività di rete e solide infrastrutture cloud. Nessuno di questi funziona correttamente senza interconnessione. Fatta questa premessa, lo scopo del mio lavoro è l'approfondimento delle tecnologie sopracitate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/40880