Abstract Background Intermittent self-catheterization is the regular insertion of a catheter into the bladder to empty it of urine. It is indicated in case of urinary retention and allows an improvement in the quality of life in terms of independence, privacy and dignity. Self-catheterization can be an apparently simple procedure, in reality it involves the temporary or definitive change in the life of the people who practice it at home. In a situation of this type, gender medicine aims, through research, to identify and study the differences between men and women that can influence the execution of this technique. Purpose The goal of this paper is to look for gender differences in the management of self-catheterization. Method The methodology used is the bibliographic review in order to investigate what is described in the existing literature on the chosen topic. The research developed on the Pubmed database through the use of 5 search strings; the articles were selected mainly from scientific journals such as: Journal of Wound Ostomy & Continence Nursing, Minerva Urology and Nephrology, International Urology and Nephrology, Journal of Advanced Nursing, Gender Medicine, Spinal Cord, International Brazilian Journal of Urology, BJU International, Journal of Psychosomatic Research and Paraplegia. Results The results show the existence of differences in the practice of self-catheterization related to both biological differences (defined by sex) and socio-economic and cultural differences (defined by gender). In particular, it appears that women encounter greater obstacles in performing the technique due to the anatomical conformation of the genitourinary system, have more marked emotional and psychological consequences than men and are more prone to infections. On the other hand, men have greater difficulties with regard to the discretion related to the transport of their catheters which are more bulky than female ones. Conclusions To undertake the correct treatment path, the right recognition and adequate acceptance of this technique, the importance of conducting new studies to examine gender differences in order to address and increase the effective interventions that can be implemented is highlighted. and respond as adequately as possible to the real care needs of patients who practice self-catheterization. Keywords .“self-catheterization”, “intermittent catheterization”, “quality of life”, “gender”, “differences”, “experiences”, “satisfaction”, “questionnaire”
Abstract Introduzione L’autocateterismo intermittente è l’inserimento regolare di un catetere nella vescica per svuotarla dall’urina. Esso è indicato in caso di ritenzione urinaria e permette un miglioramento della qualità di vita in termini di indipendenza, privacy e dignità. L’autocateterismo può risultare una procedura apparentemente semplice, in realtà comporta il cambiamento temporaneo o definitivo della vita delle persone che lo praticano al domicilio. In una situazione di questo tipo la medicina di genere si propone, mediante la ricerca, di identificare e studiare le differenze esistenti tra uomo e donna che possono influenzare l’esecuzione di tale tecnica. Scopo L’obiettivo di questo elaborato è ricercare le differenze di genere nella gestione dell’autocateterismo. Metodo La metodologia utilizzata è la revisione bibliografica al fine di indagare quanto descritto nella letteratura già esistente in merito al tema prescelto. La ricerca si è sviluppata sulla banca dati Pubmed attraverso l’utilizzo di 5 stringhe di ricerca; gli articoli sono stati selezionati soprattutto da riviste scientifiche quali: Journal of Wound Ostomy & Continence Nursing, Minerva Urology and Nephrology, International Urology and Nephrology, Journal of Advanced Nursing, Gender Medicine, Spinal Cord, International Brazilian Journal of Urology, BJU International, Journal of Psychosomatic Research e Paraplegia. Risultati Dai risultati emerge l’esistenza di differenze nella pratica dell'autocateterismo correlate sia a differenze biologiche (definite dal sesso) che da differenze socio-economiche e culturali (definite dal genere). In particolare risulta che le donne riscontrano maggiori ostacoli nell’esecuzione della tecnica per via della conformazione anatomica dell’apparato genito-urinario, presentano delle conseguenze emotive e psicologiche più marcate rispetto agli uomini e sono maggiormente soggette ad infezioni. D’altro canto, gli uomini presentano maggiori difficoltà per quanto riguarda la discrezionalità correlata al trasporto dei loro cateteri che risultano più ingombranti rispetto quelli femminili. Conclusioni Per intraprendere il corretto percorso di cura, il giusto riconoscimento e l’adeguata accettazione di tale tecnica, si evidenzia l’importanza di condurre nuovi studi per esaminare le differenze di genere al fine di indirizzare e aumentare gli interventi efficaci che possono essere messi in atto e rispondere il più adeguatamente possibile ai reali bisogni di cura dei pazienti che praticano autocateterismo. Parole chiave “self-catheterization”, “intermittent catheterization”, “quality of life”, “gender”, “differences”, “experiences”, “satisfaction”, “questionnaire”
Revisione bibliografica: differenze di genere e autocateterismo
SANTANERA, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
Abstract Introduzione L’autocateterismo intermittente è l’inserimento regolare di un catetere nella vescica per svuotarla dall’urina. Esso è indicato in caso di ritenzione urinaria e permette un miglioramento della qualità di vita in termini di indipendenza, privacy e dignità. L’autocateterismo può risultare una procedura apparentemente semplice, in realtà comporta il cambiamento temporaneo o definitivo della vita delle persone che lo praticano al domicilio. In una situazione di questo tipo la medicina di genere si propone, mediante la ricerca, di identificare e studiare le differenze esistenti tra uomo e donna che possono influenzare l’esecuzione di tale tecnica. Scopo L’obiettivo di questo elaborato è ricercare le differenze di genere nella gestione dell’autocateterismo. Metodo La metodologia utilizzata è la revisione bibliografica al fine di indagare quanto descritto nella letteratura già esistente in merito al tema prescelto. La ricerca si è sviluppata sulla banca dati Pubmed attraverso l’utilizzo di 5 stringhe di ricerca; gli articoli sono stati selezionati soprattutto da riviste scientifiche quali: Journal of Wound Ostomy & Continence Nursing, Minerva Urology and Nephrology, International Urology and Nephrology, Journal of Advanced Nursing, Gender Medicine, Spinal Cord, International Brazilian Journal of Urology, BJU International, Journal of Psychosomatic Research e Paraplegia. Risultati Dai risultati emerge l’esistenza di differenze nella pratica dell'autocateterismo correlate sia a differenze biologiche (definite dal sesso) che da differenze socio-economiche e culturali (definite dal genere). In particolare risulta che le donne riscontrano maggiori ostacoli nell’esecuzione della tecnica per via della conformazione anatomica dell’apparato genito-urinario, presentano delle conseguenze emotive e psicologiche più marcate rispetto agli uomini e sono maggiormente soggette ad infezioni. D’altro canto, gli uomini presentano maggiori difficoltà per quanto riguarda la discrezionalità correlata al trasporto dei loro cateteri che risultano più ingombranti rispetto quelli femminili. Conclusioni Per intraprendere il corretto percorso di cura, il giusto riconoscimento e l’adeguata accettazione di tale tecnica, si evidenzia l’importanza di condurre nuovi studi per esaminare le differenze di genere al fine di indirizzare e aumentare gli interventi efficaci che possono essere messi in atto e rispondere il più adeguatamente possibile ai reali bisogni di cura dei pazienti che praticano autocateterismo. Parole chiave “self-catheterization”, “intermittent catheterization”, “quality of life”, “gender”, “differences”, “experiences”, “satisfaction”, “questionnaire”File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4074