This Thesis aims to demonstrate, through a direct experience, how storytelling can represent a powerful and inclusive tool within Hospital Schools, an educational environment attended by students of different ages, needs, and personal characteristics. The Thesis is divided into four chapters. The first three provide a theoretical and regulatory overview, addressing the historical and legislative developments that led to the creation of Hospital Schools, their main characteristics, the role of the hospital teacher, as well as the child’s perception and experience regarding the hospital and disease. The fourth chapter is dedicated to my direct experience at the Pediatric Oncohematology Department of the "SS. Annunziata" Hospital in Savigliano, where I implemented an educational project centered on storytelling. The narrative was intended as a cohesive element and a communication tool, proving to be a valuable vehicle for establishing an empathetic dialogue not only with the children but also with their families, thus fostering a more humane and engaging learning environment. The first phase of the project involved the adaptation of the story "Punto e Virgola," presented to the children using the Kamishibai, a Japanese storytelling technique that uses illustrated boards. This story is part of the Ministerial Project "Word to the Children: Designing the Antidote to Fear through Storytelling," which aims, through psychoeducational activities, to promote resilience in hospitalized children. In the second phase of the project, children were involved in creative writing activities and used the dice-telling technique to work out eight stories, individually or in small groups. The texts produced were included in a digital book entitled "Stories in the ward", accessible to all patients and operators of the department through a QR Code, to offer them an opportunity for pleasant and stimulating reading. Through this project, storytelling has proved to be an educational and therapeutic tool at the same time, capable of transforming the children’s hospital experience into a moment of creative expression and sharing.
La presente Tesi di Laurea si propone di dimostrare, attraverso un'esperienza pratica condotta sul campo, come la narrazione possa rappresentare uno strumento potente e inclusivo all'interno della Scuola in Ospedale (SiO), un contesto educativo frequentato da alunni con età, bisogni e caratteristiche personali differenti tra loro. La Tesi è articolata in quattro capitoli. I primi tre forniscono un approfondimento teorico e normativo, trattando rispettivamente gli sviluppi storici e legislativi che hanno portato alla nascita della Scuola in Ospedale, le sue caratteristiche principali, il ruolo dell'insegnante ospedaliero, nonché la percezione e l'esperienza del bambino riguardo all'ospedale e alla malattia. Il quarto capitolo, invece, è dedicato alla mia esperienza diretta presso il Reparto di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale "SS. Annunziata" di Savigliano, in cui ho attuato un progetto educativo incentrato sulla narrazione. Il racconto è stato inteso come elemento di coesione e come strumento di comunicazione, rivelandosi un prezioso veicolo per instaurare un dialogo empatico non solo con i bambini, ma anche con le loro famiglie, favorendo così un ambiente di apprendimento più umano e coinvolgente. La prima fase del progetto ha visto la rielaborazione del racconto "Punto e Virgola", presentato ai bambini tramite il Kamishibai, un teatrino giapponese che prevede l’impiego di tavole illustrate. Tale racconto si inserisce nel contesto del Progetto Ministeriale "Parola ai bambini: progettare l’antidoto alla paura attraverso la narrazione", che mira, attraverso attività psicoeducative, a promuovere la resilienza nei bambini ospedalizzati. Nella seconda fase del progetto, i bambini sono stati coinvolti in attività di scrittura creativa e hanno utilizzato la tecnica dei dadi narrativi per elaborare otto racconti, individualmente o in piccoli gruppi. I testi prodotti sono stati racchiusi in un libro digitale intitolato "Racconti in corsia", accessibile a tutti i pazienti e operatori del Reparto tramite un QR Code, per offrire loro un'opportunità di lettura piacevole e stimolante. Attraverso questo progetto, la narrazione si è dimostrata uno strumento educativo e terapeutico al tempo stesso, capace di trasformare l'esperienza ospedaliera dei bambini in un momento di espressione creativa e di condivisione.
Strutture e Pratiche Educative della Scuola in Ospedale. Storie che curano: la narrazione come strumento inclusivo in un reparto di Oncoematologia Pediatrica.
BODRERO, ANNA
2023/2024
Abstract
La presente Tesi di Laurea si propone di dimostrare, attraverso un'esperienza pratica condotta sul campo, come la narrazione possa rappresentare uno strumento potente e inclusivo all'interno della Scuola in Ospedale (SiO), un contesto educativo frequentato da alunni con età, bisogni e caratteristiche personali differenti tra loro. La Tesi è articolata in quattro capitoli. I primi tre forniscono un approfondimento teorico e normativo, trattando rispettivamente gli sviluppi storici e legislativi che hanno portato alla nascita della Scuola in Ospedale, le sue caratteristiche principali, il ruolo dell'insegnante ospedaliero, nonché la percezione e l'esperienza del bambino riguardo all'ospedale e alla malattia. Il quarto capitolo, invece, è dedicato alla mia esperienza diretta presso il Reparto di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale "SS. Annunziata" di Savigliano, in cui ho attuato un progetto educativo incentrato sulla narrazione. Il racconto è stato inteso come elemento di coesione e come strumento di comunicazione, rivelandosi un prezioso veicolo per instaurare un dialogo empatico non solo con i bambini, ma anche con le loro famiglie, favorendo così un ambiente di apprendimento più umano e coinvolgente. La prima fase del progetto ha visto la rielaborazione del racconto "Punto e Virgola", presentato ai bambini tramite il Kamishibai, un teatrino giapponese che prevede l’impiego di tavole illustrate. Tale racconto si inserisce nel contesto del Progetto Ministeriale "Parola ai bambini: progettare l’antidoto alla paura attraverso la narrazione", che mira, attraverso attività psicoeducative, a promuovere la resilienza nei bambini ospedalizzati. Nella seconda fase del progetto, i bambini sono stati coinvolti in attività di scrittura creativa e hanno utilizzato la tecnica dei dadi narrativi per elaborare otto racconti, individualmente o in piccoli gruppi. I testi prodotti sono stati racchiusi in un libro digitale intitolato "Racconti in corsia", accessibile a tutti i pazienti e operatori del Reparto tramite un QR Code, per offrire loro un'opportunità di lettura piacevole e stimolante. Attraverso questo progetto, la narrazione si è dimostrata uno strumento educativo e terapeutico al tempo stesso, capace di trasformare l'esperienza ospedaliera dei bambini in un momento di espressione creativa e di condivisione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4087