This thesis aims to analyze the works “For Perpetual Peace” by Immanuel Kant and “Peace through Law” by Hans Kelsen, to understand whether and what kind of influence they had on the development of international organizations. In his paper, Kant identifies the solution to international disputes in the federation of states. One hundred and fifty years later, the Austrian jurist proposes, as a solution to the same problem, the establishment of an international legal order capable of subordinating state law to supranational law. To answer the thesis question, the Kantian work of 1795, the subject of the first chapter, was analyzed in detail, taking into consideration not only the theoretical content but also the historical and political context in which the writing came to life. “Peace through Law” was analyzed in the second chapter, paying attention to both the articles contained in the text and the biographical events of the author. This section continues with an examination of the development and characteristics of international organizations, while a direct comparison between the articles proposed in Kelsen's work and those found in the statute of the United Nations is the content of the final part of the second chapter. Both the works of the two authors and later critical texts were used to conduct the first part of the study; for the last section, a comparative analysis between the Kelsen text and the UN statute was conducted with the aim of identifying congruencies and discrepancies between the projects. In light of the information gathered, it emerges that both authors influenced the development of international organizations, even if in different ways. Additionally, it is possible to observe how the path of legal pacifism can be a viable alternative in the search for stable peace among peoples.
La tesi si propone di analizzare le opere “Per la pace perpetua” di Immanuel Kant e “La pace attraverso il diritto” di Hans Kelsen cercando di comprendere se e quale tipo di influenza abbiano avuto sullo sviluppo delle organizzazioni internazionali. Nel suo scritto, il filosofo di Königsberg, individua la soluzione alle controversie internazionali nella federazione di stati. Il giurista austriaco, centocinquant’anni dopo, propone, come soluzione allo stesso problema, l’istituzione di un ordine giuridico internazionale in grado di subordinare la legge statale a quella sovranazionale. Per rispondere alla domanda di tesi è stata analizzata nel dettaglio l’opera kantiana del 1795, oggetto del primo capitolo, prendendo in considerazione non solo il contenuto teorico, ma anche il contesto storico e politico in cui lo scritto ha preso vita. “La pace attraverso il diritto” è stata analizzata nel secondo capitolo, ponendo attenzione sia agli articoli contenuti nel testo sia alle vicende biografiche dell’autore. Questa sezione prosegue con l’esame dello sviluppo e le caratteristiche delle organizzazioni internazionali mentre il confronto diretto tra gli articoli proposti nell’opera di Kelsen e quelli presenti nello statuto delle Nazioni Unite è il contenuto della parte finale del secondo capitolo. Per condurre la prima parte dello studio si è fatto ricorso sia alle opere dei due autori sia a testi critici successivi, per l’ultima sezione è stata condotta un’analisi comparativa tra il testo kelseniano e lo statuto delle Nazioni Unite con l’obiettivo di individuare congruenze e discrepanze tra i progetti. Alla luce delle informazioni raccolte emerge che entrambi gli autori abbiano influenzato lo sviluppo delle organizzazioni internazionali anche se in modo diverso, è possibile altresì osservare come la strada del pacifismo giuridico possa essere un’alternativa valida per la ricerca della pace stabile tra i popoli.
I progetti di pace: fondamenti filosofici e giuridici di Kant e Kelsen per lo sviluppo delle organizzazioni internazionali
SENSI, AGNESE
2023/2024
Abstract
La tesi si propone di analizzare le opere “Per la pace perpetua” di Immanuel Kant e “La pace attraverso il diritto” di Hans Kelsen cercando di comprendere se e quale tipo di influenza abbiano avuto sullo sviluppo delle organizzazioni internazionali. Nel suo scritto, il filosofo di Königsberg, individua la soluzione alle controversie internazionali nella federazione di stati. Il giurista austriaco, centocinquant’anni dopo, propone, come soluzione allo stesso problema, l’istituzione di un ordine giuridico internazionale in grado di subordinare la legge statale a quella sovranazionale. Per rispondere alla domanda di tesi è stata analizzata nel dettaglio l’opera kantiana del 1795, oggetto del primo capitolo, prendendo in considerazione non solo il contenuto teorico, ma anche il contesto storico e politico in cui lo scritto ha preso vita. “La pace attraverso il diritto” è stata analizzata nel secondo capitolo, ponendo attenzione sia agli articoli contenuti nel testo sia alle vicende biografiche dell’autore. Questa sezione prosegue con l’esame dello sviluppo e le caratteristiche delle organizzazioni internazionali mentre il confronto diretto tra gli articoli proposti nell’opera di Kelsen e quelli presenti nello statuto delle Nazioni Unite è il contenuto della parte finale del secondo capitolo. Per condurre la prima parte dello studio si è fatto ricorso sia alle opere dei due autori sia a testi critici successivi, per l’ultima sezione è stata condotta un’analisi comparativa tra il testo kelseniano e lo statuto delle Nazioni Unite con l’obiettivo di individuare congruenze e discrepanze tra i progetti. Alla luce delle informazioni raccolte emerge che entrambi gli autori abbiano influenzato lo sviluppo delle organizzazioni internazionali anche se in modo diverso, è possibile altresì osservare come la strada del pacifismo giuridico possa essere un’alternativa valida per la ricerca della pace stabile tra i popoli.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4080