L'étude de la littérature française du XVIIème siècle, le charme de Paris et de la cour de Louis XIII et de Louis XIV ont éveillé ma curiosité d'approfondir les ¿uvres d'un auteur, traité pendant le cours de littérature française : Charles Sorel, dont j'ai étudié une parmi ses ¿uvres et précisément l' «Histoire comique de Francion». La plus grande partie de sa production littéraire, comme le roman que j'ai cité plus haut et son recueil de nouvelles «Les Nouvelles choisies», paraît anonyme ou sous pseudonyme. Pendant le cours, j'ai découvert que Charles Sorel avait publié aussi des nouvelles, donc j'ai voulu analyser son approche à ce genre littéraire pas trop bien défini dans les premières années du XVIIème siècle français. Il y avait, à ce temps-là, une sorte de renouvellement du genre : jusqu'à ce moment le modèle italien, lié au goût du divertissement salace, tourné autour d'une seule histoire, dominait. Pendant le XVIIème siècle, le modèle d'inspiration devient la nouvelle espagnole, sensiblement plus longue et riche d'intrigues. Charles Sorel, dans «La Bibliothèque française», un grand recueil critique sur la production littéraire française et européenne du XVIIème siècle, montre bien sa position par rapport à la nouvelle. Mon travail se compose de deux chapitres. Le premier chapitre se focalise sur les premières définitions du terme «nouvelle», sur son apparition avant le XVIIème siècle et enfin sur l'évolution du genre au XVIIème siècle: période pendant laquelle l'auteur compose ses ¿uvres. Le deuxième chapitre, par contre, est dédié à la vie et à la bibliographie de Charles Sorel et à ses contacts avec le courant de pensée du libertinage français. A la fin des deux chapitres j'ai fait une analyse comparée entre deux nouvelles de son recueil, prenant en considération les différences, sur le plan idéologique, entre le recueil qui remonte à l'année 1623 et celui paru en 1645. Mon but est celui d'arriver à analyser la position de Charles Sorel par rapport au courant du libertinage. Pour ce qui concerne le roman «Histoire comique de Francion» nous avions déjà vérifié que la première édition, parue en 1623, introduisait quelques éléments liés au mouvement libertin. Dans la deuxième et la troisième édition du roman, parues respectivement en 1626 et 1633, telle pensée est élaborée grâce à une stratégie de dissimulation, avec l'emploi des techniques de l'implicite et de l'allusif. Sorel se démontre toujours fidèle à sa pensée, mais, grâce à quelques astuces, il traite la question avec plus d'attention, en choisissant de remplacer ou de simplifier certains passages. Même pour ce qui concerne le recueil «Les Nouvelles choisies», il y a deux éditions : celle de 1623, même année de publication du Francion et celle de 1645. Dans la première édition on perçoit la présence d'un contact avec le courant de pensée du libertinage, toutefois moins évidente que dans l' «Histoire comique de Francion». Dans la deuxième édition, l'adhésion de Charles Sorel au mouvement libertin se traduit par un éloignement mis en ¿uvre par la correction, la censure et les modifications de certains passages. Enfin, j'ai essayé d'analyser si Charles Sorel est arrivé à s'éloigner vraiment du mouvement libertin, ou si, plutôt, il a élaboré toute une stratégie pour éviter, comme dans le roman «Histoire comique de Francion», le problème de la censure.
Lo studio della letteratura francese del XVII secolo, il fascino di Parigi e della corte di Luigi XIII e di Luigi XIV hanno fatto nascere in me la curiosità di approfondire le opere di uno degli autori trattati durante il corso di letteratura francese, ovvero Charles Sorel, di cui ho studiato l' "Histoire comique de Francion". Gran parte della sua produzione letteraria, come il romanzo sopracitato e la raccolta di novelle "Les Nouvelles choisies", è giunta a noi in forma anonima o sotto pseudonimo.Sorel aveva anche editato delle novelle quindi ho voluto analizzare il suo avvicinamento ad un genere letterario ancora non ben definito nei primi anni del Seicento francese. Era infatti in atto una fase di rinnovamento del genere: se fino ad allora il modello italiano dal sapore divertente e peccaminoso, breve e legato ad un'unica vicenda era stato prevalente, nel corso del XVII secolo si adotta invece come modello d'ispirazione la novella spagnola, più lunga e ricca d'intrighi. Sorel fa emergere la sua posizione rispetto alla novella nell'opera "La Bibliothèque françoise", una grande raccolta critica sulla produzione letteraria francese ed europea che prenderò in considerazione nella mia dissertazione. Il mio percorso si articola su due capitoli così strutturati: nel primo, illustrerò le prime definizioni sull'apparizione del genere letterario della novella prima del 1600, per poi esaminarne la sua evoluzione soffermandomi in particolare sul periodo della comparsa della raccolta di Sorel. Nel secondo capitolo introdurrò la vita e la bibliografia di Charles Sorel ed i suoi possibili contatti con la corrente di pensiero del libertinaggio, proseguirò con un'analisi comparata di due novelle della sua raccolta, considerandone le varianti e le differenze sul piano ideologico tra la raccolta del 1623 e quella del 1645. L'interrogativo che ci poniamo riguarda la posizione di Charles Sorel rispetto alla corrente del libertinaggio. Per l'"Histoire comique de Francion" abbiamo verificato che la prima edizione, apparsa nel 1623, introduce alcuni elementi riconducibili al movimento libertino. Nella seconda e terza edizione del romanzo, apparse rispettivamente nel 1626 e 1633, tale pensiero viene elaborato attraverso una strategia di dissimulazione, tramite l'impiego delle tecniche dell'implicito, del non detto e dell'allusivo. Sorel rimarrà sempre fedele al suo pensiero, ma grazie ad alcuni accorgimenti lo esporrà con più attenzione, sostituendo o ammorbidendo alcuni passaggi. Per quanto riguarda "Les Nouvelles choisies", anch'esse conoscono due versioni, quella del 1623, stesso anno di pubblicazione del Francion, e quella apparsa all'incirca vent'anni dopo, nel 1645. Nella prima edizione si avverte la presenza di un contatto con la corrente di pensiero del libertinaggio, tuttavia meno evidente di quella che si manifesta nell' "Histoire comique de Francion". Nella seconda stesura, l'adesione di Sorel al movimento si traduce in un allontanamento messo in atto tramite la correzione, la censura e le modifiche di alcuni passaggi. Nella nostra dissertazione, intendiamo verificare puntualmente come l'autore elabori la sua strategia, e se si possa affermare che egli si è allontanato dal movimento libertino, oppure, come per il Francion, le varianti siano da attribuire alla necessità di evitare la censura.
Le novelle "libertine" di Charles Sorel: due edizioni a confronto
PIONZO, ARIANNA
2017/2018
Abstract
Lo studio della letteratura francese del XVII secolo, il fascino di Parigi e della corte di Luigi XIII e di Luigi XIV hanno fatto nascere in me la curiosità di approfondire le opere di uno degli autori trattati durante il corso di letteratura francese, ovvero Charles Sorel, di cui ho studiato l' "Histoire comique de Francion". Gran parte della sua produzione letteraria, come il romanzo sopracitato e la raccolta di novelle "Les Nouvelles choisies", è giunta a noi in forma anonima o sotto pseudonimo.Sorel aveva anche editato delle novelle quindi ho voluto analizzare il suo avvicinamento ad un genere letterario ancora non ben definito nei primi anni del Seicento francese. Era infatti in atto una fase di rinnovamento del genere: se fino ad allora il modello italiano dal sapore divertente e peccaminoso, breve e legato ad un'unica vicenda era stato prevalente, nel corso del XVII secolo si adotta invece come modello d'ispirazione la novella spagnola, più lunga e ricca d'intrighi. Sorel fa emergere la sua posizione rispetto alla novella nell'opera "La Bibliothèque françoise", una grande raccolta critica sulla produzione letteraria francese ed europea che prenderò in considerazione nella mia dissertazione. Il mio percorso si articola su due capitoli così strutturati: nel primo, illustrerò le prime definizioni sull'apparizione del genere letterario della novella prima del 1600, per poi esaminarne la sua evoluzione soffermandomi in particolare sul periodo della comparsa della raccolta di Sorel. Nel secondo capitolo introdurrò la vita e la bibliografia di Charles Sorel ed i suoi possibili contatti con la corrente di pensiero del libertinaggio, proseguirò con un'analisi comparata di due novelle della sua raccolta, considerandone le varianti e le differenze sul piano ideologico tra la raccolta del 1623 e quella del 1645. L'interrogativo che ci poniamo riguarda la posizione di Charles Sorel rispetto alla corrente del libertinaggio. Per l'"Histoire comique de Francion" abbiamo verificato che la prima edizione, apparsa nel 1623, introduce alcuni elementi riconducibili al movimento libertino. Nella seconda e terza edizione del romanzo, apparse rispettivamente nel 1626 e 1633, tale pensiero viene elaborato attraverso una strategia di dissimulazione, tramite l'impiego delle tecniche dell'implicito, del non detto e dell'allusivo. Sorel rimarrà sempre fedele al suo pensiero, ma grazie ad alcuni accorgimenti lo esporrà con più attenzione, sostituendo o ammorbidendo alcuni passaggi. Per quanto riguarda "Les Nouvelles choisies", anch'esse conoscono due versioni, quella del 1623, stesso anno di pubblicazione del Francion, e quella apparsa all'incirca vent'anni dopo, nel 1645. Nella prima edizione si avverte la presenza di un contatto con la corrente di pensiero del libertinaggio, tuttavia meno evidente di quella che si manifesta nell' "Histoire comique de Francion". Nella seconda stesura, l'adesione di Sorel al movimento si traduce in un allontanamento messo in atto tramite la correzione, la censura e le modifiche di alcuni passaggi. Nella nostra dissertazione, intendiamo verificare puntualmente come l'autore elabori la sua strategia, e se si possa affermare che egli si è allontanato dal movimento libertino, oppure, come per il Francion, le varianti siano da attribuire alla necessità di evitare la censura.File | Dimensione | Formato | |
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